Jennison Associates: «Non solo i “magnifici sette”» - Fondi e Sicav

Jennison Associates: «Non solo i “magnifici sette”»

Perché investire in un fondo globale per cogliere le tendenze dell’intelligenza artificiale? 

«Ci troviamo in un periodo unico di trasformazione digitale alimentata dall’intelligenza artificiale, sia per i consumatori, sia per le aziende. Questa tendenza è ancora nelle sue fasi iniziali e attualmente vediamo opportunità di monetizzazione nelle infrastrutture che si stanno realizzando. Per quanto riguarda l’hardware, si tratta di produttori di chip (Gpu), aziende di semiconduttori e società di gestione di database. Esistono poi possibilità valide tra i produttori di software per infrastrutture e i fornitori di cloud computing hyperscale. A lungo termine, riteniamo che ci siano implicazioni che vanno oltre le infrastrutture nell’ambito del software applicativo per gli utenti finali. Notiamo potenzialità interessanti anche in settori come l’e-commerce, la sanità e l’automazione industriale».

Quali sono la vostra strategia e lo stile di gestione che vi caratterizza? 

«Jennison Associates, affiliata di Pgim e specializzata in equity growth, investe in questa tipologia di azioni da oltre 50 anni. Cerchiamo di individuare società eccezionali con vantaggi competitivi sostenibili che creano valore economico a lungo termine e possono generare rendimenti superiori per gli azionisti. Il nostro valore aggiunto nell’identificare le opportunità di crescita risiede nella ricerca accurata e fondamentale, nell’ampiezza e profondità della competenza e nell’approccio generazionale del nostro team di investimento. I gestori di portafoglio e gli analisti vantano un’esperienza decennale nei rispettivi settori e hanno maturato una comprensione strategica delle società e dei settori, delle opportunità e dei rischi. Questa attenzione ai fondamentali ci consente di valutare il potenziale a lungo termine a fronte della volatilità a breve termine dei prezzi delle azioni. La nostra capacità di individuare le possibilità di crescita nei vari settori e industrie è stata una parte importante del nostro successo sul lungo periodo».  

In quali aziende, settori e aree geografiche investite?

«Le società growth long duration non sono diffuse perché sono poche quelle che generano effettivamente risultati concreti che soddisfano le aspettative di lungo termine. Pertanto, il nostro approccio d’investimento cerca di sfruttare due tipi principali di percezioni e valutazioni errate nei mercati: la scala delle opportunità e la duration della crescita. l’obiettivo è identificare tempestivamente queste aziende e farle crescere in portafoglio man mano che realizzano il loro potenziale. Tuttavia, dobbiamo anche individuare con precisione i primi segnali che indicano che le aspettative di sviluppo potrebbero non essere soddisfatte. Non seguiamo un approccio rigoroso di “buy-and-hold” all’investimento. Ciascuna società deve guadagnarsi ogni giorno la propria posizione in portafoglio. Le ponderazioni settoriali e regionali sono per lo più un sottoprodotto della nostra selezione di titoli basata sulla ricerca».

Come è caratterizzato il vostro portafoglio?

«Pensiamo che le società possano beneficiare dei venti di coda forniti dai temi di crescita secolari. Ad esempio, riteniamo che l’intelligenza artificiale stia determinando una trasformazione significativa dell’economia globale e il nostro posizionamento riflette il fatto che le relative opportunità si concentrano nei settori della tecnologia e dei consumi. Nei nostri portafogli globali c’è una predilezione per gli Stati Uniti, poiché la maggior parte delle innovazioni tecnologiche proviene da questo paese. Ci piacciono anche le aziende di consumo innovative, in particolare nel settore del lusso, dove i migliori marchi godono della fedeltà dei clienti, possono determinare i prezzi e controllare le scorte. Questi brand hanno in gran parte sede in Europa. La fintech è una grande storia secolare nei mercati emergenti con sistemi bancari meno sofisticati».

Qual è il vostro orizzonte temporale?

«Investire in società di crescita globali è un impegno che si assume nel lungo periodo. Le aziende dirompenti e con idee innovative hanno bisogno di tempo per passare dall’essere accettate dal mercato a raggiungere le dimensioni necessarie per ottenere una crescita duratura degli utili. I nostri maggiori performer sono spesso detenuti per anni».

Quali sono i vantaggi della vostra gestione attiva rispetto a un omologo prodotto passivo? 

«Riteniamo che un investimento di successo nella crescita richieda un approccio selettivo, incentrato su un’attenta ponderazione delle opportunità rispetto ai rischi. Nel 2023, i “magnifici sette” hanno guidato i titoli al rialzo grazie all’entusiasmo sull’intelliegnza artificiale. Ora si teme che questi ultimi non possano mantenere il loro trend. Pur detenendo alcuni di questi nomi per ragioni idiosincratiche, la maggior parte dei nostri extra-rendimenti proviene da altri titoli. Riteniamo che ripetere le recenti performance di mercato in futuro sarà difficile per gli investitori passivi global growth, perché molti di loro hanno un’elevata esposizione ai “magnifici sette”. Adottiamo una rigorosa disciplina che ci spinge a ridurre o eliminare le posizioni quando i fondamentali sottostanti non le supportano più o quando individuiamo opportunità con un maggiore potenziale di rialzo. La capacità di guardare oltre il rumore di breve periodo e di concentrarsi sulle opportunità più grandi e di lungo termine, selezionando le migliori società che capitalizzano le tendenze secolari, contraddistingue il nostro approccio attivo».

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