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AL Da Luz
Finisce la partita del Da Luz: gol di Joao Mario (3), Arnautovic, Frattesi e Sanchez su rigore
Anche se la vittoria non arriva, il pubblico applaude il portoghese: entra Chiquinho al suo posto, con Gouveia che sostituisce Rafa.
Inter vicinissima alla vittoria, ma la legnata della mezzala colpisce il legno. Poi Dimarco impegna Trubin.
L'allenatore del Benfica protesta e si becca il cartellino giallo.
Esce il miglior talento dei portoghesi, entra al suo posto Araujo.
Il Benfica perde la testa, con il difensore che stende Barella in scivolata e si prende il cartellino rosso su segnalazione del Var.
Ottimo contropiede del Benfica, con il portiere che in tuffo evita la rete mancina dell'argentino.
Nell'Inter esce anche Sanchez, per lasciare il posto all'argentino.
Schimdt inserisce Musa e Kokcu, togliendo Tengstedt
Protesta plateale del difensore, che scaglia la palla in tribuna a gioco fermo e si becca il cartellino giallo.
Un quarto d'ora di respiro anche per De Vrij, con l'azzurro che va a fare per questa volta il terzo difensore a sinistra.
Eccessive proteste del migliore in campo del primo tempo: cartellino giallo.
Il cileno trasforma il rigore conquistato da Thuram e ristabilisce la parità dopo un inseguimento di oltre un'ora.
Pestone netto di Otamendi su Thuram, appena entrato: l'arbitro indica immediatamente il dischetto.
Cuadrado, Barella e Thuram entrano in campo mentre finisce la partita di Darmian, Klaassen e Arnautovic.
Enorme rischio in contropiede per l'Inter, con un due contro uno che mette il danese nelle condizioni di calciare in porta: l'ex Aarhus, però, recupera all'ultimo deviando sul fondo.
Prova a reagire il Benfica dopo le due reti interiste, ma il suo mancino è troppo centrale, oltre che debole.
Altra rete dell'Inter, questa volta con una splendida volée della mezzala della Nazionale: preciso il cross mancino di Acerbi, 3-2 il risultato.
L'austriaco prova a riaprire la partita con un facile tap-in dopo una deviazione di testa di Bisseck su calcio d'angolo e un tocco in tuffo di Trubin. Il guardalinee sbaglia ancora come sull'1-0 e segnala il fuorigioco, ma la posizione dell'attaccante è regolare.
Trubin si fa ancora trovare pronto, deviando in angolo il tiro dell'albanese.
L'Inter cerca di rendere presentabile la trasferta a Lisbona, ma il portiere ucraino è ancora attento sul tentativo potente dell'esterno brasiliano, diretto verso il primo palo.
Nessun cambio all'intervallo dopo un primo tempo senza storia: via al secondo
Benfica-Inter 3-0, tripletta di Joao Mario nella prima frazione di gioco
L'Inter prova a scrollarsi il torpore di questo pessimo primo tempo e cerca di organizzare azioni corali: in questo caso si conclude con una conclusione potente ma imprecisa dell'esterno brasiliano.
Il Benfica non accenna a fermarsi e soprattutto l'Inter continua a essere approssimativa in fase difensiva: in questo caso Audero e Bisseck si guardano mentre l'ex spunta alle loro spalle per un facilissimo tap-in.
Questa volta a perdere il pallone è il Benfica, con Frattesi che pesca splendidamente l'austriaco in profondità: il 34enne, tutto solo con il portiere in uscita, non riesce ad alzare il pallone permettendo quindi a Trubin la deviazione in calcio d'angolo.
Altra azione pericolosa dei portoghesi, con un rimpallo che libera il tiro del Fideo. Il pallone sfila poco lontano dal "sette" alla sinistra di Audero.
Gli ospiti faticano a costruire azioni e i tanti errori stanno facendo il gioco del Benfica, pronto a colpire.
