Una giornata a Pinerolo: itinerario di visita alla cittadina piemontese

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pinerolo centro storico

A pochi km da Torino si trova un’interessante cittadina dalla storia millenaria, celebre per essere la patria della Cavalleria italiana. Pinerolo è un piccolo nucleo urbano, caratterizzato da un centro storico fatto di vicoletti medievali, palazzi antichi e botteghe tradizionali. Andiamo quindi a scoprire insieme cosa fare e vedere a Pinerolo, attraverso il racconto della mia giornata in Piemonte.

 

Itinerario di un giorno a Pinerolo

 

Grazie a Turismo Torino e Provincia ho avuto la possibilità di conoscere la città nel periodo natalizio, quando l’atmosfera diventa magica. I mercatini in Piazza S. Donato attirano gente dai dintorni, in particolare dalle tre verdi vallate posizionate nei pressi di Pinerolo: la Val Chisone, la Val Pellice e la Val Germanasca.

Se la mattina si dorme un pò di più, il pomeriggio si anima decisamente, con flotte di visitatori a passeggio per le strade illuminate. A dar loro soddisfazione ci pensano bancarelle in legno, decorazioni, botteghe artigiane, curiose installazioni, interessanti musei ed eventi gustosi.

pinerolo centro storico

La giornata, svoltasi in collaborazione con Artigianato Pinerolo e Made in Pinerolo & Valli Experience, mi ha permesso di saperne un pò di più riguardo a questo caratteristico centro piemontese, che fino a quel momento conoscevo solo per la celebre frase citata nel film di Fantozzi.

Io direi andiamo a cenare da una mia zia a Pinerolo!

Ma scusa Calboni, ma sono 1200 km!

E che cosa sono 1200 km! Che cosa sono 1200 km!!

E allora signori TUTTI A PINEROLO!!!!

 

Momento sketch finito, ma ci stava. Pronti allora per scoprire cosa vedere in un giorno a Pinerolo? Ecco qui l’itinerario della mia visita:

  • Pinacoteca e MuseP (Museo Civico Etnografico)
  • Pranzo in uno dei ristoranti più amati della città
  • Castello di Miradolo
  • Centro storico con tour “Arte & Gusto”

 

Cosa fare e vedere a Pinerolo

 

L’itinerario della mia giornata inizia dalla stazione di Pinerolo. Da qui in pochi minuti si raggiunge il primo luogo d’interesse, ovvero Palazzo Vittone. Consiglio il treno per arrivare in città, soluzione molto comoda. La linea Chivasso-Pinerolo ferma anche a Torino Lingotto, stazione del capoluogo piemontese servita anche dai treni provenienti dalle regioni vicine.

Leggi anche: Reggia di Venaria Reale, visita alla residenza sabauda e ai giardini

 

Palazzo Vittone: Pinacoteca e MuseP

Si parte dal magnifico Palazzo Vittone, edificio costruito in stile barocco a partire dal 1740 grazie al lavoro di Bernardo Antonio Vittone, allievo di Filippo Juvarra. Fu edificato per volere di Carlo Emanuele III come “Regio Ricovero dei Catacumeni”, al fine di favorire la conversione religiosa delle comunità valdesi. L’Ospizio dei Catacumeni fu poi trasformato nell’ambiente attuale alla morte dell’architetto.

La Collezione Civica d’Arte e il MuseP di Palazzo Vittone fanno parte del MuPi, ovvero il sistema dei musei di Pinerolo. Il polo mette a disposizione del visitatore ben 9 punti d’interesse, alcuni con ingresso a pagamento, altri liberi. A tal proposito, esiste un biglietto norminativo valido 365 giorni che garantisce l’accesso illimitato ai musei di Pinerolo: la MuPi Card, acquistabile a 5€ presso i Musei Civici e l’Ufficio del Turismo.

pinacoteca palazzo vittone

 

Collezione Civica d’Arte (Pinacoteca)

Situata presso l’antica cappella dell’Ospizio dei Catacumeni, la Pinacoteca raccoglie opere di pittura, grafica, scultura e medaglistica, che hanno come temi principali il paesaggio, le figure e i ritratti. I lavori, provenienti soprattutto da lasciti e donazioni private, appartengono al periodo tra ‘800 e ‘900 e arrivano fino all’età contemporanea. Artisti originari del territorio, come Beisone e May, uniti ad altre firme piemontesi e nazionali, che contribuiscono ad impreziosire l’anima artistica della città della Cavalleria.

