EDGUY - Venticinque anni tra genio e follia

EDGUY – Venticinque anni tra genio e follia

Pubblicato il 01/08/2017 da

Sono uno dei gruppi più famosi del panorama metal europeo e mondiale. Hanno calcato palchi per tutto il mondo, mai perdendo quella visione di genio e sregolatezza che da sempre li contraddistingue. Gli Edguy stanno festeggiando 25 anni di attività e 20 anni della stessa line-up: un traguardo che non tutte le band possono vantarsi di aver raggiunto nella loro carriera. Avendoli come headliner al Metalitalia.com festival, l’occasione dell’uscita di “Monuments” era troppo ghiotta per non poter raggiungere al telefono il buon Jens Ludwig, storico chitarrista della band, e fare due chiacchiere sulle aspettative dei ‘ragazzi’ a questo punto della loro carriera. L’interlocutore dall’altra parte della cornetta si è rivelato una persona che, oltre a raccontarci molto della visione della band, non si pente dei numerosi cambiamenti di sound che da sempre molti rinfacciano al gruppo, dicendo, anzi, che le cose per gli Edguy non sono mai andate così bene come ora.

CIAO JENS E BENVENUTO SU METALITALIA.COM. SIETE PRONTI PER IL NUOVO TOUR? COME È ANDATO L’INIZIO?
“Si, lo siamo assolutamente! Abbiamo già fatto il primo concerto lo scorso week-end (l’intervista è avvenuta verso metà giugno, ndR) allo Sweden Rock Festival. È stato pazzesco: abbiamo suonato la prima sera dopo gli Aerosmith, ed essere sullo stesso palco che prima era stato calcato da uno dei migliori gruppi rock del pianeta era una cosa che ci metteva un po’ in ansia. Avevamo paura che il pubblico se ne andasse subito; invece, con l’aiuto di qualche effetto pirotecnico rubato alle band precedenti e con tutta una scenografia che ci siamo inventati insieme alla crew, tutti si sono fermati a guardarci. Per noi è stato davvero emozionante! Iniziare un tour con un concerto del genere è spettacolare, non vediamo anche l’ora di suonare al vostro festival!”.

PARLIAMO DI “MONUMENTS”: COME MAI AVETE SCELTO QUESTE CANZONI PER CELEBRARE I VOSTRI 25 ANNI E IL CONCERTO DEL TOUR DI “HELLFIRE CLUB” COME DVD?
“Riguardo alle canzoni abbiamo anzitutto provato a confezionare ‘Monuments’ come se fosse un regalo per i nostri fan. Non abbiamo mai rilasciato nulla di così grosso in 25 anni di carriera e quindi volevamo dare sia ai fan di vecchia data che a quelli di nuova acquisizione qualcosa di nuovo: il DVD con il concerto del tour di ‘Hellfire Club’ l’abbiamo messo proprio per chi ci segue da parecchio e vuole rivivere le emozioni di quel periodo. Sai, molti fan si lamentano del fatto che rispetto al passato siamo cambiati molto, quindi volevamo anche dare qualcosa di ‘esclusivo’ dall’inizio della nostra carriera . Inoltre ci sono 5 nuovi pezzi che dimostrano che non siamo ancora finiti come musicisti!”.

LE TRACCE INEDITE CHE AVETE INCLUSO IN “MONUMENTS” ERANO GIÀ STATE SCRITTE O LE AVETE COMPOSTE ‘EX NOVO’?
“Quando abbiamo deciso di pubblicare un best of per il nostro venticinquesimo anniversario avevamo pensato di includere una o massimo due canzoni. L’idea era di Tobias (Sammet, ndR), che ci chiese se potevamo vedere qualche riff scritto ma non ancora arrangiato, qualche idea di basso e batteria… Ok, alla fine, essendo passato comunque un po’ di tempo da ‘Space Police’, ci siamo ritrovati con ben cinque canzoni nuove! Penso sia una cosa ottima: ci ha permesso comunque di fare una capatina in studio. Possiamo ancora dire che scoppiamo di nuove idee!”.

ABBIAMO APPREZZATO MOLTO IL FATTO CHE ABBIATE VOLUTO INCLUDERE “REBORN IN THE WASTE”, LA CANZONE SALTATA FUORI DALLE SESSIONI DI REGISTRAZIONE DEL VOSTRO PRIMO ALBUM AUTOPRODOTTO.
“Si, ‘Reborn in the Waste’ è un pezzo saltato fuori proprio dalle registrazioni di ‘Savage Poetry’. Lo registrammo e poi… Beh ci dimenticammo di inserire la traccia con le chitarre acustiche che avremmo voluto mettere e non lo includemmo nell’album (ride, ndR). Insomma, è come se questa canzone sia una capsula del tempo per viaggiare alle origini del nostro sound: sicuramente una chicca per i fan, per me invece è una delle nostre canzoni peggiori degli esordi (ride, ndR)“.

