Il deputato regionale dell’Afd, il partito di estrema destra tedesco, Martin Schmidt, è stato aggredito e ferito. Il politico, membro del parlamento regionale nel Meclemburgo-Pomerania anteriore è stato colpito alla testa lo scorso venerdì sera, in un bar di Schwerin, con un posacenere di vetro riportando una profonda ferita alla testa. La polizia fa sapere che l’uomo è stato portato in ospedale.

Secondo le autorità, e come riportato dall’emittente Ntv, l’autore è un uomo di 52 anni che avrebbe notato il politico dell’Afd in un gruppo di quattro persone. Prima lo ha insultato poi ne è seguito un litigio al termine del quale il 52enne ha lanciato il posacenere di vetro nei confronti del deputato regionale. Secondo la polizia locale, l’aggressore ha affermato di aver agito per “antipatia politica”. Infatti, il 52enne appartiene allo spettro politico di sinistra. La polizia fa sapere di aver avviato un’indagine per lesioni personali gravi e insulti.

Non è il primo episodio di attacco politico che si verifica in Germania. All’inizio del mese, a Dresda, l’eurodeputato dell’Spd, Matthias Ecke, era stato aggredito e gravemente ferito mentre affiggeva manifesti. E stessa sorte era toccata ad un 28enne dei Verdi. Una terza aggressione era avvenuta l’8 maggio scorso. L’obiettivo questa volta era stato Franziska Giffey, esponente socialdemocratica che attualmente ricopre il ruolo di senatrice con delega all’Economia nella città-Land di Berlino. La Giffey, aggredita a Neukolln, era stata colpita “alle spalle da un uomo che ha usato una borsa che conteneva qualcosa di duro e che le ha inferto un colpo alla testa e al collo” prima di darsi alla fuga. Mentre martedì sera diversi politici, sempre del partito verde, e attivisti elettorali sono stati aggrediti a Dresda.

La scorsa settimana, invece, era stata l’Afd a denunciare un attacco contro uno stand elettorale a Stoccarda, di cui un gruppo Antifa ha rivendicato la responsabilità. Secondo i dati del ministero dell’Interno tedesco, le aggressioni a esponenti politici sono aumentate già nel 2023 del 53% rispetto al 2022. “Stiamo assistendo a un’escalation della violenza antidemocratica“, ha commentato la titolare del dicastero Nancy Faeser (Spd). Una situazione che, a ridosso delle elezioni europee e del rinnovo di tre parlamenti regionali tedeschi, mette a rischio il processo democratico.

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