Oltre alle mostre permanenti, che contengono opere come la “Testa di donna” di Giacomo Grosso, usata per la pubblicità dello sciroppo Proton, vi è una sala dedicata alle esibizioni temporanee. Se ne occupa di solito l’associazione Amarte 1999, che ha lo scopo di valorizzare le opere d’arte presenti in città e le sue collezioni.

Fino al 26 gennaio 2020 potete assistere alla mostra Uno scrigno di colori, realizzata in occasione del ventennale di Amarte. Mi hanno colpito i dipinti di Enrico Colombotto Rosso, artista torinese che amava rappresentare il disagio e la paura attraverso forme misteriose.

quadro palazzo vittone

Prezzi, orari e contatti:

  • Mostra permanente: domenica 10.30-12 e 15.30-18 | Mostra temporanea: stesso orario + sabato 15.30-18
  • Ingresso libero, visite guidate su appuntamento
  • Cell. 366 4841582 (lun-sab 9-12) – Tel. 0121 76818 (dom 10.30-12 e 15.30-18)

 

Museo Civico Etnografico (MuseP)

Anch’esso situato a Palazzo Vittone, si sviluppa su due piani. Al primo vi è subito il Centro del Lavoro Artigiano, poi nelle altre sale vengono esposte collezioni di bambole e costumi tradizionali, così come i presepi della tradizione piemontese e provenzale (con i suoi caratteristici Santons). Queste mostre, con oggetti provenienti da collezioni private, sono temporanee e per la precisione dureranno fino al 2 febbraio.

Interessante la visita a questo piano, per entrare in contatto con i lavori artigianali che contraddistinguono il pinerolese. Da ammirare le esposizioni tipiche natalizie e non, come i classici costumi valdesi, non particolarmente sofisticati ma con una caratteristica cuffia che copre il capo. Purtroppo, questo ambiente è ancora inaccessibile ai disabili.

museo civico etnografico musep

Il piano interrato invece sembra un altro museo. Le stanze delle cantine sono state allestite in modo da mostrare la cultura popolare delle montagne e delle campagne del pinerolese. Lungo il corridoio a volta si trovano utensili e oggettistica di uso quotidiano, fino ad arrivare alla ricostruzione del lavoro in miniera.

Le sale laterali ospitano gli ambienti tipici di baite, alpeggi e cascine delle vallate del Pinerolese: la stalla, la cucina, la camera da letto, il mulino, la fucina. Splendide le rappresentazioni di Agostino Pons, che si è impegnato a creare alla perfezione modellini delle abitazioni, raccogliendo il materiale direttamente in loco e riempendo con cura anche gli spazi interni.

musep tradizioni popolari

Prezzi, orari e contatti:

  • Apertura: sabato 16-18, domenica 10.30-12 e 15.30-18
  • Ingresso libero, visite guidate su appuntamento
  • Cell. 335 5922571 – Tel. 0121 374505 – Mail info@musep.it

 

Un pranzetto coi fiocchi

Non sapete dove andare a mangiare a Pinerolo? Sotto Natale ci sono anche i mercatini, è vero, e lo street food è sempre una buona occasione per risparmiare assaggiando qualcosa di tipico. Però se avete piacere di fare un pranzo di qualità, di quelli che fanno esclamare “Qua ci voglio tornare!”, il Ristorante Piazza Duomo è la scelta giusta.

Ho incontrato Massimo, gestore del ristorante e dell’adiacente Antica Pasticceria Castino, due luoghi storici della città. Vi giuro che mi sembrava di essere seduto in un ristorante pluristellato: servizio impeccabile, cortesia ai massimi livelli. Vi sembrerò esagerato, ma sto parlando con grande sincerità e onestà. Uno dei posti migliori dove abbia mai mangiato!

Il giovanissimo chef ha preparato un menu delizioso, fatto di piatti particolari e ricercati, come la squisita mousse di caprino con rapa all’agro, con sopra un centrifugato di mela verde e sedano e la guancia di vitello brasata al vino rosso con purea di cavolfiori.

piazza duomo ristorante pinerolo

guancia di vitello

Uscendo è d’obbligo entrare nel locale accanto, l’Antica Pasticceria Castino. Oltre alle varie tipologie di bignè, suggerisco vivamente di assaggiare la tipica Torta Zurigo, una delle specialità di Pinerolo, creata da Giuseppe Castino su richiesta della principessa Jolanda di Savoia.

Il dolce, una vera e propria bontà, consta di una cialda di frolla al cacao, farcita con crema chantilly con all’interno torrone e cioccolato, e ricoperta da scaglie di cioccolato amaro. Una bomba che ho divorato in tempi brevissimi!

torta zurigo pinerolo

 

Castello di Miradolo

Prossima tappa il Castello di Miradolo, sito a breve distanza da Pinerolo, all’imbocco della Val Chisone. L’impianto risale al XVII e XVIII secolo, ma fu rinnovato nella seconda metà dell’800.

