Rock Hudson e Lee Garlington, l'amore segreto. Ecco il nuovo podcast Lovers - la Repubblica

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Rock Hudson e Lee Garlington, l'amore segreto. Ecco il nuovo podcast Lovers

È questa la storia d’amore protagonista del terzo appuntamento con il podcast di Repubblica Lovers- Rapporto confidenziale sulle coppia del cinema
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Prima di morire di Aids nel 1985, quando diviene pubblica quell’omosessualità che ha nascosto per tutta la vita, Rock Hudson consegna alla scrittrice Sara Davidson il segreto mai rivelato. Come in Quarto potere, negli ultimi giorni l’attore pronuncia un nome inaspettato: Lee Garlington. È questa la storia d’amore protagonista del terzo appuntamento con il podcast di Repubblica Lovers- Rapporto confidenziale sulle coppia del cinema. Quando si incontrano per la prima volta Rock Hudson è il massimo divo della commedia Hollywoodiana grazie ai successi con Doris Day, a partire da Il letto racconta. Nel 1962 l’attore è sul set di Lo sport preferito dall’uomo, in cui interpreta un tizio che ha scritto un manuale di pesca senza aver mai pescato in vita sua.

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Vi anticipiamo il primo incontro: nel 1962 Rock Hudson ha 37 anni e gira negli studi della Universal. In una delle pause, entrando nel cottage che gli ha messo a disposizione la produzione, si accorge che poggiato a pochi metri dall’entrata c’è un giovanotto assorto nella lettura di Variety. È alto, il ciuffo biondo lucido e scolpito, la figura è naturalmente elegante. Rock gli passa accanto senza guardarlo. Mezz'ora dopo, all’uscita, lo ritrova ancora lì, il naso infilato nella rivista. Hudson si allontana di cinquantina di metri, poi si volta e lo fissa. È uno sguardo che vuole dire "ehi, ti ho notato eh". Ma il giovane uomo, è troppo timido, non coglie l’occasione. "Mi sono mangiato le mani per non aver avuto la prontezza d’animo" dirà. Soprattutto perché ha speso l’intero pomeriggio appostato dove gli hanno indicato che avrebbe potuto incontrare l’attore. Non è un fan, né un cinefilo. Lee Garlington ha 25 anni e si è trasferito a Los Angeles l’anno prima, da Atlanta. È figlio di una famiglia ricca e all’antica, modi da principe azzurro. Si è arruolato nell’esercito e dopo il congedo ha puntato dritto su Los Angeles, l’intenzione è di esplorare Hollywood, un posto, dice, perfetto per un gay. "Ci sono tanti bar, e le strade strapiene di gente a passeggio, tutto è eccitante". Pensa, ingenuamente che basti essere bello per essere notato e diventare un divo del cinema, proprio come è successo a Rock Hudson. Lee trova lavoro alla Universal, come comparsa nella serie televisiva Il virginiano, giusto qualche apparizione. Ha scoperto che negli studi si gira anche Lo sport preferito dall’uomo: "Avevo tanto sentire parlare di Rock. Nella comunità gay non si faceva altro che dire quanto fosse bello, gentile, amato da tutti". Così decide: "Accidenti, devo andare a trovare quest’uomo".

La storia di Rock e Lee è accompagnata dalle canzoni d’epoca e da ballate meno conosciute cantate dallo stesso Hudson. Il racconto della doppia vita, quella pubblica e quella nascosta, è a due voci: ci accompagnano anche le testimonianze del regista Citto Maselli, di Gina Lollobrigida e Claudia Cardinale, che con Hudson hanno condiviso set e amicizia.