Brutto pallone perso al limite dell'area da Asllani, con i portoghesi che entrano in area famelici e raddoppiano dopo un rimpallo, sempre con l'ex nerazzurro.
Dopo l'assist del vantaggio, la punta danese prova a mettere la firma sul raddoppio, ma Audero si fa trovare pronto sul suo tiro, poco angolato.
L'Inter cerca la reazione dopo un avvio con poco mordente, ma la conclusione da fuori area del regista albanese è centrale, facile per Trubin.
Benfica sùbito avanti al Da Luz, con Tengstedt che di testa fa ottimamente da sponda al portoghese, che insacca nell'angolino: la rete viene inizialmente annullata per fuorigioco, ma in realtà De Vrij rende legittima la posizione di partenza del centravanti danese.
Il Fideo prova sùbito a scaldarsi, parte dalla fascia sinistra e cerca di ubriacare Acerbi con continui cambi di direzione: il suo cross, però, viene allontanato da Bisseck.
Comincia Benfica-Inter, quinta giornata della fase a gironi di Champions League
I calciatori di Benfica e Inter si stanno salutando dopo l'inno della Champions League: manca pochissimo al fischio d'inizio.
L'amministratore delegato dei nerazzurri ha parlato prima di Benfica-Inter: "Sul prolungamento del contratto l'ho fatto per dare continuità al progetto iniziato con la presidenza di Steven Zhang, è un riconoscimento del lavoro svolto da me e dai miei collaboratori, una squadra che lavora fuori dal campo affinché ci sia tutto per ottenere buoni risultati. Tra noi c'è un ottimo rapporto, lavoriamo bene e siamo affiatati. Siamo molto contenti. Sul turnover, dico che è un fatto dovuto. Sono due le valutazioni da fare: l'allenatore deve tutelare l'aspetto psico-fisico dei giocatori, che giocano tantissimo anche in nazionale; ma i giocatori hanno questa sera la possibilità di accrescere la loro esperienza e arricchire il bagaglio per essere pronti per il futuro dell'Inter". Poi Marotta ha parlato anche di calciomercato: "Taremi e Nandez? La rosa a disposizione di Inzaghi è forte e ben amalgamata, non abbiamo grandi necessità e non dobbiamo ricorrere al mercato di gennaio, che di per sé non offre grandi opportunità. Sulle parole dell'agente di Nandez dico che sono state dichiarazioni come minimo improvvide. Non abbiamo mai cercato suoi giocatori: parole fuori luogo, e voglio essere buono e generoso nei suoi confronti. Ausilio e Baccin sono bravi nelle loro scelte, i manager moderni devono coniugare capacità e innovazione con l'esperienza. La sostenibilità non è altro che avere una logica di equilibrio tra costi e ricavi: non è giusto che gli azionisti continuino a immettere capitali, bisogna avere il coraggio di agire, cercando di valorizzare asset che rappresentano futuro e patrimonio del club. Siamo pronti a rispondere a ogni evenienza. Vorremo tenere più possibile i giocatori che abbiamo, ma fortunatamente abbiamo un patrimonio tecnico che ci mette a riparo anche da situazioni di emergenza. Seconda stella o altra finale? Vorrei scegliere entrambe, quello che succederà succederà. Sono due traguardi straordinari".
Il difensore dell'Inter prima della partita: "Sarà una partita difficile, perché loro giocano con un obiettivo mentre noi siamo già qualificati. Vogliamo comunque vincerle tutte, per cui ci siamo preparati come nelle altre partite. Siamo più forti, vinceremo se faremo quello che sappiamo". Poi il tedesco ex Aarhus ha continuato: "Sono felice, ogni volta che posso giocare è una bella sensazione. C'è un po' di pressione quando non giochi tanto, devi sempre esprimerti al massimo. Inzaghi sa che sono pronto, cercherò di fare del mio meglio. Finora è andata molto bene, tutti mi stanno trattando bene. Il soprannome Bisteccone? Non so cosa dire, ma mi piace e lo accetto".