L’abbandono della proprietà a partire dal 1950 portò a uno stato di degrado che solo nel 2008 si decise d’interrompere. Bisogna ringraziare la Fondazione Cosso che scelse di iniziare un programma di recupero del Castello di Miradolo e del suo parco storico. Programma che prosegue tutt’oggi, attraverso i graduali interventi della famiglia, che si accolla completamente le spese di gestione e restauro.

castello miradolo parco

Il parco del Castello occupa uno spazio di ben 6 ettari, in cui si trovano quasi 1800 alberi appartenenti a 70 specie botaniche diverse. Il microclima di cui gode il parco, grazie alla posizione favorevole e alla vicinanza del torrente Chisone, gli permette di essere l’habitat ideale per molte specie animali e vegetali.

Da non perdere, girando attorno al castello, la bellissima Serra ottocentesca, dotata di ampie finestre e arcate neogotiche, oggi luogo di concerti, convegni e piccole esposizioni. Dal 2007 il parco del Castello di Miradolo è stato inserito nell’elenco ufficiale dei giardini storici sottoposti a tutela della Regione Piemonte.

oliviero toscani mostra

La Fondazione Cosso organizza al Castello importanti mostre d’arte ed esposizioni temporanee, come quella attuale dedicata a Oliviero Toscani, uno dei big della fotografia mondiale. Pensate che ignorantemente non sapevo chi fosse, ma mi è bastato un giro tra le sue opere per capire il valore di quest’uomo nel campo degli scatti, autore di campagne pubblicitarie forti e provocanti, come questa del marchio Jesus Jeans. Mi permetto di consigliarvela, vedrete immagini uniche e particolari, con cui Oliviero ha costruito la sua storia: avete tempo fino al 3 maggio 2020.

 

Centro storico di Pinerolo

Dopo la visita alla mostra di Toscani al Castello, sono tornato in centro per assaggiare lo spirito natalizio di Pinerolo. Le dimensioni ridotte del nucleo storico fanno sì che la città torinese sia perfetta da girare a piedi, soffermandosi davanti ad alcuni monumenti e palazzi interessanti. Tra questi il Palazzo del Comune, originariamente arsenale della città fortificata, rinnovato nell’epoca fascista, che oggi ospita il Museo Civico e la Biblioteca Comunale, e la quattrocentesca Casa del Senato, di proprietà privata.

Piazza S. Donato è il fulcro, dove ha sede anche il Duomo, la cui bellissima facciata colpisce da subito l’occhio del visitatore, così come gli interni affrescati. Durante il periodo natalizio la piazza si anima grazie alle bancarelle dei mercatini e le splendide illuminazioni proiettate sul Duomo e le case adiacenti. Anche la notevole Piazza Vittorio Veneto è da tenere in considerazione, grazie a un antico mercato di produttori locali che va in scena ogni mercoledì e sabato dell’anno.

Prima che diventi notte, vi suggerisco di incamminarvi lungo Via Principi d’Acaja per raggiungere la Basilica di San Maurizio, accessibile gratuitamente. Da lì avrete la possibilità di godere di scenografici scorci su Pinerolo e i tetti dei suoi edifici medievali.

illuminazioni piazza san donato

 

Cosa fare a Pinerolo sotto Natale

L’esplorazione pomeridiana di Pinerolo è proseguita attraverso due tappe: il Caffè del Teatro Sociale e la mostra Panettone In Vetrina, prima del tour “Arte & Gusto”.

Caffè del Teatro Sociale di Pinerolo

Il Caffè del Teatro Sociale è il luogo dove si svolge l’edizione natalizia di Botteghe Aperte: il Christmas Market. I laboratori artigianali del territorio hanno occasione di esibire le loro creazioni al pubblico, proponendo una vasta gamma di prodotti. Insomma, se volete fare regali diversi dal solito a “km 0” questo è il posto giusto.

Tra le botteghe presenti nel vecchio salotto ottocentesco della città, sito in Piazza Vittorio Veneto, ci sono Scialabà, Sefora Pons, Andrea Bouquet, Pol.In, En Plein Air e tanti altri. Il Christmas Market, attuato in collaborazione coi volontari di Visita Pinerolo, va in scena ogni dicembre per tre weekend.

Per info più precise riguardo le prossime edizioni, controllate la pagina FB di Artigianato Pinerolo e il sito ufficiale.

caffè teatro sociale pinerolo

 

Panettone In Vetrina

Come avrete capito, dicembre è il periodo ideale per scoprire Pinerolo. Nei locali del Teatro Sociale, oltre all’interessante esibizione degli Artigianincittà, avviene anche la mostra Panettone In Vetrina, che delizia i palati golosi dei visitatori.

