Eva Mendes a Roma per parlare del suo nuovo film, Live!

Eva Mendes a Roma per parlare del suo nuovo film, Live!

Protagonista assoluta di Live! - Ascolti record al primo colpo Eva Mendes è atterrata a Roma per per la promozione del film di cui è anche produttrice esecutiva. Nella breve sosta (7 ore in tutto) ha presenziato alla conferenza stampa, rilasciato interviste per radio e televisioni, pranzato e partecipato all’anteprima serale. “Quello che meno amo del mio lavoro è l’incontro con la stampa” ha esordito durante la nostra intervista one on one. “Mi piace chiacchierare con i giornalisti” spiega l’attrice per evitare che venga fraintesa, “ma è strano promuovere qualcosa che hai fatto. È come se un pittore andasse in giro col suo dipinto dicendo guardate il mio dipinto, non è il più incredibile di tutti?”.

Eva Mendes è bella, non c’è dubbio, e sceglie di essere molto meno seducente rispetto a come le riviste americane l’hanno definita, una delle donne più sexy del mondo. Indossando un vestito rosa confetto che le lascia braccia e gambe poco sopra le ginocchia libere, con un casto decolté, fa intuire di essere una donna intelligente. Il dibattito che il film può generare è l’unica cosa che le interessa. “È un’idea provocatoria e anche se non piace va bene lo stesso, purché se ne parli e che lasci riflettere” dice l’attrice che è sulla scena dall’inizio alla fine, essendo Live! realizzato come un finto documentario su un’autrice televisiva che vuole realizzare il più audace e controverso dei reality show: una roulette russa tra sei concorrenti con tanto di suicidio in diretta. In conferenza stampa ci si chiede se è moralmente giusto partecipare a un programma che gioca con la vita delle persone. La Mendes risponde che “ci sono tanti programmi in America creati per puro intrattenimento. Quello che manca è lo spazio per qualcosa che stimoli la discussione”. Come il suo personaggio nel film, “tutti noi condividiamo una attrazione per la morte. Nel Colosseo la gente voleva vedere i leoni divorare i cristiani e intere folle assistevano in Francia alle esecuzioni con la ghigliottina”. L’attrice paventa anche il fatto che nel mondo ci sia quasi certamente un dirigente televisivo con interessi al riguardo per futuri programmi. Eva Mendes tiene sottolineare però la responsabilità passiva perché “parte del problema siamo anche noi che continuiamo a guardare i programmi trash senza spegnere la tv”.

Tornando al cinema, e dunque al film, Eva Mendes è convinta che un film debba parlare per se stesso. “Quando mi chiedono quale sia il messaggio rispondo che dovrebbero dirmelo loro” e chiama in causa il pittore Mark Rothko che quando gli chiedevano spiegazioni sulla serie di dipinti “Nero su nero” diceva “è solo nero su nero e se suscita qualcosa in te sei tu a doverlo spiegare”. “E se un attore ti parla del suo film, se ne perde la magia” e su questo l’attrice non ha intenzione di cambiare idea.