Dopo averla vista mettersi nei guai, Renée Zellweger torna a vestire i panni della goffa Bridget Jones con il terzo capitolo della saga “Bridget Jones's Baby”, in uscita a metà settembre nei cinema. 

Molti però parlano di lei non per le sue doti di attrice ma per quel cambiamento fisico che l’ha resa quasi irriconoscibile. Ebbene sì, guardando le foto di qualche anno fa, è impossibile non ammetterlo, la donna, o meglio il suo viso, ha subito un radicale cambiamento.

I rumors non hanno perso tempo e subito sono state messe in circolo voci che la volevano fare un uso improprio di chirurgia estetica ma, a lungo, l’attrice ha lasciato che i pettegolezzi facessero il giro del mondo ma a tutto esiste un limite e, quando è stato superato, ha deciso di dire la sua e mettere a tacere le malelingue. 

Al Daily Mail, infatti, Renée ha spiegato che le ormai famose foto incriminate non ritraevano un viso gonfio a causa di ritocchini di bellezza ma piuttosto un volto segnato dalla preoccupazione per la salute di una persona a lei molto vicina: “Ero a Los Angeles con un'amica e il mese prima le era stata diagnosticata la SLA. Il motivo per cui ho partecipato a quell'evento era perché lei lo desiderava, voleva essere sul red carpet insieme a me e provare a se stessa che non era stata abbattuta da quella terribile malattia. E questo era tutto ciò che pensavo quel giorno. Non pensavo a come apparire o a cosa le persone avrebbero pensato di me. Pensavo alla mia amica".

L’attrice ha poi continuato dicendo: “La giovinezza e la bellezza esteriore contano e, comprensibilmente, vengono celebrate al massimo livello. Ma sono fuggevoli e sono lì solo per un momento della tua vita. Quando maturi, non diventi soltanto più grande, diventi più di quello che hai sempre pensato di essere, la versione migliore di te stesso/a, migliore e più interessante. È un tipo di bellezza più potente e più preziosa. Inoltre, io non voglio rimanere la stessa! Sono curiosa di sapere ciò che verrà”.