Ogni dicembre, per la durata di un weekend, il foyer del Teatro si ravviva grazie alla presenza dei migliori pasticcieri italiani, segnalati dalla rivista Gambero Rosso. Durante l’evento gli espositori spiegano le caratteristiche dei loro prodotti, permettendone l’assaggio, in abbinamento coi migliori vini da dessert.

Alla Fiera del Panettone non può mancare l’azienda pinerolese Galup, la cui specialità è il panettone basso glassato Nocciola Piemonte.

Tra i produttori vinicoli, è presente lo stand di L’Autin, originario anch’esso della zona e realizzatore di vini biologici. Da assaggiare assolutamente il loro Vermouth, tipico vino liquoroso piemontese: è spettacolare! Particolare la produzione dello spumante: affina per 30 mesi nelle vecchie miniere di talco della Val Germanasca, che grazie a una temperatura costante di 10° tutto l’anno e all’assenza di luce risultano essere l’ambiente ideale.

vermouth l'autin

galup panettone in vetrina

 

Tour “Arte & Gusto”

Ultimo evento della giornata il tour a piedi in partenza dall’Ufficio del Turismo attraverso il centro storico. La guida ci ha accompagnati per due ore lungo le stradine della città, soffermandoci presso alcuni punti d’interesse di Pinerolo.

Focus sulle installazioni temporanee di Scultura Diffusa e le Botteghe Aperte sparse nel cuore cittadino.

Scultura Diffusa è la prima Biennale di Pinerolo, progetto culturale ideato da due architetti torinesi. Per quest’edizione, in programma fino al 6 gennaio 2020, il titolo è Attraversamenti e consta di cinque opere disposte nel centro urbano, con il compito di creare un dialogo tra spazio reale e spazio immaginario.

installazioni scultura diffusa

Tra una scultura e l’altra, siamo entrati in alcune botteghe artigiane di Pinerolo, gestite da persone giovani e dinamiche, ambiziose e felici di mettere in mostra i prodotti rigorosamente fatti con le loro manine. Credo ci sia sempre più bisogno di questi laboratori in città, sono fortemente convinto che una valorizzazione delle attività artigianali sia necessaria e produttiva per incrementare il benessere dei cittadini. Siete d’accordo?

I locali toccati durante il tour sono stati FiloSofia, che tratta lana e filati, Linea d’Ombra, concept store vintage che restaura e realizza mobili, lampade e giradischi, e infine Calicot, laboratorio sartoria che vende abiti realizzati a mano.

linea d'ombra pinerolo

botteghe aperte calicot

Il tour è stato organizzato dall’Associazione Pinerolo & Valli Experience, una giovane realtà nata nel 2017 con l’intento di promuovere il territorio pinerolese e le vallate vicine. Sono aziende agricole, artigiani, artisti, fotografi, guide, tutti uniti dal legame con l’ambiente e desiderosi di farlo conoscere al mondo esterno, attraverso percorsi turistici, esperienze, tour ed eventi.

 


 

Dedicare una giornata a Pinerolo sotto Natale si è rivelata una scelta azzeccata. Ma anche in altri periodi resta comunque un’interessante città da esplorare, grazie a un’offerta culturale di buon livello.

Allora, vi ho incuriositi su questa piazza un pò insolita? In caso ci siate già stati, vi ha colpito? Raccontatemelo nei commenti!

6 Commenti

  1. Complimenti all’autore del testo, completo e davvero ben impostato. Solo una piccola osservazione che però nulla toglie alla bontà del lavoro. Trovo sia un po’ sminuente definire Pinerolo un “piccolo nucleo urbano”, tranne se paragonato a città come Torino, Milano, Genova ecc… Su oltre 1.000 comuni piemontesi, Pinerolo è al 15° posto… non poca cosa direi.

  2. Sono il Direttore, fino al 2020 (dal 1972) della Casa del Senato (megĺio Palazzo, come definito dal Soprintendente ottocentesco Alfredo d’Andrade che lo donò al ,Comune di PInerolo nel1899). Restaurato dal Comune per iniziativa del CeSMAP nel 2005-6, fu destinato a ospitare i reperti della necropoli romana della Doma Rossa, II-III sec. d. C.
    Quiñdi non è di proprietà privata bensì pubbico e fino al 2020 aperto al pubblico. Oggi è tristemente chiuso al pubblico ed alle scuole.
    Prof. Dario Seglie
    IFRAO-ICOM-UNESCO Liaison Officer

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