ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùBraccio di ferro nella maggioranza

Superbonus, Tajani avverte: «Sul testo voglio vederci chiaro. Ma il governo non traballa»

Il vicepremier: «Non si possono dare norme retroattive perché è un principio giuridico molto chiaro»

di Redazione Roma

Superbonus, Tajani: "Decisione individuale di Giorgetti, mai consultato"

2' di lettura

Il braccio di ferro tra il ministro dell’Economia, il leghista Giancarlo Giorgetti e il vicepremier e responsabile degli Affari esteri, Antonio Tajani (Forza Italia) continua anche dopo la presentazione da parte del governo dell’emendamento al decreto Superbonus. Il provvedimento è all’esame della Commissione Finanze del Senato. «Giancarlo Giorgetti è un caro amico, ottimo ministro», ha detto ancora del confronto sul superbonus il leader di Forza Italia Antonio Tajani. «Non è che per un emendamento traballa il governo»: il confronto «è normale amministrazione». «Sono lealissimo con le altre forze del governo». E aggiunge «il testo è migliorato». Ma ribadisce: «Rimane un principio in contrasto con la nostra civiltà giuridica: non si possono imporre norme con effetto retroattivo». «Non sottovaluto i rischi per i conti pubblici», dice ancora Tajani dal Forum della Piccola Industria Confindustria.

Superbonus, Tajani: «Voglio vederci chiaro nel testo del Mef»

«Voglio vederci chiaro nel nuovo testo» sul superbonus «che è stato presentato stanotte dal Ministero dell’economia, però bisogna veramente prestare molta molta molta attenzione. Lunedì mattina, come partito, ascolterò tutti i rappresentanti delle varie categorie per capire cosa c’è da aggiustare in Parlamento rispetto a questa proposta che mi ha dato il Ministero». Lo ha detto il vicepremier e leader di FI Antonio Tajani, all’inaugurazione di Condominio in Fiera. «Soprattutto - ha aggiunto - non si possono dare norme retroattive perché è un principio giuridico molto chiaro».

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«Anche Giorgetti se ne farà ragione»

«Anche il ministro Giorgetti se ne farà una ragione», ha ribattuto, sul nodo del Superbonus, Tajani. «Perché - ha affermato a margine del Forum della Piccola Industria - prima di votare in Parlamento un emendamento che non è del Governo ma è del ministero, noi vogliamo valutare se è un emendamento che rispetta le regole fondamentali della nostra civiltà giuridica. La nostra civiltà giuridica prevede che non si possono approvare norme con effetto retroattivo. Le norme possono entrare in vigore da oggi fino al futuro».

Lo scontro nella maggioranza

Nelle ultime ore, anche prima del deposito da parte del governo dell’emendamento, è infatti salita la tensione sull’obbligo di spalmare i crediti del Superbonus su 10 anni. Dopo l’allarme lanciato da banche e imprese, che quantificano in almeno 16 miliardi i lavori interessati, è scoppiato lo scontro anche all’interno della maggioranza. Ad accenderlo è stato Tajani, che è andato all’attacco della norma annunciata da Giorgetti. «Ho qualche perplessità sulla retroattività dell’ultima proposta del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti», aveva detto Tajani alla platea del Family Business Forum a Lecco. «Come Forza Italia vogliamo ascoltare le imprese e le banche per capire se ci sono dei danni o se bisogna intervenire in Parlamento per fare delle proposte, fermo restando l’intervento indispensabile per fermare i danni del superbonus», aveva aggiunto l’azzurro, esprimendo dubbi anche sul passaggio dei rimborsi da quattro-cinque a dieci anni: «forse sono troppi», era stao il commento. Ma il titolare del Tesoro aveva replicato a stretto giro: «Io ho una responsabilità e difendo gli interessi dell’Italia come ministro delle finanze. Chiaro?».

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