Giulia Innocenzi riparte dal lavoro. "Aspetto Renzi, ma il piatto forte restano i giovani" - la Repubblica

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Giulia Innocenzi riparte dal lavoro. "Aspetto Renzi, ma il piatto forte restano i giovani"

Da domani su La7 "Anno Uno", edizione riveduta e corretta. Ospite Maurizio Landini. "La differenza rispetto agli altri talk? Niente urla in studio, e l'imprevedibilità di ragazzi che non appartengono alla solita compagnia di giro"

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ROMA - "Il nomignolo di Santorina? Mi chiamassero come gli pare. Io sono molto grata al mio maestro e felice di fare Anno Uno. Ma non mi monto la testa, non mi sento l'erede di Michele Santoro". Giulia Innocenzi, da domani sera su La7 nello spazio del "maestro" (sostituirà Servizio pubblico per sei puntate) sfodera una certa grinta alla vigila di un'edizione riveduta e corretta del suo programma. Fatto con venti giovani in studio e un ospite eccellente al centro: il segretario della Fiom Maurizio Landini per cominciare, per parlare del "lavoro che non c'è, per i giovani, dell'articolo 18, dello scontro con il governo". Poi "l'incontro con il premier Matteo Renzi: puntata da definire, ma è partita la mia azione di stalking per averlo". La Innocenzi sottolinea la novità del suo format. "Anno Uno funziona se c'è una domanda chiara e netta alla quale rispondere sì o no. Con un ospite che porta in studio un punto di vista netto. O di qua o di là. Che non è per forza di sinistra o di destra".

Giulia Innocenzi ha le idee chiare e si arrabbia solo se la chiamano "la Santorina miracolata". Pur ritenendosi "fortunatissima rispetto a tanti colleghi, avendo avuto come maestro Michele", lei ritiene di essersi ben guadagnato il ruolo di conduttore. Le sue linee guida? "Niente urla ad Anno Uno. Quando i ragazzi si scaldano sarà mio compito abbassare i toni. A me non piacciono le risse in studio". Mentre i talk show sono in crisi, lei cerca di smarcarsi. "Se gli ascolti calano è perché l'offerta di talk è aumentata a dismisura. Gli ospiti sono sempre gli stessi, una compagnia di giro piuttosto prevedibile. Invece i miei ragazzi, dai diciannove ai trent'anni, sono imprevedibili e hanno un linguaggio fresco. É questa la carta vincente di Anno Uno: ai miei giovani ospiti dico sempre di non diventare dei 'politichetti in miniatura', di non farsi stravolgere da uno strumento potente come la tv".

Le puntate di Anno Uno saranno sei. E il programma si allunga. "Durerà tre ore. Forse sono troppe. Ma si tratta di esigenze produttive. Comunque per tenere svegli gli spettatori fino a mezzanotte faremo una sorpresa a ogni blocco pubblicitario". Nel cast non poteva mancare il padre nobile Santoro ("Michele firmerà un'anteprima di cinque minuti"), Vauro tornerà con un nuovo ruolo: "Farà delle telecronache in diretta, interverrà su quello che dicono i ragazzi". L'ex Iena Pablo Trincia "produrrà delle inchieste, si occuperà di sicuro del tema del lavoro". Marco Travaglio non ci sarà sempre come nella passata edizione "ma farà l'ospite di una puntata: confrontandosi con i giovani". I The Jackal dopo il successo di Gli effetti di Gomorra la serie sulle gente  "faranno dei bellissimi video in ogni puntata".
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Particolare attenzione è stata riservata al cast dei giovani che animeranno le discussioni. Qualcuno parla di analogie con i concorrenti di un reality. "Niente a che vedere ma capisco il parallelismo: il reality è uno dei pochi generi ad avere messo al centro i giovani. Di sicuro noi abbiamo puntato alla eterogeneità dei ragazzi. Francesca Di Stefano è andata in giro per tutta Italia per selezionarli. Ci sono gli universitari, i disoccupati, i precari, i piccoli imprenditori". Qualche esempio del campionario dei reclutati? "Avremo la suonatrice d'arpa Nicol Picchioni, che ha suonato con Riccardo Muti. E dal sito di Repubblica ho scoperto che ora si esibisce a Piazza Navona. Ci sarà Usama El Santawi, discusso rappresentate della comunità islamica di Cinisello Balsamo. Una rappresentante dei centri sociali come Federica Borlizzi. Ma anche Mirko, la faccia pulita di Casa Pound. L'autista dell'Atac Micaela Quintavalle, che sogna di fare il medico e sta per laurearsi in Medicina. Antonio Di Stefano e Abe Kayan dimostreranno come ragazzi di origine straniera possono avere una marcia in più. L'americano Micael Kent racconterà il punto di vista di un ragazzo gay in Italia. E Simone Coccia, ex spogliarellista, oggi fidanzato della senatrice del Pd Stefania Pezzopane, dirà la sua sul maschilismo all'italiana, di come viene giudicata una coppia in cui la donna è più agèe del suo compagno".