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"Halloween III-Season of the Witch"(Tommy Lee Wallace, anche autore della sceneggiatura, con la collaborazione del "re"di Halloween John Carpenter, dopo che una prima stesura della sceneggiatura, affidata allo scrittore Nigel Kneale era persa decisamene inadeguata al produttore Dino De Lautentiis, 1982-1983). Chi si aspetta un'ennesima variazione sulo"sepre ritornante"Michael Myers rimane deluso, in quanto qui il personaggio"smpre vivo"non c'è, non ricompare neanche in altra versione, ma , a partire da una fabbrica di una piccola città della California del Nord, Santa Mira(inesistente, in realtà)si hanno nuovi modelli di maschere, realizztre con tecniche particolari(anche"magico.stregonesche)e diffuse con ogni mezzo, e destinate a creare il terrore e la morte traa la popolazione di tutti gli States(che per un"gringo"solo =il mondo). UN coraggioso medico e la sua "amica", figlia di un piccolo negoziante, vittima dell'assassinio da parte di un "uomo in doppiopetto"(in realtà un androide.robot, come tutti gli uomini del film che si presentano così)sfidano la"Silver Shamrock"in loco, ossia recandovisi,,,e snidano il suo terribile proprietario Conal Cochran, irlandese convintamente fanatico e apocalitticamente legato al culto celtico di Samhain, decisamente di carattere magico.stregonesco. COntro il consumismo esasperato di Halloween(non contro la festa in sé, si badi bene, diffusa peraltro ormai in molte "regioni"del mondo, compreso il sucontinente sudamericano, in Europa, Australia, Nuova Zelanda, ma con propaggini anche"orientali"), contro il culto celtico iper-irlandese(Conal Cochran,con l' l'attore irlandese che Dan O'Herlihy che ne rende filmicamente il personaggio del "grande capo"della fabbrica di morte, rende con accento iper-irlandese il suo personaggio e si è divertito moltissimo nell'interpretazione)con ascendenza magico.stregonesche, contro il nuvo"Que viva la muerte!"sotteso a culti neo-demonologici, il film si scaglia, con effetti notevoli di puro shock, quando una sorta di laser uccide una donna troppo curiosa di scoprire il simbolo sotteso a uno stemma inserito in una maschera, quando una famigliola in un"room"della fabrica muore in maniera orribile divorata da enormi serpenti emananti dalle maschere velenose, ma anche"semplicemente"quando Cochran spiega l0antica ascendenza celtica di Halloween(anche falsando la storia, peraltro, ma si tratta appunto di un fanatico). Don POst, già collaboratore dei precedenti film di"Halloween"ha disegnato le maschere, Carpenter come musicista, in collaborazione con Alan Howarth, ha scritto le musiche, tra elettronica e jingles inquietanti, Tom Atikins è l meidco-detective, Stacey Nelkin la giovane che ha perso l padre in maniera misteriosa, mentre di Dan O'Herliky si è già detto.gli altri/le altre intepreti sono tutti/e)adeguati/e ai loro ruoli, rendendo ragione a un film che era probabilmente partitot con l'esisgenza(e il rischio connesso, però)del mero sequel, dovendo però fare"qualcosa di niuovo", appiunto, non l'ennesima varaizione sul tema Myers, come programmaticamente aveva detto Carpenter, che comunque, forse deludendo qualcheQaficonado"di Myers e del serial-killer"eterno ritornante", riesce a profilarsi come film autonomo, diverso dai primi due e autonomo anche rietto ai successivi"numeri"della"serie". El Gato,
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