ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùVerso le elezioni a giugno

Europee, Santoro corre da solo e lancia la sua lista pacifista

«Pace, terra dignità». E’ il nome della lista per le europee lanciato da Michele Santoro. Alleanza Verdi Sinistra non ha intenzione di rinunciare al suo logo. E anche Unione popolare è pronta a correre da sola

di Andrea Gagliardi

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2' di lettura

«Pace, terra dignità». E’ il nome della lista per le elezioni europee dell’8 e 9 giugno lanciato oggi da Michele Santoro in una conferenza stampa in via delle Botteghe Oscure. Questo «non è un partito ma un movimento, vettore per portare al centro della campagna elettorale per le europee la parola pace». E «se per caso questa piccola formazione prendesse il 4 o anche il 3 per cento dei voti questo rappresenterebbe un terremoto politico nel Paese», ha detto Santoro.

Santoro: puntiamo al voto degli astensionisti

A suo avviso, «la sinistra è in frantumi e di certo non siamo noi la causa. È evidente che il M5S persegue una sua strategia di opposizione e il Pd ne ha una diversa. Noi non siamo in competizione con loro, puntiamo al voto di chi non va più a votare». Sulla composizione delle liste, ha risposto: «Non c’è da essere impazienti entro 12 giorni le comunicheremo».

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Obiettivo: colmare un vuoto politico

L’idea della lista nasce dall’appello di Santoro dopo due anni di guerra in Ucraina, «per colmare un vuoto politico ma anche mediatico. Non c’è traccia di una soluzione diplomatica e il racconto delle guerre, sia in Ucraina, sia in Medio Oriente, è unilaterale. Vogliamo portare questi temi in Europa perché proprio l’Europa dovrebbe avere un ruolo più centrale», dice Benedetta Sabene, redattrice di Servizio Pubblico, il web media di Michele Santoro. Che poi fa sapere: «C’è un dialogo ancora in corso con altre formazioni politiche».

Unione popolare per ora si muove autonoma

All’appuntamento odierno mancavano però i soggetti della sinistra ai quali Santoro si era rivolto. Alleanza Verdi Sinistra ha da tempo posto la questione del simbolo: i rossoverdi non hanno intenzione di smantellare il logo che li ha portati in parlamento alle scorse politiche e sotto il quale vogliono proseguire il loro percorso. Unione popolare, invece, ha posizioni diverse a seconda delle sue componenti: più possibilista, Rifondazione comunista (soggetto che detiene il prezioso simbolo che consentirebbe alla lista di non raccogliere le firme per presentare le candidature, compito particolarmente oneroso per le europee), critici quelli di Potere al popolo, che lamentano poca chiarezza e chiedono maggiori garanzie programmatiche ai promotori della lista unitaria.

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