Diocesi di Milano

Domenica 19 maggio 2024, Solennità di Pentecoste, l'Arcivescovo di Milano ha presieduto la Santa Messa nella parrocchia del Santo Curato d'Ars​ (Giambellino). Come da tradizione questa celebrazione viene chiamata "Festa delle genti" ed è l'occasione per riunire le comunità cattoliche di diverse provenienze. 

Mons. Delpini ha ricordato: «I discepoli di Gesù sono originali: gli uomini e i popoli si dividono, i discepoli di Gesù sono radunati in unità; le persone si vantano delle loro qualità e con le loro doti si impongono sugli altri, i discepoli di Gesù ricevono i doni di Gesù e li mettono al servizio del bene; le lingue diverse rendono impossibile intendersi nel mondo e le diverse culture sono incomprensibili e incomunicabili tra loro, invece i discepoli di Gesù riconoscono in tutte le lingue e in tutte le culture la vocazione a diventare gloria di Dio e patrimonio condiviso». 

Omelia di Mons. Mario Enrico Delpini

  1. I discepoli di Gesù sono originali.

Voi invece” dice Gesù (Gv 14,19). Il mondo non vede Gesù, voi invece mi vedrete; il mondo non può ricevere lo Spirito di verità, voi invece lo conoscete; quando eravate pagani vi lasciavate trascinare verso gli idoli, ma ora lo Spirito vi rende capaci di riconoscere: “Gesù è Signore!”(1Cor 12,3).

I discepoli di Gesù sono originali: gli uomini e i popoli si dividono, i discepoli di Gesù sono radunati in unità; le persone si vantano delle loro qualità e con le loro doti si impongono sugli altri, i discepoli di Gesù ricevono i doni di Gesù e li mettono al servizio del bene; le lingue diverse rendono impossibile intendersi nel mondo e le diverse culture sono incomprensibili e incomunicabili tra loro, invece i discepoli di Gesù riconoscono in tutte le lingue e in tutte le culture la vocazione a diventare gloria di Dio e patrimonio condiviso.

I discepoli di Gesù sono originali: gli uomini e le donne si sentono orfani, i discepoli di Gesù vivono in comunione con Gesù e sanno che Gesù è nel Padre: voi in me e io in voi; gli uomini e le donne non sanno che cosa fare e non sanno distinguere tra il bene e il male, i discepoli di Gesù osservano i comandamenti di Gesù e nel decidere che cosa fare si ispirano alla vita e alle parole di Gesù.

I discepoli di Gesù sono originali: ci sono uomini e donne che si immaginano un dio lontano, inutile, indifferente, scomparso dalla vita e dalla ricerca di felicità; i discepoli invece sono commossi dalla rivelazione che Gesù li chiama amici e rivela a loro che Dio è Padre, che Dio è amore, che lo Spirito di verità unisce i molti nell’immensa moltitudine che diventa un cuore solo e un’anima sola.

2. L’originalità è in pericolo.

Dobbiamo però riconoscere che l’originalità cristiana è in pericolo: invece che essere uniti i cristiani sono divisi; invece della pace anche in paesi di tradizione cristiana c’è la guerra; invece che la comunione dentro le comunità cristiana talora sono più evidenti le divisioni, le tensioni, i puntigli, i personalismi; invece che l’intesa e la ricchezza delle differenze nel nome del Signore, le differenze diventano motivo di incomunicabilità, di chiusura di ogni gruppo linguistico in sé stesso.

L’originalità è in pericolo: la conformazione alla mentalità mondana e le rivalità tra le caratteristiche delle persone e dei popoli è una tentazione insidiosa fin dall’inizio della storia della Chiesa.

3. Come sarà l’immensa moltitudine, se sarà Chiesa dalle genti?

Lo Spirito di Dio che a noi è dato di conoscere ci suggerisce i percorsi di conversione per custodire l’originalità cristiana.

La riconoscenza: ogni carisma è un dono, non un motivo di vanto, ma un seme di gratitudine. Rendiamo grazie per riconoscere i doni che ogni lingua, popolo, nazione, ha ricevuto. Grazie! Thanks! Gracias! Merci!

La povertà: abbiamo bisogno gli uni degli altri. Nessuno basta a sé stesso, nessuno ha capito da solo tutto il Vangelo, nessuno può fare la Chiesa da solo. Perciò, fratello, sorella, ho bisogno di te, per conoscere Gesù e il Padre! fratello, sorella, aiutami: ho bisogno di te per essere Chiesa, per essere cantico di lode, per essere felice. Aiutami! Ayudame! Help me! aide moi!

Il servizio: ogni dono è per il bene di tutti. In che modo la mia cultura, la mia lingua, la mia vita arricchisce la Chiesa, questa Chiesa in cui vivo, prego, amo, soffro? Eccomi! Estoy aqui! Here I am! Me voici