Starsky e Hutch, inseparabili sul set e nella vita: dai successi della tv all’amicizia anche nella malattia - La Stampa

Starsky & Hutch. Paul Michael Glaser e David Soul, inseparabili sul set e nella vita. Un’amicizia duratura, nata durante le riprese di quei quasi cento episodi della fortunata serie poliziesca, andata in onda negli Stati Uniti nella fine degli anni Settanta, per poi essere trasmessa in tutto il mondo (in Italia andò per la prima volta su Rai Due). Un’amicizia che solo la morte poteva annientare. David Soul si è spento infatti a Londra il 4 gennaio all’età di ottant’anni «dopo una valorosa battaglia per la vita nell’amorevole compagnia della famiglia». L’annuncio è stato dato dalla moglie, Helen Snell (i due si erano sposati nel 2010, per lui il quinto matrimonio).

Nato a Chicago il 28 agosto del 1943, David Soul, pseudonimo di David Richard Solberg, inizia la sua carriera con la musica. Ma il successo arriva con la recitazione, in telefilm come “Star Trek”, “Strega per amore” e “Arrivano le spose” fino al grande schermo, come “Una 44 Magnum per l’Ispettore Callaghan”, al fianco di Clint Eastwood. In parallelo alla carriera di attore, riesce ad affermarsi come cantante, raggiungendo per due volte la prima posizione nelle classifiche inglesi ed americane con i singoli “Don’t Give Up on Us” e “Silver Lady”. La maggiore notorietà con il ruolo del detective Hutchinson in “Starsky & Hutch”, per l’appunto il biondo della coppia di poliziotti anticonformisti nella serie che ha definito il cosiddetto genere cinematografico e televisivo del buddy cop.

A partire dagli anni Ottanta, la presenza di Soul sulle scene divenne meno assidua. Si limitava a qualche ospitata in alcuni programmi televisivi o a ruoli minori per il grande e il piccolo schermo (si ricorda il ruolo del generale Ryker nello sceneggiato “Il Segreto del Sahara”). Fu un periodo difficile in quanto fu costretto ad affrontare una battaglia contro l’alcolismo, che riuscì a sconfiggere dopo una lunga e impegnativa terapia di disintossicazione. Negli anni Novanta si trasferisce a Londra, nel tentativo di rilanciare la propria carriera a teatro. Solo nel 2004 torna accanto a Paul Michael Glaser nella trasposizione cinematografica della serie. Un cameo nella parte finale del film “Starsky & Hutch”, dove la storica coppia è interpretata da Ben Stiller e Owen Wilson. Da quel momento il pubblico lo avrebbe rivisto solo nel 2012, in una puntata della serie britannica “Lewis”, e in uno spot del 2014, quello della National Express in cui canta la sua “Silver Lady” alla guida di un pullman.

Nel 2017 è circolata una foto che ha suscitato commozione. Lo scatto diventato virale ritraeva infatti Paul Michael Glaser spingere la carrozzina di David Soul per le vie di Liverpool. Seppur lontani dai tempi dell’iconica Ford Gran Torino su cui sfrecciavano nel telefilm, è il simbolo di una coppia che ha saputo resistere alle sfide del tempo, anche come in questo caso alle prove di una terribile malattia.

Nel 2020 la pubblicazione di “Gold”, un album diviso in tre cd contenente tutte le sue canzoni di successo. Senza dimenticare il documentario “America”, da lui scritto e diretto. L’ultima apparizione pubblica nel 2021, nello spettacolo “The Passion & Poetry of Pablo Neruda”. “Ha condiviso molti doni straordinari nel mondo come attore, cantante, narratore, artista creativo e caro amico. Il suo sorriso, le sue risate e la sua passione per la vita saranno ricordati dalle molte persone a cui ha toccato la vita” – conclude la moglie.

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