Sandro Pertini & Carla Voltolina: «Lui diventò presidente e lei fuggì per cinque giorni»- Corriere.it

Sandro Pertini & Carla Voltolina: �Lui divent� presidente e lei fugg� per cinque giorni�

di Elisa Messina

Il racconto di Umberto, fratello pi� giovane della partigiana che si ritrov� moglie del presidente e che rifiut� di abitare al Quirinale: �Avevano camere separate e facevano vacanze separate, lei amava il mare, lui la montagna. Mia sorella accett� il fatto che la politica era al primo posto�

Sandro Pertini & Carla Voltolina: «Lui diventò presidente e lei fuggì per cinque giorni»

Il presidente della Repubblica Sandro Pertini (1896-1990) insieme con la moglie Carla Voltolina (1021-2005): i due, che si erano sposati nel 1946, avevano 25 anni di differenza

�Vuole capire davvero chi era Carla Voltolina? Legga questa lettera, guardi questa fotografia�. Umberto Voltolina, 83enne ingegnere in pensione, fratello pi� piccolo di 19 anni della donna che � stata la moglie e poi la vedova di Sandro Pertini mi mostra un foglio A4 ingiallito e scritto a macchina fitto fitto nell’ottobre 1944 e poi una piccola foto color seppia datata gennaio 1945. Nella lettera, indirizzata alla mamma una ragazza di 23 anni spiega ai genitori che vuole vivere da sola, continuare gli studi fino alla laurea, seguire i propri ideali — quelli che l’avevano gi� portata a entrare nella Resistenza partigiana — lavorare ed essere indipendente, contare su stessa, prima che su un marito. Una scelta controcorrente per una donna �di buona famiglia� degli anni 40. Nella foto ha l’aria pensierosa e la posa di una che sta indossando un cappottino troppo leggero per la temperatura del momento. �Un’istantanea del mio soggiorno milanese mentre pensavo alla mamma con tanta nostalgia�.

IN VISTA DELL’INSURREZIONE LE ERA STATO AFFIDATO IL COMPITO NON FACILE, GUARDARE LE SPALLE A UN PEZZO GROSSO DEL COMITATO NAZIONALE DI LIBERAZIONE DEL NORD ITALIA: SANDRO PERTINI

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Una delle famose pipe del presidente Pertini (fotoservizio Federico Guida)

Forse i pensieri erano anche altri, visto che Carla in quei giorni, viveva in clandestinit�, partecipava ad organizzare l’insurrezione di Milano e le era stato affidato il compito non facile, di assistere e guardare le spalle a un pezzo grosso del Comitato Nazionale di Liberazione del nord Italia, Sandro Pertini. L’uomo di cui forse era gi� innamorata, nonostante i 25 anni di differenza. Ma al momento troppo grandi erano le preoccupazioni per pensare ai sentimenti. Nella sua casa milanese, circondato da libri e ricordi (su uno scaffale c’� anche una collezione di pipe, alcune con le iniziali S.P) Umberto racconta Carla, la sorella che le ha fatto da mamma e Sandro, il cognato che � stato un mentore mentre le dita scivolano su decine di fotografie: scatti di famiglia, istantanee scattate durante il settennato al Quirinale: �Qui a Milano subito dopo la Liberazione... qui negli anni 70 con la loro 500 rossa, l’unica auto che abbiano mai posseduto... qui Carla con la regina Elisabetta, qui paparazzati per strada: lui sorride, lei no, non le piaceva essere fotografata. Era timida, riservata e rigorosa�.

Per questo non volle mai andare ad abitare al Quirinale quando Sandro fu eletto presidente?
�Quella scelta fu coerente con la vita che lei aveva condotto fino a quel momento: non ha mai voluto essere la “moglie di”, ha sempre lavorato, � stata giornalista, poi psicologa, riprese a frequentare l’universit� dopo i 50 anni e prese addirittura due lauree. Avrebbe potuto completare gli studi subito dopo la Liberazione approfittando delle facilitazioni concesse agli ex partigiani ma non lo fece.

�PER LEI L’ELEZIONE FU UNO CHOC. NON FECE MAI LA FIRST LADY, CONTINU� A LAVORARE NEI REPARTI DI PSICHIATRIA�

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Carla Voltolina a Milano nel 1944: staffetta partigiana

�Quanto al Quirinale, diceva che gli italiani avevano eletto Sandro, non lei e che in Italia non siamo in America dove la First Lady ha compiti, uffici e staff dedicati. Insomma, non fu solo una questione di difesa della privacy, ribadiva uno stile di vita: il Quirinale era “l’ufficio”, poi, la sera, il presidente tornava nella loro piccola casa in piazza di Trevi, una mansarda dove non arrivava neppure l’ascensore�.

La piccola mansarda dove lei invit� gli amici stretti per brindare all’elezione. E li port� uno ad uno a guardare il tetto del Quirinale dalla finestrella del bagno per dire che lei, il palazzo presidenziale, lo avrebbe vista sempre e solo da quella distanza
�S�, un brindisi con i bicchieri spaiati. Ma questo � successo giorni dopo. L’elezione al Quirinale per Carla fu uno shock: lei scapp� e non si fece trovare per giorni mentre al Parlamento votavano il presidente�.

In che senso scappo?
�And� a Nizza, dove avevano un appartamento che era il loro piccolo rifugio estivo. Avevano programmato di partire insieme subito dopo l’elezione del nuovo presidente. Ma quando usc� fuori il nome di Sandro e si mise in moto tutto il meccanismo dell’elezione lei decise di partire da sola e di staccare il telefono�.

