Cantù, polemica sulla targa per Matteotti: “Il testo deve essere neutro”. E la sindaca di centrodestra sposta l’inaugurazione perché ci sono le elezioni - la Repubblica

Milano

Cantù, polemica sulla targa per Matteotti: “Il testo deve essere neutro”. E la sindaca di centrodestra sposta l’inaugurazione perché ci sono le elezioni

Giacomo Matteotti

Giacomo Matteotti

 

Gli organizzatori: “Dal Comune nessuna risposta sulla data del 6 giugno e chiedere un testo neutro è sconcertante”

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L’Anpi di Como e quella di Mariano-Cantù, sostenuti da vari politici e non solo, esprimono delusione per la non risposta della sindaca di Cantù alla posa di una targa nel centenario dell’uccisione di Giacomo Matteotti.

Il primo cittadino Alice Galbiati (eletta con la Lega Salvini. Forza Italia. Fratelli D'italia e la lista Cantù Sicura), infatti, non ha ancora dato l’ok alla richiesta del Comitato in onore di Giacomo Matteotti che aveva chiesto di commemorare, con una targa, il segretario del Partito Socialista ucciso dai fascisti. A distanza di un secolo, come successo altrove, la figura del deputato vittima del fascismo crea ancora divisione.

La cerimonia, prevista per il 6 giugno nella cittadina in provincia di Como, è un’iniziativa organizzata dall’associazione “Comitato in onore di Giacomo Matteotti”, nata per il centenario del rapimento e del successivo assassinio del deputato socialista.

Secondo la sindaca, però, vista la vicinanza alle elezioni, è preferibile rinviare il tutto: «È stata creata una polemica sul nulla. Né io, né l’amministrazione vogliamo negare l’affissione della targa. Ma visto il complicato momento elettorale e gli impegni di queste settimane, non è stato ancora dato l’ok. Non si tratta di un diniego, abbiamo già autorizzato il patrocinio. Semplicemente credo che se tutto viene spostato al 15 giugno, non cambia nulla e si evitano strumentalizzazioni». E aggiunge: «Sarò assolutamente presente alla manifestazione quando si terrà, semplicemente in questo momento in cui tutte le cerimonie sono sospese, non mi sembra opportuno procedere con questa commemorazione».

Il presidente del Comitato, Paolo Grassi, spiega che «non è importante quando si faccia la manifestazione, ma siamo dispiaciuti che ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale né autorizzazione. I valori dell'antifascismo dovrebbero essere condivisi e non volevamo assolutamente creare alcuna polemica».

Ma il malcontento sia per il Comitato che per le associazioni Anpi locali e nazionale, è arrivato anche in seguito alla richiesta dell’assessora alla Cultura del comune di Cantù, Isabella Girgi che aveva chiesto qualche giorno di tempo per un confronto e che il testo della targa commemorativa fosse «neutro e condiviso da tutti».

La targa, come spiega anche il consigliere regionale M5S Raffaele Erba, dovrebbe riportare le seguenti parole: «La città di Cantù in memoria del deputato socialista Matteotti nel centenario del suo assassinio ricorda la sua fede incrollabile nella pace, l’indomita lotta al fascismo in difesa della libertà e della giustizia sociale».

«Chiedere un testo neutro è a mio avviso sconcertante», commenta il presidente Grassi. Pensiero condiviso dal consigliere Erba che scrive su Facebook: «Leggere che l’amministrazione comunale e la sindaca Galbiati hanno manifestato perplessità sulle indicazioni riportate nella targa e nella concessione del patrocinio alle celebrazioni del centenario lascia alquanto perplessi. I motivi di queste scelte sono assurdi. La vicinanza alle elezioni e la modifica del testo della targa con uno scritto più neutro? Preferisco non argomentare».

Il consigliere chiede poi un immediato passo indietro della sindaca Galbiati e dell’intera amministrazione comunale. «L’onestà – afferma nel post - e la lotta al fascismo devono trovare concrete e continue testimonianze in luoghi nevralgici delle città. La nostra richiesta è chiara: l’iniziativa dell’associazione va supportata senza alcuna riserva per rispettare la storia e coltivare la memoria di uno dei periodi peggiori del nostro Paese».


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