E’ morta nella notte, nella sua villa di Caracalla, Aurelia Sordi, la sorella di Albertone e sua erede unica. Aveva 97 anni e di recente era stata dichiarata incapace di intendere e di volere. Intorno al suo ingente patrimonio si era scatenata un anno e mezzo fa una clamorosa disputa giudiziaria, che aveva portato al rinvio a giudizio di Arturo Artadi, peruviano, storico autista e factotum di casa Sordi, e di altre dieci persone: tutti accusati di aver raggirato Aurelia per appropriarsi dei suoi beni.
Si erano dichiarati tutti innocenti e in attesa del processo, all’inizio di ottobre i giudici avevano interdetto ad Artadi, che negli ultimi 25 anni aveva seguito e assistito notte e giorno la Sordi, di avvicinarla. “Senza di me, la Signorina non ce la farà”, aveva protestato Arturo in un’intervista rilasciata al Messaggero.
Si apre ora la battaglia per l’eredità Sordi: Albertone, scomparso nel 2003, come tutti sanno non si era mai sposato e non aveva messo al mondo figli. La sua famiglia erano sempre stati i fratelli: Savina, Giuseppe (scomparsi molti anni fa) e Aurelia che l’attore amava moltissimo. Diplomata insegnante, la Signorina aveva scelto di dedicarsi a tempo pieno al grande attore, ma rimanendo sempre nell’ombra. “Avrebbe potuto essere una splendida moglie e madre di famiglia, ma per me ha rinunciato a tutto”, diceva Alberto commosso. E’ stata Aurelia l’ultima persona che Sordi ha visto prima di spegnersi: “E’ morto stringendomi la mano e dicendomi grazie”, ci raccontò Aurelia nel 2003 mentre migliaia di romani sfilavano in Campidoglio per rendere omaggio al romano più amato di tutti i tempi.