PRIMA HAI DETTO CHE CON QUESTO BEST OF AVETE CERCATO DI ASSECONDARE SIA I FAN DI VECCHIA DATA CHE QUELLI DI NUOVA DATA, MA LO CONSIGLIERESTI A CHI VUOLE COMINCIARE AD ASCOLTARVI DA ZERO?
“Assolutamente si! Beh d’altronde cosa racconta meglio la storia di una band di un disco che racchiude le NOSTRE canzoni preferite? Come ti ho detto prima abbiamo scelto i pezzi di modo che raccontassero bene come ci siamo evoluti in questi venticinque anni e, alla fine, penso che anche i cinque inediti stiano bene in questo contesto, perché mostrano la direzione in cui ci stiamo muovendo. Quindi mi sento veramente di consigliarlo a tutti i curiosi, anche perché nel packaging sono incluse molte foto e materiale che abbiamo raccolto sin da quando abbiamo cominciato a suonare. D’altronde non si chiamerebbe ‘Monuments’ se non fosse monumentale! (ride ndR)“.

MOLTE BAND DELLA VOSTRA GENERAZIONE STANNO FACENDO TOUR CELEBRATIVI PER VENTENNALI DI ALBUM O ALTRE RICORRENZE: COSA NE PENSI? SOPRATTUTTO, NON TEMI CHE SUONANDO SEMPRE LE STESSE CANZONI E GLI STESSI DISCHI ALLA LUNGA LA GENTE POSSA ESSERE SEMPRE LA STESSA CON POCO RICAMBIO GENERAZIONALE?
“Sai cosa? Non penso che nel nostro genere si possa parlare di periodi di vero e proprio ricambio generazionale: ogni anno qualche ragazzo nuovo nel mondo comincia ad ascoltare heavy metal. Ovviamente spero che questi tour, compreso il nostro, possano incuriosire la gente. Penso che il pubblico metal appaia ‘anziano’ (ride ndR) perché semplicemente questo è un genere musicale a cui ci si affeziona talmente tanto da continuare a seguirlo per tutta la vita! Sono sicuro che, comunque, chi si affaccia al genere sia sempre interessato a vedere i colossi che hanno fatto la storia di questa musica. A volte non capisco veramente come mai la gente consideri questi tour come un danno per il mercato (ride ndR)! Nel nostro caso poi non ci siamo neanche chiesti ‘Ma è il caso di celebrare questi venticinque anni insieme?’: sapevamo che dopo tutti questi anni e un solo cambio di line-up volevamo festeggiare, anche se ci rendiamo conto che con una formazione così stabile a volte sembriamo più vecchi di quello che siamo (ridiamo, ndR)! D’altronde sarà l’unico venticinquesimo anniversario che mai faremo, dovevamo fare qualcosa di spettacolare!”.

A TAL PROPOSITO: È PAZZESCO PENSARE CHE NON ABBIATE MAI CAMBIATO LINE-UP PER VENT’ANNI! COME PENSI SIA STATO POSSIBILE?
“Beh, guardandomi indietro dico semplicemente che siamo stati molto fortunati a trovarci insieme! Sai, i musicisti generalmente sono sempre in lotta tra di loro per essere l’elemento centrale della band. Nel nostro caso invece sappiamo benissimo di avere uno dei frontman migliori del pianeta Terra, e questo funziona perché ognuno di noialtri è concentrato sul suo ruolo. Tobias si prende giustamente le attenzioni e muove il pubblico, mentre noi siamo il motore che fa girare la macchina degli Edguy: siamo stati fortunati nel trovarci così a nostro agio gli uni con gli altri. Certo, ci sono sempre le discussioni, ma fin’ora siamo sempre riusciti a trovare un modo di risolvere i conflitti e andare avanti trovando una mediazione per ogni situazione”.

PENSI CHE QUESTA ‘SVOLTA HARD ROCK’ DI CUI PARLANO MOLTI FAN SIA STATA L’EVOLUZIONE NATURALE DEL SOUND DEGLI EDGUY?
“Penso che sia stato assolutamente naturale: non ci siamo mai forzati nel chiederci dove dovevamo andare.  Ormai siamo quarantenni e personalmente siamo cambiati tutti rispetto quando abbiamo iniziato, ed è logico dato che avevamo sedici anni! Crescendo abbiamo imparato anche ad apprezzare altra musica e altri stili: non ci siamo mai seduti al tavolino dicendoci ‘Abbiamo bisogno di riff più heavy’ o ‘Dobbiamo mettere più ballad’. Insomma, per rispondere una volta per tutte a molti fan: è stato un cambiamento che ci è venuto spontaneo col passare degli anni”.

