Nirvana, "Nevermind" ha 30 anni: la storia di “Smells Like Teen Spirit” (prima parte)
Presenza fissa nelle liste delle migliori canzoni rock di sempre, etichettata quasi subito come “inno generazionale”, “Smells Like Teen Spirit” è stata spesso ridimensionata dai suoi autori. Secondo quanto raccontato da Cobain, Novoselic aveva subito giudicato “ridicolo” il riff di chitarra su cui è costruito il brano. Anche il giudizio di Grohl non è particolarmente entusiasta: “All’inizio non avevo una grande opinione di ‘Teen Spirit’. Pensavo che fosse semplicemente uno di quei pezzi improvvisati che facevamo: avevamo molte improvvisazioni del genere che registravamo su cassetta, poi perdevamo la cassetta e la canzone era andata per sempre. Ma continuavamo a tornare su ‘Teen Spirit’ perché le linee di chitarra erano semplici e facili da ricordare”.
In ogni caso, la band verifica subito che la canzone ha una grandissima presa sugli ascoltatori, fin dalla prima esecuzione dal vivo all’OK Hotel di Seattle il 17 aprile 1991 (il filmato è nel DVD incluso in “With the lights out”). Grohl: “Avevamo organizzato il concerto all’ultimo minuto; era di pomeriggio, abbiamo suonato la canzone per la prima volta e il pubblico è impazzito. Non so se fosse per il ritmo o per la melodia ma la gente si è fatta conquistare subito”.
Vig ha immediatamente l’impressione che “Teen Spirit” abbia qualcosa di speciale, anche se la ascolta per la prima volta in una versione molto lo-fi, su una cassetta registrata dal gruppo su una boombox.
Quando i Nirvana eseguono il pezzo davanti a lui, si entusiasma: “La prima cosa che i Nirvana hanno suonato il primo giorno di prove per ‘Nevermind’ è stata ‘Smells Like Teen Spirit’ e mi ha steso completamente. Suonava enorme, con un volume devastante. Io mi limitavo a camminare avanti e indietro, perché era davvero una figata. Ripetevo: ‘Suonatela ancora, suonatela ancora’. Gliel’ho fatta rifare tre o quattro volte e ho detto: ‘Wow, questa è davvero, davvero buona’. A quel punto avevo capito che suonavano con una potenza cento volte maggiore rispetto alla seduta agli Smart, e questo dipendeva in gran parte da Dave”.
La registrazione viene completata piuttosto velocemente: la base è buona già dalla prima take, e Vig suggerisce di sovraincidere separatamente la parte di chitarra nella strofa: un’idea che non piace a Cobain ma che è più o meno costretto ad accettare perché ha qualche difficoltà ad azionare al momento giusto il pedale del chorus. Alla fine, le due parti vengono suonate con due chitarre diverse e cambiano anche effetti e amplificatori: per il ritornello vengono usati un distorsore RAT e un amplificatore Mesa Boogie, per la strofa un chorus Small Clone e un Vox AC30. Cobain è riluttante a ricorrere alle sovraincisioni, perché vorrebbe suonare tutto live, però Vig gli dimostra che raddoppiando le parti di chitarra e di voce è possibile ottenere un suono molto più potente. Inoltre gli spiega che anche John Lennon aveva l’abitudine di “doppiare” le sue parti vocali, e l’argomento è sufficiente per superare ogni obiezione. La parte vocale di ‘Teen Spirit’ è ricavata dal montaggio delle frasi migliori scelte fra tre takes diverse.
I testi sono tratti dal libro di Paolo Giovanazzi “Teen Spirit”, pubblicato da Giunti, per gentile concessione dell’autore e dell’editore; al libro rimandiamo per la versione integrale dei testi di presentazione delle canzoni di “Nevermind” e di tutti gli altri album dei Nirvana.