Blackberry, la storia: dalle origini del successo a oggi

Blackberry, la storia: dalle origini del successo a oggi

Foto di Alessandro Nofi da Pexels
Foto di Alessandro Nofi da Pexels

Quando parliamo della celebre azienda BlackBerry ci tornano in mente i primi cellulari palmari, dotati dell’innovativa tastiera QWERTY, che rappresentava un vero e proprio marchio di fabbrica di questi prodotti.

Il Blackberry nel corso degli anni 2000 è diventato un vero e proprio status symbol di cantanti, calciatori e non. In quegli anni era considerato un oggetto alla moda e in pochi riuscivano a farne a meno.

Come inizia la storia di Blackberry?

Blackberry viene fondata nel 1984 da Mike Lazaridis, un ingegnere elettrico particolarmente appassionato di informatica.

I dispositivi Blackberry vengono tutti ricordati per la loro capacità di riuscire a gestire le email comodamente da dispositivi portatili come i cellulari. Alla fine degli anni novanta si trattava di una innovazione di non poco conto che avrebbe poi rivoluzionato il mercato della telefonia mobile.

La prima importante versione di BlackBerry è stata il modello 850 con uno schermo relativamente piccolo, l’iconica tastiera QWERTY e la possibilità di sincronizzare senza interruzioni le e-mail aziendali. È diventato un successo istantaneo, e non c’era più modo di guardarsi indietro.

Ma il primo vero e proprio telefono mobile, dotato di capacità di compiere telefonate, è stato il modello BlackBerry 5810, munito persino dell’entrata per le classiche cuffiette auricolari. Nonostante al giorno d’oggi siamo perfettamente abituati a questo tipo di feature, vent’anni fa si trattava di una vera e propria rivoluzione.

I ricavi dell’azienda sono di conseguenza cresciuti in maniera esponenziale tra il 1999 e il 2001, anche grazie al maggiore utilizzo di questi dispositivi da parte di tantissime aziende.

Dal 2001 al 2007 c’è stato il periodo più roseo per BlackBerry, in cui si è verificata un’espansione globale dell’azienda grazie al lancio sul mercato di nuovi prodotti.

Dopo essersi affermata con successo nel mercato aziendale, si è espansa anche nel mercato pubblico della telefonia mobile. Il modello BlackBerry Pearl ha riscosso particolare successo e le successive versioni delle linee di prodotti Curve e Bold sono state ben accolte. Questi modelli erano infatti muniti di funzionalità innovative per quell’epoca come il Wi-Fi, il supporto GPS e la fotocamera con il flash.

La svolta e il successivo calo

Nel 2008, le azioni di BlackBerry hanno raggiunto il picco con un valore di 146 dollari. Un anno prima la Apple presenteva il suo iPhone, il primo telefono touchscreen di spicco.

BlackBerry lo ignorò inizialmente, percependolo come un telefono cellulare avanzato con funzionalità ludiche destinate ai consumatori più giovani.

La storia però ha poi dato ragione al cellulare di Apple che si è rivelato enorme successo grazie a numeri di vendita straordinari dando inizio alla scomparsa di BlackBerry.

Il nuovo telefono della Apple ha attirato l’attenzione di aziende ed imprenditori, entrando così di forza nel mercato, facendo quindi crollare le azioni di BlackBerry.

Il mercato fu letteralmente invaso da molti smartphone simili ma di altri produttori abilitati alla gestione della posta elettronica. BlackBerry perciò ha iniziato a perdere l’esclusiva su queste funzionalità.

Le persone però, abituate a gestire le mail con un BlackBerry portavano con sé due telefoni: un BlackBerry per lavoro e un altro telefono personale.

BlackBerry ha poi introdotto il modello Storm nel 2008, il suo primo telefono touchscreen. Ma dopo le elevate vendite iniziali, sono iniziate a piovere lamentele sulle prestazioni del dispositivo.

Nonostante l’avvento delle dirette concorrenti, BlackBerry nel 2009 era ancora considerata una delle aziende più importanti secondo i sondaggi di Fortune. Nel settembre 2010 BlackBerry era ancora proprietaria della quota di mercato più ampia (37,3%) nel mercato degli smartphone negli Stati Uniti.

Negli anni successivi però la società ha iniziato a perdere terreno rispetto alle concorrenti come Apple e Android. Nel 2011 fu lanciato sul mercato l’innovativo tablet BlackBerry Playbook. Tuttavia, si è rivelato un flop totale, a causa dell’elevato prezzo, delle limitate funzionalità e delle sue basse prestazioni.

A causa di queste perdite locali rispetto al successo globale, il titolo ha mostrato un’elevata volatilità.

L’anno peggiore è stato il 2011, poiché il prezzo delle azioni di BlackBerry è crollato di circa l’80% a causa del calo della quota di mercato.

Le continue perdite di utili hanno portato a ulteriori diminuzioni, in particolare alla perdita del primo trimestre del 2014 di 84 milioni di dollari, che ha portato a un calo di circa il 30% del prezzo delle azioni il giorno dopo l’annuncio.

Il calo delle vendite negli Stati Uniti non ha però dato il colpo di grazia all’azienda. BlackBerry ha comunque continuato ad avere successo a livello globale con numeri di 77 milioni di utenti nell’ultimo trimestre del 2012.

Ampie oscillazioni positive dell’ordine del +35% sono state osservate un paio di volte durante la prima metà del 2014.

Un’altra importante parte della storia di BlackBerry si è verificata nel Gennaio 2015, quando Samsung si mostrava interessata all’acquisto di BlackBerry.

Ciò ha portato ad un rialzo del 30% nel prezzo delle azioni di quest’ultimo. Tuttavia, tutto ciò si è rivelato un successo a breve termine, poiché il titolo ha ripreso una tendenza al ribasso fino al 2015 e al 2016.

Nel 2016 Blackberry ha introdotto sul mercato due nuovi cellulari dotati di Android Marshmellow, il DTEK50 e il DTEK60 e qualche anno dopo è iniziato il lancio di BlackBerry KEYone con Android Nougat e due modeste fotocamere da 12 e da 8 megapixel.

Successivamente, l’azienda BlackBerry ha dovuto affrontare diversi periodi di crisi, con un calo delle vendite e con la relativa perdita del valore delle sue azioni.

Nonostante l’accordo con la società cinese Tcl Communication, l’azienda in questione non è mai riuscita a rilanciarsi sul mercato come diretto concorrente di Apple e Android

Nel 2020 BlackBerry si è associata alla società americana FoxConn con l’intento di produrre smartphone di nuova generazione con tecnologia 5G, pur mantenendo la classica tastiera fisica.

La storia di BlackBerry si dimostra quindi frastagliata e assai tortuosa. Tuttavia questa azienda si è rivelata negli anni come un vero e proprio pioniere nell’ambito della telefonia mobile grazie all’innovativa tastiera QWERTY e alla possibilità di gestire anche fuori casa le email.

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