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Donne in amore (1969) - Filmscoop.it
donne in amore regia di Ken Russell Gran Bretagna 1969
Siamo in Inghilterra nel 1920. Ursula (Linden), una timida maestra elementare, si innamora di Rupert (Reed), un ispettore scolastico sposato da tempo con la ricca Elmione, ma in piena crisi matrimoniale. La sorella Gudrun (Jackson), una scultrice anticonformista, d� vita a un torbido rapporto passionale con Gerald, fratello di Laura. E anche tra i due uomini nascer� un sentimento che la societ� dell'epoca non tarder� a definire ambiguo.
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Più che donne in amore è proprio un film sull'amore in generale, uomini e donne, sulle relazioni, la vita, la ricerca del senso e tutto quanto. Molto profondo, recitato bene e con una splendida fotografia. Ken Russell una garanzia, mai banale...
Questo film è uno uno dei figli della rivoluzione sessuale dell'anno precedente. Del resto il protagonista che ama sia donne che uomini non era facile rappresentarlo in questo modo. Ci riesce pienamente Ken Russel che gira un film sentimentale ma a modo suo. Una regia come sempre visionaria che lega l'amore alla morte in maniera continua. Splendido il matrimonio iniziale guardato dal punto di vista del cimitero vicino la chiesa. Sicuramente non un film per tutti, difficile ma storicamente importante.
Grandissima pellicola del visionario Russell, un esercizio di stile sublime, con una forza espressiva unica. Racconta l'erotismo in modo ora languido ora violento, sempre illuminando gli straordinari attori con una fotografia potente. Indimenticabile il finale nella neve. Meritato Oscar per la Jackson.
Validissimo film che mette in scena relazioni, riflessioni filosofiche su amore, matrimonio, felicità e via dicendo. Interessante e non per tutti. Bravissimo Reed.
L'amore e l'amicizia viste nelle sue numerosi sfaccetture attraverso le dinamiche fra quattro personaggi sullo sfondo dell'Inghilterra puritana degli anni 20. E' un film atipico, molto lontano a mio parere, dal filone melodrammatico sentimentale. La regia Russell regala inoltre belle sequenze in cui mostra quel talento visionario cristallino, senza eccessi ridondanti come in altre pellicole.
I dialoghi forbiti e intelletualistici del film sono perfettamente bilanciati dalla regia di Russell,sopra le righe anche per l'epoca ma mai strabordante a modo suo. Donne in amore non analizza solo le donne dell'Inghilterra del 1920 bensì le sfaccettature dell'amore che viene visto e rappresentato non in tutte le sue salse ma direi che per l'epoca è già abbastanza. Sostanzialmente il film è diviso in due parti di cui la prima è la più interessante ma anche la più lineare per quanto ci siano alcuni "sbalzi"di regia che lo rendono certamente un prodotto fuori dagli schemi che si fa guardare oggi senza noia,ad aiutare ci si mette il cast che conta tra le sue file alcuni attori straordinari che riescono a calamitare l'attenzione con le loro parole e i loro gesti. Di certo è anche merito loro se un film "sentimentale" (ma ripeto,con un Russell che lo rende fuori dagli schemi spesso e volentieri) riesce ad essere tanto interessante anche per chi come me non è avvezzo e non ama il genere. Verrà ricordato giustamente per la (bella) scena di Bates e Reed nudi che combattono tra di loro,esempio di omosessualità al cinema neanche troppo velata. E se pensiamo che ogni rapporto sessuale precedentemente e anteriormente verrà visto come una lotta,una violenza,oppure che lo stesso Bates ammetterà il suo sentimento scandaloso ad un certo punto allora si può dire che Donne in amore di certo non si nasconde dietro un dito.
Il risultato finale? Noi tutti proviamo tipi d'amore contraddittori e se pure è impossibile avere più tipi d'amore, l'uomo li desidera comuque. Direi un'analisi amara,amarissima nel finale.
Un film accademico e imprevedibile, con risvolti violenti e grotteschi. Il titolo è fuorviante perché i veri protagonisti della storia sono gli intrecci tra gli uomini e le donne, non solo quest'ultime. A suo modo questo film compie un'analisi profonda e, per l'epoca, molto provocatoria dei sentimenti e dell'amicizia. Tuttavia la sceneggiatura è parecchio disomogenea, nonostante la bellezza di alcune sequenze tragiche e bucoliche.
Un film molto suggestivo, soprattutto nell'analisi del rapporto triadico amore-uomo-ricerca. Non ho amato la musica, che a mio parere era tavolta inadeguata per il tipo di scena rappresentata. La seconda parte del film non mi è parsa brillante quanto la prima. Alcune scene che nel libro erano particolarmente approfondite nel film non sono state rese a sufficienza. Nel complesso, ottima prova degli attori, a dir poco superlativi. Grande la mia omonima Glenda Jackson :-P
L'accademismo di Russell ha partorito sia ciofeche che capolavori, ma su "Donne in amore" non posso dire nulla: siamo di fronte a uno dei più bei film post-rivoluzionari a cavallo tra gli anni sessanta e settanta, con una ricostruzione storica dell'Inghilterra puritana degli anni 20" assolutamente attendibile e, nondimeno, almeno tre dei migliori attori inglesi di sempre (anzi due, perchè Alan Bates credo sia australiano). La sequenza, audace e ritenuta "scandalosa" all'epoca dell'uscita, dei due uomini che lottano nudi sul pavimento, è rimasta a modo suo nella storia