Il premierato degli Angelucci - La Stampa

ROMA. Tutti alla corte del premierato. Oggi la “madre di tutte le riforme” arriva nell’Aula del Senato. Una discussione generale, che non prevede voti. Il momento clou della giornata avverrà però alla Camera dei deputati, dove è in programma un convegno dal titolo “La costituzione di tutti. Dialogo sul premierato”, che sarà concluso dall’intervento di Giorgia Meloni, con un parterre di volti noti e anche di imprenditori.

Gli organizzatori della giornata di discussione sono le fondazioni De Gasperi e Craxi, presiedute da due ex ministri, Angelino Alfano e Margherita Boniver. E i relatori sono di chiaro livello accademico: il costituzionalista Francesco Clementi, il politologo Giovanni Orsina, la giurista Anna Maria Poggi, oltre all’ex presidente della Camera Luciano Violante.

A dare grande risonanza all’evento è stato direttamente Palazzo Chigi, che prima ha inserito nell’agenda ufficiale della presidente del Consiglio questo appuntamento e poi ieri lo ha descritto con grande enfasi in un documento fornito ai giornalisti: «In una effettiva democrazia è necessario che al mandato degli elettori corrisponda una legislatura stabile, dove il programma che ha ottenuto la fiducia degli elettori trovi piena attuazione». Insomma, la narrazione di Fratelli d’Italia. Nel documento di due pagine partito dalla sede del governo si legge: «Il tema del futuro della Nazione, del suo ammodernamento, verrà discusso dinanzi ad una platea composta da imprenditori, professionisti, accademici, scienziati, artisti e sportivi: uno spaccato rappresentativo delle classi dirigenti». L’elenco dei personaggi coinvolti dalle fondazioni e amplificato da Palazzo Chigi è lungo. Al capitolo “imprese” figurano tra gli altri Pietro Salini, l’Ad di WeBuild (impresa incaricata di costruire il Ponte sullo stretto di Messina) e Marco Hannapel di Philip Morris. Mentre alla voce sanità ecco spuntare Kamel Ghribi, vicepresidente gruppo San Donato (di cui lo stesso Alfano è presidente) e Giampaolo Angelucci, presidente della finanziaria Tosinvest, figlio del deputato della Lega Antonio Angelucci, editore di varie testate di area di centrodestra e in trattativa con Eni per l’acquisto dell’agenzia di stampa Agi. Un passaggio di proprietà che ha suscitato le proteste dei giornalisti e l’allarme sull’indipendenza dei media in Italia da parte delle maggiori testate internazionali. Nell’elenco diffuso da Palazzo Chigi c’è anche il presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca, nonché marito della ministra Calderone, oltre ai sacerdoti di Caivano, Maurizio Patriciello e , Tor Bella Monaca, Antonio Coluccia. L’idea che Palazzo Chigi vuole diffondere è che il dibattito sulla riforma del premierato debba essere esteso anche al di là degli addetti ai lavori. Tanto che tra gli invitati ci sono anche il produttore cinematografico Tarek Ben Ammar (già socio di Silvio Berlusconi), il presidente della Siae Salvo Nastasi, gli sportivi Elisa Di Francisca e Filippo Magnini, la cantante Iva Zanicchi e l’attrice Claudia Gerini, già ospite dell’evento elettorale di Fratelli d’Italia a Pescara.

Il percorso delle riforme intanto prosegue. Quello del premierato «troppo velocemente», secondo le opposizioni che ritengono una forzatura l’arrivo in Aula del provvedimento prima delle Europee. Mentre Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia, ribalta la tesi: «È falso che stiamo accelerando, semmai siamo in ritardo». Nella maggioranza crescono i dubbi di una prima approvazione in tempo per le Europee. Dietro alle questioni di calendario ce ne sono alcune politiche ben più rilevanti. La prima si potrà chiarire già oggi quando si capirà se la Lega presenterà o meno un emendamento con la propria richiesta sulla cosiddetta norma “antiribaltone”, formulata in Commissione da Paolo Tosato. Il Carroccio ieri ha dovuto digerire la decisione del rinvio praticamente certo del voto definitivo sul ddl sull’autonomia differenziata. Tutto rimandato a dopo le elezioni.

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