Perché l’azzurro è il colore dell'Italia nello sport? La storia e le divise Armani della squadra italiana alle Olimpiadi di Parigi 2024
Giochi Olimpici di Parigi 2024

Perché l’azzurro identifica gli atleti e le atlete italiani? La storia dietro la scelta del colore e le divise della squadra italiana a Parigi 2024 · Giornata mondiale del colore

Di Benedetta Acri
6 min|
European Championship holders Italy will face Spain and Croatia at EURO 2024
Foto di 2021 Getty Images

Il 6 maggio di ogni anno si celebra la Giornata mondiale del colore, ideata nel 2008 da un’azienda tedesca per incentivare la curiosità nei più giovani e sensibilizzarli su temi importanti e attuali. Bambini e adolescenti di tutto il globo sono chiamati a dare sfogo alla loro creatività affrontando tramite il disegno anche argomenti delicati e difficili.

Alcuni colori identificano squadre sportive e, come tutti sanno, quello tipico degli atleti e delle atlete italiani è l’azzurro. Ma perché proprio questo colore? Perché sono “gli azzurri” e “le azzurre”?

L’azzurro come colore della squadra italiana: retaggio della storia del Paese

Il primo sport ad adottare la maglia azzurra come simbolo di appartenenza alla squadra italiana fu il calcio maschile.

Prima la divisa era bianca, ma il 6 gennaio 1911 all’Arena civica di Milano, davanti a cinquemila spettatori, la selezione italiana di Umberto Meazza si presentò in campo per la partita contro la nazionale ungherese con la maglia azzurra.

Il virare dal bianco all’azzurro fu legato al fatto che quest’ultimo era il colore dello stendardo della casa reale dei Savoia, dinastia regnante in Italia, che lo scelse ispirandosi alla tinta del manto della Vergine Maria, tradizionalmente di colore azzurro, di cui la casata era devota. E azzurra era anche la fascia che era posta sopra lo scudo della famiglia nobiliare. Quel colore, da allora, ufficialmente si chiama “blu Savoia”.

La maglia azzurra rimase per volontà dell’allora presidente della Federcalcio e, negli anni seguenti, l’azzurro prese piede anche negli altri sport, diventando di fatto il colore ufficiale di tutte le Nazionali sportive italiane e identificando come “gli azzurri” e “le azzurre” gli atleti e le atlete del Bel Paese.

Ma il passaggio dal bianco all’azzurro non fu immediato. Ai Giochi Olimpici di Stoccolma 1912, il colore più usato fu ancora il bianco, che persistette anche negli anni successivi nonostante il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), nato nel 1914, avesse fin dall'inizio raccomandato l'adozione del nuovo colore. Solo a partire dai Giochi Olimpici di Los Angeles 1932 tutti gli atleti e le atlete italiani indossarono l'azzurro.

Nel secondo dopoguerra, dopo la nascita della Repubblica Italiana, nonostante le sue origini monarchiche, il colore azzurro fu mantenuto nelle divise sportive nazionali, arrivando fino ai giorni nostri.

In occasione del centenario della maglia azzurra nel calcio maschile, il presidente della FIGC Gabriele Gravina dichiarò: “L'azzurro rappresenta emozione e condivisione. È il colore di una maglia che celebra tutti i giorni, in ogni partita della Nazionale da 100 anni, una delle storie italiane più belle ed appassionanti. È il sogno di amicizia che supera i confini di un campo di calcio per unire un Paese intero”.

“Indossare la maglia azzurra – sottolineò l’allora CT della Nazionale Roberto Mancini – è il sogno di ogni bambino che inizia a giocare a calcio, un sogno che ho avuto la fortuna di realizzare e che ho continuato a vivere con entusiasmo e passione nel ruolo di Commissario Tecnico. L'azzurro accomuna calciatori e tifosi, un colore simbolo di unità e coesione capace di avvicinare generazioni lontane e che ci fa sentire parte integrante di un'unica squadra”.

Le teorie alternative legate al colore azzurro: les bleus, il mare, il cielo, la maggiore visibilità

Nel corso degli anni sono nate alcune teorie legate all’utilizzo del colore azzurro per rappresentare la squadra italiana.

Alcuni sostengono che la scelta derivi dal colore tipico della Nazionale francese: il blu. Gli atleti e le atlete d’Oltralpe, infatti, sono conosciuti come les bleus, i blu: similmente agli sportivi e alle sportive italiani, sono indicati con uno specifico colore. La squadra del Paese che ospiterà i Giochi Olimpici di Parigi 2024 ha sempre utilizzato la maglia blu come identificativo: un colore molto rappresentativo per la Francia, presente anche nella sua bandiera tricolore.

Un’altra teoria è che l’azzurro faccia riferimento al colore del mare che circonda la penisola italica, così come al suo cielo terso.

L’ennesima ipotesi è che l’azzurro sia stato scelto casualmente come alternativa al bianco perché i giocatori fossero più visibili in campo: il meteo del 6 gennaio 1911 non fu clemente, con una forte nevicata mattutina e nebbia anche in città. Il bianco avrebbe mimetizzato i calciatori nostrani con l’ambiente circostante.

Ma queste sono appunto solo ipotesi e teorie: la storia ufficiale del colore azzurro per la squadra italiana si rifà ai Savoia.

Le divise della squadra italiana a Parigi 2024: dal “blu Savoia” al “blu Armani”

Ancora una volta il compito di creare le uniformi per la delegazione italiana di Parigi 2024 è stato di Giorgio Armani.

Il grande stilista ha svelato le divise EA7 Emporio Armani per i Giochi Olimpici e Paralimpici francesi in occasione della presentazione della collezione Emporio Armani Uomo primavera/estate 2024, con la partecipazione di sei atleti e atlete Olimpici e altrettanti Paralimpici di diversi sport inclusi nei Giochi parigini.

Le uniformi sono realizzate nel famoso “blu Armani” e comprendono anche la tuta da podio con una grande scritta “W l’Italia”, le cui singole lettere sono patch di raso cuciti con filo a contrasto, posta sul davanti della felpa. Spazio anche per l’inno di Mameli, riportato all’interno del colletto di polo e t-shirt con l’inizio e all’interno delle giacche con l’intera prima strofa.

Il set Olimpico e Paralimpico è completato da cappellini, scarpe da ginnastica, ma anche da trolley, borse e zaini.

Armani ha creato anche la divisa ufficiale che gli atleti e le atlete indosseranno in occasione della Cerimonia di Apertura di Parigi 2024 che si svolgerà lungo la Senna il 26 luglio.

La collaborazione dello stilista con il CONI e il CIP (Comitato Paralimpico Italiano) è ormai di lunga data: Armani ha vestito la squadra italiana anche a Londra 2012, Sochi 2014, Rio 2016, PyeongChang 2018, Tokyo 2020 e Beijing 2022. Dopo Parigi 2024, il rapporto proseguirà con i Giochi Olimpici e Paralimpici invernali Milano Cortina 2026.

“Il mio sodalizio con il CONI e il CIP è nato nel 2012 e continua con reciproca soddisfazione – ha dichiarato Giorgio Armani – Trovo sempre stimolante cercare nuove soluzioni per le uniformi degli atleti e delle atlete, che devono fondere eleganza dello stile e praticità d'uso. Per l'Italia Team a Parigi ho creato capi funzionali ma eleganti, pensati per contraddistinguere la squadra e per trasmettere ai nostri atleti e atlete un forte senso di appartenenza".

Aggiungi questo ai tuoi preferiti
Italia
ITA

Related content

Potrebbe Piacerti