Squackett – Recensione: A Life Within A Day

Squackett – Recensione: A Life Within A Day

Era dai primi anni settanta che si attendeva l’unione tra le due figure più enigmatiche, nonché le due menti creative, di “quei” Genesis e di “quegli” Yes; in realtà Chris Squire e Steve Hackett hanno collaborato più volte nel corso degli anni, soprattutto nei lavori del taciturno chitarrista, non ultimo il recente “Beyond The Shrouded Horizon” ma non hanno mai pubblicato un lavoro nel quale comparissero entrambi i nomi come in questo “A Life Within A Day”.

Il progetto Squackett ha comunque un taglio moderno come dimostrato dalle ultime produzioni di Hackett o dal progetto Conspiracy che Squire mise in piedi qualche anno fa con Billy Sherwood; i pezzi sono in buona parte cadenzati e caratterizzati da suoni al passo coi tempi ma con un retrogusto inevitabilmente vintage. La chitarra mantiene sempre un’eleganza discreta anche nei pezzi di chiaro stampo Yes, come “Divided Self” e comunque il duo è attorniato da musicisti di tutto rispetto tra i quali segnaliamo in particolare Roger King che si è occupato delle parti di sintetizzatori, archi e degli arrangiamenti per una sorta di supergruppo (contesto in cui Hackett si era già trovato nei mitici GTR).

Fondamentalmente però le attese dei prog fan non sono assolutamente ricambiate in virtù di una manciata di canzoni poco coinvolgenti sebbene ottimamente eseguite, quindi musica piacevole all’ascolto, nulla da eccepire ma anche nulla di particolarmente interessante.

Voto recensore
5,5
Etichetta: Esoteric Antenna

Anno: 2012

Tracklist:

01. A Life Within A Day

02. Tall Ships

03. Divided Self

04. Aliens

05. Sea Of Smiles

06. The Summer Backwards

07. Storm Chaser

08. Can’t Stop The Rain

09. Perfect Love Song


Sito Web: http://www.hackettsongs.com

alberto.capettini

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Fan di rock pesante non esattamente di primo pelo, segue la scena sotto mentite spoglie (in realtà è un supereroe del sales department) dal lontano 1987; la quotidianità familiare e l’enogastronomia lo distraggono dalla sua dedizione quasi maniacale alla materia metal (dall’AOR al death). È uno dei “vecchi zii” della redazione ma l’entusiasmo rimane assolutamente immutato.

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