NON AVETE MAI PENSATO DI SCRIVERE UNA BIOGRAFIA? PENSIAMO CHE CI SIANO UN SACCO DI ANEDDOTI SPASSOSI SUI VOSTRI TOUR CHE MERITEREBBERO DI ESSERE RACCONTATI…
“Beh, non sarebbe una cattiva idea! Personalmente io sono sempre stato troppo concentrato sulla chitarra e faccio troppo pena a scrivere (ride, ndR), ma so che Tobias ogni tanto butta giù qualche idea per la sua autobiografia e credo che questo basti. Sai, alla fine ci piace parlare quando veniamo intervistati, quindi penso che basterebbe una raccolta di interviste fatte durante questi venticinque anni per raccontare la biografia degli Edguy!”.

BEH, PERCHÉ NON UN DOCUMENTARIO ALLORA?
“Ci abbiamo pensato! Il problema è che fare un buon documentario costa un sacco di soldi… Che non ci tornerebbero neanche indietro come investimento, dato che tutti se lo scaricherebbero!”.

VORREMO FARTI UNA DOMANDA PIÙ PERSONALE: SEI CRESCIUTO DIVENTANDO UN MUSICISTA PROFESSIONISTA, MA C’È QUALCOSA CHE TI MANCA DEL PERIODO IN CUI NON ERAVATE FAMOSI?
“Ehm, veramente no (ride ndR)! Comunque sai, quando ti guardi indietro c’è sempre qualcosa che avresti voluto cambiare, ma non saremmo noi stessi senza gli errori che abbiamo fatto durante questi anni! Io sinceramente sono felicissimo di come è andata la mia vita insieme agli Edguy, nonostante ci siano stati momenti di tensione e crisi varie: le cose piano piano si sono sistemate, mi sono pure sposato e ho messo su famiglia facendo il musicista, quindi pensa se non avessi mai deciso di mettere su questa band insieme agli altri! Ho viaggiato per il mondo, incontrato altre culture e persone, suonato di fronte a platee infinite: non è decisamente una vita normale. Ovviamente per questo, devo ringraziare tutte le persone che ci hanno supportato negli anni e che hanno comprato i nostri dischi, e in questo credo che anche gli altri della band siano d’accordo con me”.

RECENTEMENTE HAI LAVORATO CON GLI SKELETOON, POWER METAL BAND ITALIANA, PER IL LORO “TICKING CLOCK”. COME TI SEI TROVATO NELLE VESTI DI SPECIAL GUEST?
“Mi sono divertito tantissimo! Quando partecipo a un disco in queste vesti la musica deve coinvolgermi parecchio, se no non riesco a scrivere bene riff o assoli. Quando Toni… Tuomi… Tobi… Come caspita si pronuncia in italiano?! (ride ndR) Ah si, Tomi, mi ha scritto su facebook mandandomi la canzone dove sarei apparso, mi è piaciuta fin da subito, anche per lo stile che ricordava molto gli Avantasia. È stato divertente fare qualcosa di produttivo anche per un’altra band: una situazione in cui io avevo bisogno di scrivere e loro di un paio di assoli è capitata a fagiolo!”.

BENE JENS, SIAMO ALL’ULTIMA DOMANDA DELL’INTERVISTA, CHE NON PUÒ CHE ESSERE DEDICATA AL VOSTRO SHOW AL METALITALIA.COM FESTIVAL. PUOI ANTICIPARCI QUALCOSA DELLA VOSTRA PERFORMANCE? AVRETE UNA SCENOGRAFIA SPECIALE? A QUALI BRANI VI DEDICHERETE?
“Per noi come band ogni show è speciale per ogni singolo paese! Per ora non abbiamo ancora deciso se avremo una scenografia particolare o cose simili, ma vogliamo darci dentro sin da questa manciata di festival a inizio tour. La setlist sarà sicuramente un best of, proprio come il disco. Probabilmente suoneremo anche uno o due dei pezzi inediti, visto che ora di settembre l’album sarà ampiamente uscito e avremo tempo di capire quali delle cinque canzoni piacciono di più ai fan. Comunque aspettatevi uno show in pieno stile Edguy, con un po’ della nostra follia e qualche chicca. Vogliamo fare in modo che TUTTO questo tour sia speciale, un evento unico per tutti i nostri fan! Ci vediamo a settembre!”

Gli EDGUY suoneranno come headliner della prima giornata del Metalitalia.com Festival 2017, prevista per il 9 settembre al Live Club di Trezzo sull’Adda (MI). Info e biglietti su www.metalitalia-festival.com.

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