48 angels - Film (2007)

Non bastano i bellissimi aspri paesaggi irlandesi e l’ottima cura dell’immagine a salvare un film troppo pretenzioso e didascalico nel suo minimalismo simbolico abbinato a una sostanziale povertà narrativa. Un terrorista moribondo è soccorso da due ragazzi, uno dei quali lo crede Gesù venuto a salvarlo da una malattia mortale: la questione religiosa trasferita a questi livelli rischia a ogni secondo o il ridicolo o il catechistico, senza contare le incogruenze che dovrebbero fare tanto mistero sacro. Tutto è forzato, e il godimento nullo.

Come si fa a non commuoversi alla storia di un bimbo malato terminale che fugge per trovare Dio, prima che Dio trovi lui? Si può, ed infatti questo film riesce nel miracolo. mettendo in campo anche un ragazzino protestante traumatizzato dall'assassinio del padre ed un terrorista ferito, scambiato per Gesù, parabole edificanti, simbologie cristiane, allusioni evangelistiche e via accumulando. come se ciò bastasse a mascherare una trama povera ed incongruente, personaggi mal abbozzati, dialoghi oscillanti sull'orlo del ridicolo involontario. Si salvano i paesaggi, ma per meriti naturali.