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di Giorgio Cortese

La data scelta della Giornata Mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa è l’8 maggio, proprio in occasione dell’anniversario della nascita di Henry Dunant, considerato il fondatore dell’Associazione. Per sensibilizzare la popolazione e avvicinarla al movimento della Croce Rossa, in tutta Italia, sono state organizzate numerose iniziative a favore dei cittadini. Dalle simulazioni di primo soccorso, ad esempio sul come comportarsi davanti ad una situazione di emergenza prima dell’arrivo dell’ambulanza, alle campagne attive a livello nazionale ed internazionale.

La Croce Rossa Italiana, acronimo CRI, dal  2016 ufficialmente Associazione della Croce Rossa Italiana è un'organizzazione di volontariato, già associazione di promozione sociale in precedenza, componente del Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e operante nel territorio italiano. Nata nel XIX secolo, divenne ente pubblico col R.D. 7 febbraio 1884, n. 1243; con il d.lgs 28 settembre 2012, n. 178, è stata infine trasformata in ente di diritto privato. La Croce Rossa Italiana venne fondata con il nome di Comitato dell'Associazione Italiana per il soccorso ai feriti ed ai malati in guerra a Milano il 15 giugno 1864 ad opera del Comitato Medico Milanese dell'Associazione Medica Italiana, due mesi prima della firma della Convenzione di Ginevra. La Croce Rossa è nata il  24 giugno del 1859, a San Martino e Solferino, sulle colline a sud del Lago di Garda, dove infuriava una delle battaglie più cruente della Seconda Guerra di Indipendenza e, in generale, del XIX secolo. Sul campo rimangono centomila tra morti e feriti e dispersi sui trecentomila soldati francesi, sardo-piemontesi e austriaci che si stanno fronteggiando. Testimone di quella carneficina è l'imprenditore svizzero Jean Henry Dunant. Giunto in Italia per un incontro d'affari con Napoleone III, racconterà quel conflitto in un libro uscito tre anni più tardi, nel 1862. Dunant scrive che le conseguenze della battaglia sono state rese ancor più gravi dalla totale assenza di sanità militare. Quel libro, dal titolo "Un souvenir de Solférino", diventerà una sorta di manifesto fondativo della Croce Rossa.

Dunant non si limita a raccontare gli scontri di Solferino e San Martino, ma fa di più: chiede una migliore assistenza per i soldati feriti durante la guerra. Da questa proposta nasce l’idea di creare una squadra ad hoc, composta da infermieri addestrati e volontari, che possa costituire lo zoccolo duro della sanità militare. La richiesta dell'imprenditore svizzero si traduce nella nascita, nel febbraio del 1863 a Ginevra, del  Comitato internazionale della Croce Rossa. Uno dei primi cinque membri di questa istituzione è proprio Dunant, che nel 1901 riceverà il Nobel per la Pace. Alla fondazione del Comitato centrale segue anche la nascita delle varie organizzazioni nazionali, istituite nell’ottobre del 1863, sempre a Ginevra. Circa un anno dopo, nell’agosto del 1864, nella città svizzera viene stabilito che strutture e personale sanitario siano totalmente neutrali rispetto ai conflitti in cui intervengono. Con la Prima Convenzione di Ginevra del 1864 vengono stabiliti anche il nome e l'emblema della Croce Rossa.

Si decide per l'adozione di un bracciale e di una bandiera transnazionali, che rimangano uguali in tutti gli Stati: una croce rossa su sfondo bianco. Questo emblema non ha alcuno significato religioso, ma è solo la bandiera svizzera a colori invertiti: un omaggio al Paese che ha ospitato la Convenzione. Ha, invece, un duplice significato a livello simbolico: uno indicativo in tempo di pace, che serve a segnalare le installazioni e il personale sanitario, l’altro protettivo in tempo di conflitto. Quest'ultimo deve avere dimensioni maggiori in modo da essere visto dai combattenti. L'emblema della Croce Rossa, però, non viene accettato da tutti. L'Impero Ottomano, ad esempio, dichiara nel 1876, durante il conflitto con la Russia, che questo simbolo contrasta con le convinzioni religiose dei suoi soldati. Per questa ragione viene concesso l'uso della Mezzaluna Rossa in campo bianco, che in seguito verrà adottata da diversi Paesi arabi o a maggioranza musulmana. La questione dell'emblema si ripropone nella seconda metà degli anni '90 del Novecento, quando Israele propone il riconoscimento della Stella di David rossa.

Per rispondere a questa esigenza e, in generale, a quelle dei Paesi che non accettano né la Croce né la Mezzaluna, viene realizzato un nuovo simbolo: l'emblema del terzo protocollo, il Cristallo Rosso, all'interno del quale possano essere inseriti simboli locali. L'emblema del terzo protocollo diventa simbolo ufficiale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Internazionale dall'8 dicembre 2005 e l'anno successivo viene adottato anche da Israele. In conclusione se aiutiamo, verremo aiutati, non  dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio. Bisogna custodire la gente, aver cura di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore. Grazie alla Croce Rossa Italiana e a tutti i suoi volontari, grazie.