Il fascino indiscutibile di Jane Austen. A cui Gwyneth Paltrow deve la sua carriera. Perché è grazie a Emma (1996), che va in onda stasera alle 21.15 su La7, che l’attrice passa dall’essere una delle tante nepo baby (anche se allora non si usava il termine) di Hollywood a una delle dive più cercate dell’industria.

Gwyneth Paltrow, feste con i figli Apple e Moses. Prima del grande vuoto

Tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice inglese, questa trasposizione cinematografica scritta e diretta da Douglas McGrath, candidato all’Oscar l’anno prima per la sceneggiatura di Pallottole su Broadway di Woody Allen e scomparso nel 2022, merita di essere vista.

Primo perché è la prima volta che questa opera, considerata minore, di Austen viene portata sul grande schermo. Secondo perché a tutt’oggi – nonostante il film per la tv uscito lo stesso anno e la versione del 2020 con Anya Taylor-Joy – è ancora la migliore. Se si escludono quelle opere basate su Emma. Su tutte, quel piccolo capolavoro che è Ragazze a Beverly Hills (1995) di Amy Heckerling.

Emma 1996 di Douglas McGrath con Gwyneth Paltrow (foto ufficio stampa)

Gwyneth Paltrow è la protagonista del film da vedere stasera in tv: “Emma” (1996) di Douglas McGrath. Ecco alcune curiosità sul film (foto ufficio stampa)

La trama di “Emma”

Emma Woodhouse (Gwyneth Paltrow) si prende allegramente il merito dell’unione tra la sua governante Anne (Greta Scacchi) e il signor Weston (James Cosmo). Lei, che ama sapere cosa succede nella vita di tutti e manipolare le cose in base alla sua sensibilità, vede, come missione nella vita quella di favorire le storie d’amore. Essendo una giovane donna agiata, non sente il bisogno di sposarsi, soprattutto perché è l’ultima sorella single rimasta a prendersi cura del padre.

Tra i pochi che non credono che Emma abbia abbia a che fare con l’unione dei Weston c’è il suo amico George Knightley (Jeremy Northam). Convinta a proseguire nella sua missione, Emma inizia a tramare per far avvicinare il reverendo Philip Elton (Alan Cumming) alla sua amica Harriet Smith (Toni Collette). Una giovane donna indecisa, che si fida e si affida all’opinione di Emma sulle questioni di cuore. Quando Robert Martin (Edward Woodall), contadino semplice ma gran lavoratore, si interessa alla signorina Smith, Emma fa di tutto per separarli. Convinta che l’uomo non sia all’altezza dell’amica.

Nel frattempo, lo sguardo di Emma è catturato da un forestiero, il figlio bello e affascinante del signor Weston, Frank Churchill (Ewan McGregor), che mostra interesse per lei. Ma le manipolazioni della nostra giovane eroina rischiano di provocare più danni che benefici. Perché forse non è così brava a leggere il cuore delle persone come è convinta di essere. A comicniare dal suo.

Il trailer di “Emma”

5 curiosità su “Emma”

La signora Bates e sua figlia, Miss Bates, madre e figlia nel film, sono interpretate da Phyllida Law e Sophie Thompson. Che sono madre e figlia nella realtà. Oltre a essere, rispettivamente, madre e sorella del premio Oscar Emma Thompson. Sophie ha rivelato che è stata una coincidenza che lei e sua madre siano state scelte l’una accanto all’altra, poiché il direttore del casting aveva inserito i loro nomi in liste separate.

Emma è il film che Ewan McGregor si pente di aver fatto. L’attore scozzese aveva accettato la parte di Frank Churchill perché pensava che sarebbe stato qualcosa di diverso dal suo precedente ruolo in Trainspotting (1996). Ma, forse, non era proprio la pellicola che faceva per lui. «Il mio processo decisionale è stato sbagliato. È l’unica volta che mi è capitato. E ho imparato da questo errore. Sono contento di averlo commesso all’inizio della carriera perché ho imparato la lezione. Emma è un bel film, ma io non sono molto bravo. Certo, non mi ha aiutato indossare la peggior parrucca del mondo… Dateci un occhio!», ha raccontato anni dopo.

Inizialmente Douglas McGrath voleva scrivere una versione moderna del romanzo, ambientata nell’Upper East Side di New York. Al produttore Harvey Weinstein piaceva l’idea. Peccato che sia lui che McGrath non sapevano che Ragazze a Beverly Hills era già in produzione e loro a metà del lavoro. Sono stati costretti a riscrivere tutto da capo.

Gwyneth Paltrow ha ottenuto la parte grazie al suo accento… texano. Ha raccontato il regista – texano di nascita – che non aveva mai sentino nessuno che non fosse nato in Texas capace di parlarlo così perfettamente. Per questo, nonostante attrici più famose avessero fatto il provino, McGrath ha voluto vedere anche Paltrow. Che è stata capace di recitare con un accento inglese impeccabile.

La costumista Ruth Myers ha voluto rispecchiare la leggerezza della sceneggiatura nei costumi e dare «una scintilla di colore e di vita» all’ambientazione di inizio Ottocento. Durante le sue ricerche, Myers ha notato una somiglianza tra la moda del periodo successivo alle guerre napoleoniche e quella degli anni Venti, affermando che avevano «la stessa briosità. Quando mi sono messa a fare ricerche, mi ha colpito la somiglianza tra i due periodi. Era un periodo di libertà di costumi per le donne, ed era un periodo di continui svaghi per le classi superiori: picnic, cene, balli, danze. Quello che volevo fare era renderlo simile agli acquerelli dell’epoca, che sono molto luminosi e molto chiari, con colori molto specifici».

LEGGI ANCHE
Amica ©RIPRODUZIONE RISERVATA