Benfica (4-2-3-1): Trubin; Aursnes, Otamendi, Silva, Morato; Neves, Florentino; Di María, Rafa, Joao Mario; Tengstedt. Allenatore: Schmidt.
Inter(3-5-2): Audero; Bisseck, De Vrij, Acerbi; Darmian, Frattesi, Asllani, Klaassen, Carlos Augusto; Arnautovic, Sanchez. Allenatore: Inzaghi.
Il Da Luz è pronto a ospitare Benfica-Inter: manca poco più di un'ora al fischio d'inizio della partita.
L'antipasto dei giovani di Benfica-Inter termina 1-1, con i nerazzurri che non hanno più in mano le sorti del proprio destino: la squadra dovrà vincere all'ultima giornata contro la Real Sociedad e sperare in una vittoria o in un pareggio della capolista Salisburgo contro i portoghesi, secondi a +2 sulle inseguitrici. La partita
Come mostra l'account ufficiale dell'Inter, la giornata della partita di Champions League è stata anticipata anche dal regalo offerto dal Benfica al club italiano, nella persona di un sorridente Javier Zanetti.
Il Benfica non ha vinto nessuna delle sei partite giocate contro l'Inter nelle principali competizioni europee: soltanto contro il Bayern Monaco, i portoghesi hanno disputato più match senza avere strappato alcun successo (12 gare) nei maggiori tornei europei. L'Inter ha però vinto solo due delle 11 trasferte giocate in Portogallo nelle maggiori competizioni europee; tuttavia, uno di questi due successi esterni è arrivato proprio contro il Benfica, lo scorso aprile, nei quarti di finale di Champions League, mentre l'altro contro il Boavista, nel dicembre 1996, in Coppa Uefa, grazie alle reti di Youri Djorkaeff e Paul Ince.
A dirigere Benfica-Inter sarà Andris Treimanis con l’assistenza di Haralds Gudermanis e Aleksejs Spasennikovs. Il quarto uomo sarà Aleksandrs Golubevs, con Ivan Bebek e Bastian Dankert in sala Var.
Benfica-Inter sarà trasmessa in esclusiva diretta televisiva su Sky Sport Uno (canale 201) e Sky Sport (canale 252) con il commento di Fabio Caressa e Beppe Bergomi. Oltre alla diretta tv, sarà possibile assistere alla partita di Champions League anche in streaming su SkyGo, Now e Infinity+ con la telecronaca di Massimo Callegari e Simone Tiribocchi. Cronaca testuale su www.gazzetta.it.
(4-2-3-1): Trubin; Aursnes, Otamendi, Silva, Morato; Neves, Florentino; Di María, Rafa, Joao Mario; Tengstedt. Allenatore: Schmidt.
(3-5-2): Audero; Bisseck, De Vrij, Acerbi; Darmian, Frattesi, Asllani, Klaassen, Carlos Augusto; Arnautovic, Sanchez. Allenatore: Inzaghi.
Sono tre le defezioni in casa Inter, con Inzaghi che deve fare a meno dei lungodegenti Bastoni e Pavard, ma anche di un affaticato Dumfries che per precauzione non si è imbarcato sul volo per Lisbona. Il Benfica farà invece a meno di Bah, Bernat e Neres.
Con la qualificazione agli ottavi di finale già tra le mani, l'Inter non avrà alcun verdetto dalla quinta giornata della fase a gironi di Champions League, ma in palio ci sono soldi dalla Uefa e la possibilità di avvantaggiarsi in vista dello scontro diretto contro la Real Sociedad. Dall'altra parte, per il Benfica la partita ha ancora più valenza visto lo zero nei punti in classifica e la necessità di recuperarne tre in due partite al Salisburgo nella corsa al terzo posto del gruppo, valido per il ripescaggio ai playoff di Europa League.
Gazzetta dello Sport
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