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Maze Runner. Il labirinto della trinità. Maze Cutter (Vol. 2) Copertina rigida – 27 ottobre 2023
Opzioni di acquisto e componenti aggiuntivi
- Lunghezza stampa276 pagine
- LinguaItaliano
- EditoreFanucci
- Data di pubblicazione27 ottobre 2023
- Età di letturaDa 14 anni in su
- Dimensioni15.2 x 2.8 x 22 cm
- ISBN-108834744136
- ISBN-13978-8834744130
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Dettagli prodotto
- Editore : Fanucci (27 ottobre 2023)
- Lingua : Italiano
- Copertina rigida : 276 pagine
- ISBN-10 : 8834744136
- ISBN-13 : 978-8834744130
- Peso articolo : 500 g
- Dimensioni : 15.2 x 2.8 x 22 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 22,923 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
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- n. 33 in Libri di fantascienza distopica per ragazzi
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- Recensioni dei clienti:
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In questo libro le certezze sono poche, mentre le domande che si pongono i protagonisti (e che tormenteranno anche il lettore) si susseguono.
Per me la scrittura di James Dashner è una certezza: mi permette sempre di calarmi nelle scene come se fossi li anche io. Emozionante e scorrevole, pieno di colpi di scena ma anche di momenti di riflessione che sono molto attuali, l’autore ha uno stile che io amo molto: complice anche la scrittura ritmata “Il labirinto della trinità” non annoia in nessun passaggio ma, anzi, crea una suspence che tiene incollati alle pagine.
Per approcciarsi a questo libro, e alla trilogia di Maze Cutter, bisogna essere in grado di lasciare andare i protagonisti che ci hanno fatto amare Maze Runner e di non caricare i nuovi personaggi di aspettative: così si riesce veramente ad apprezzare la caratterizzazione che Dashner da a questi personaggi.
Come secondo libro di una serie, l’ho trovato assolutamente godibile e sono contenta che non abbia risentito della “maledizione del secondo volume”, come mi piace chiamarla.
Per me, che sono amante dei distopici, tornare nel mondo creato dall’autore è sempre magico.
Continuo a pensare che la scelta di alternare i diversi punti di vista dei protagonisti, cambiando spesso scenario, sia molto azzeccata per tenere alta la tensione.
Adesso, dita incrociate per il proseguio che secondo me ci darà tutte le risposte (Isaac non deludermi).
Se siete appassionati di distopia, non potete non aver sentito parlare della saga di The Maze Runner, fortunata trilogia uscita qualche anno fa e da cui sono stati adattati dei film. All’epoca è stata una delle mie saghe preferite, quindi quando ho scoperto che Dashner aveva altre cose da raccontarci riguardo questo universo… beh, non stavo nella pelle! Così è nata la saga di Maze Cutter, iniziata con #IlVelieroDelLabirinto, e ambientata circa settant’anni dopo la storia principale.
Trattandosi del secondo volume della saga non voglio soffermarmi troppo sugli avvenimenti che avvengono in questo libro, per non incappare in spoiler non voluti. Quindi, cercherò di parlarvi di tutti gli altri aspetti che riguardano l’opera.
C’è da dire che quando una saga diventa tanto famosa e apprezzata come Maze Runner, il flop è dietro l’angolo. Le aspettative si alzano e i fan vogliono provare ancora una volta le emozioni provate in precedenza.
In effetti, il primo volume di questa saga mi è piaciucchiato ma non l’ho trovato degno dei suoi predecessori. Confidando, però, nell’autore, sapevo e speravo che avrebbe dato prova di sé e – lo ammetto – qua si è rifatto alla grande! James attua un cambio di rotta, portando la storia e la scrittura su un altro piano, ridandomi un po’ quelle vibes provate con Thomas, Newt e tutti gli altri.
Qui ci troviamo davanti ad un’opera che vede la storia raccontata tramite più personaggi, ognuno ha il suo punto di vista, e noi possiamo conoscere i fatti a 360º, esplorando emozioni, sentimenti e reazioni che ognuno di loro ha avuto. Quale modo migliore per vivere ogni avvenimento a tutto tondo? O per darci la possibilità di spostarci da una parte all’altra del mondo senza salti temporali?
Il marchio di fabbrica di Dashner si sente anche nel fatto che egli vuole trasmettere valori importanti tramite i suoi scritti. Innegabile che in storie come queste, dove la lotta per la sopravvivenza è all’ordine del giorno e dove bisogna contare sulla forza fisica ed interiore, il fulcro di tutto sta nell’importanza dell’amicizia e della lealtà. In un mondo dove tutto è lecito, dove chiunque cerca solo di trarre vantaggio per se stesso, e ignorando il benessere altrui, bisogna prestare attenzione alle persone in cui riporre la propria fiducia.
Sono anche convinta, però, che queste sono le situazioni difficili che, se si lotta insieme aiutandosi l’un l’altro, allora si possono anche creare i legami migliori, più duraturi e profondi in assoluto.
Altro piccolo particolare che io apprezzo molto è la scelta di utilizzare capitoli corti, abbinati ad una scrittura scorrevole. Questo, insieme all’uso dei pov alternati, dona un bel ritmo alla storia, senza stancare il lettore. Inutile dire che ora attendo con ansia il prossimo volume!
P.s.: è stato un colpo al cuore trovare nominati i miei vecchi beniamini, come Newt e Minho. Momenti di nostalgia ce ne sono stati!
Recensito in Italia il 22 marzo 2024
Se siete appassionati di distopia, non potete non aver sentito parlare della saga di The Maze Runner, fortunata trilogia uscita qualche anno fa e da cui sono stati adattati dei film. All’epoca è stata una delle mie saghe preferite, quindi quando ho scoperto che Dashner aveva altre cose da raccontarci riguardo questo universo… beh, non stavo nella pelle! Così è nata la saga di Maze Cutter, iniziata con #IlVelieroDelLabirinto, e ambientata circa settant’anni dopo la storia principale.
Trattandosi del secondo volume della saga non voglio soffermarmi troppo sugli avvenimenti che avvengono in questo libro, per non incappare in spoiler non voluti. Quindi, cercherò di parlarvi di tutti gli altri aspetti che riguardano l’opera.
C’è da dire che quando una saga diventa tanto famosa e apprezzata come Maze Runner, il flop è dietro l’angolo. Le aspettative si alzano e i fan vogliono provare ancora una volta le emozioni provate in precedenza.
In effetti, il primo volume di questa saga mi è piaciucchiato ma non l’ho trovato degno dei suoi predecessori. Confidando, però, nell’autore, sapevo e speravo che avrebbe dato prova di sé e – lo ammetto – qua si è rifatto alla grande! James attua un cambio di rotta, portando la storia e la scrittura su un altro piano, ridandomi un po’ quelle vibes provate con Thomas, Newt e tutti gli altri.
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Sono anche convinta, però, che queste sono le situazioni difficili che, se si lotta insieme aiutandosi l’un l’altro, allora si possono anche creare i legami migliori, più duraturi e profondi in assoluto.
Altro piccolo particolare che io apprezzo molto è la scelta di utilizzare capitoli corti, abbinati ad una scrittura scorrevole. Questo, insieme all’uso dei pov alternati, dona un bel ritmo alla storia, senza stancare il lettore. Inutile dire che ora attendo con ansia il prossimo volume!
P.s.: è stato un colpo al cuore trovare nominati i miei vecchi beniamini, come Newt e Minho. Momenti di nostalgia ce ne sono stati!