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Umberto Voltolina, 83 anni, ingegnere in pensione, fratello di Carla, moglie del presidente della Repubblica Sandro Pertini (fotoservizio Federico Guida)

Pertini viene eletto l’8 luglio del 1978 con pi� dell’83% dei voti. La maggioranza pi� ampia della storia repubblicana. Il suo nome mise d’accordo tutti in un momento drammatico: il predecessore, Giovanni Leone, travolto dallo scandalo Lockheed e dalla tragedia del rapimento e della morte di Aldo Moro, si era dimesso in anticipo.
�E Carla per 4, 5 giorni non si fece trovare. Pertini era furibondo. Telefon� a me, arrabbiatissimo: Umberto, tua sorella non si fa sentire.... Ma io che potevo farci? Alla fine Carla si decise a telefonare a Gennaro Iovine, l’assistente fidato di Sandro da quando era vicepresidente della Camera, ovvero dal 1963, e gli dice: “Arrivo in aereo alla tal ora, da Nizza, per favore non venga con l’auto blu ma con la 500”. E cos� fece. Solo che all’aeroporto lui non la riconobbe: Carla si era messa una parrucca bionda e un paio di grandi occhiali da sole. Questa cosa del travestimento se la portava dietro dai tempi della Resistenza. La rispolver� durante la presidenza di Sandro che era, come diceva lei una “tegola tremenda”�

Addirittura!
�Lei era preoccupata per lui che aveva gi� 82 anni, temeva per la sua salute, il declino fisico e mentale che per fortuna non ci furono, Anzi, Sandro aveva sempre una tale carica.... La vera vecchiaia per lui inizi� davvero il giorno dopo la fine del settennato: l� ebbe un crollo. Comunque la scelta di Carla di non fare la First Lady ha giovato all’immagine e al ruolo di Pertini�.

In che modo?
�Nella presidenza precedente Vittoria Leone, donna elegante e raffinata, era stata molto presente... Troppo secondo certa stampa. Il Quirinale era chiacchierato. Ci voleva un cambiamento�.

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Umberto Voltolina, fratello di Carla, tiene in mano una foto di famiglia. Sotto, la dedica del fumettista, disegnatore e pittore Andrea Pazienza, che fece un libro dedicato a Sandro Pertini (fotoservizio Federico Guida)

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Donna Vittoria era a suo agio a ricevimenti e cerimonie.
�Ecco, Carla proprio no... Andava a Firenze, in treno, due giorni a settimana dove lavorava come psicologa volontaria nei reparti di psichiatria, ma quando era a Roma faceva in modo che Sandro potesse, dopo la giornata di lavoro al Quirinale, tornare a casa a piazza di Trevi: l� cenavano insieme, si rilassavano e lei gli raccontava la realt� fuori dalla bolla del Quirinale, quello che sentiva dire dalla gente nei mercati, sul treno�.

A Carla non piaceva essere riconosciuta per strada?
�Per nulla. Per questo usava spesso gli occhiali scuri e i cappelli. Una volta, lei ed io aspettavamo il taxi in coda a Roma, gli altri vicini a noi si scambiano battute, una signora si fa coraggio, si avvicina e le chiede: “Ma lei � la moglie di Pertini?” e Carla, serafica: “No, ma le somiglio molto, me lo dicono tutti”. Solo dopo la morte di Sandro Carla ha accettato e, in un certo senso voluto, un ruolo pi� pubblico: per testimoniare e tenere viva la memoria di Pertini nel Paese�

Il presidente Leone, poi, � stato riabilitato
�Giustamente: � stato un grande giurista. Ed era estraneo al caso Lockheed. Di lui ho un ricordo privato dolcissimo legato a Pertini�

Ce lo racconti
Sar� stato il 58 o il 59, Leone era presidente della Camera, Pertini un deputato socialista, tutti e due abitavano allora nel condominio costruito dalla cooperativa dei deputati sulla Cristoforo Colombo. Una sera, verso le 22, arrivo con le mie valigie da Milano per stare qualche giorno con Carla e Sandro, entro nel portone e ti vedo Leone in pigiama e vestaglia che sistema la corrispondenza nelle caselle della posta e Pertini, pure lui in pigiama, che, al telefono della portineria, discuteva con un idraulico per dei lavori da fare al mattino dopo. Li guardo attonito. Era successo che il portiere aveva avuto un malore in giornata ed era stato ricoverato e loro due, per evitare che venisse licenziato, si erano messi a sbrigare il suo lavoro. Nel palazzo c’erano tanti pezzi grossi di tutti i partiti, ma quella sera in portineria c’erano Pertini e Leone�.

�LUI STAVA A CASA IN TUTA. UNA SERA FU INVITATO IN UN SALOTTO ROMANO. E LEI: “TU FALLO E IO VADO NEL MIO SALOTTO DI MATTI”�

L’immagine “Pertini uno di noi” � merito di sua moglie?
�Anche. Lei ha saputo tenerlo lontano dai salotti romani. Non che a Sandro interessassero. Ma le lusinghe quando sei la pi� alta carica dello Stato abbondano: una sera si era quasi convinto ad andare ospite da una celebre nobildonna molto in voga, era il salotto degli intellettuali di sinistra. Quella sera Sandro rientra a casa dal Quirinale, ma anzich� mettersi in tuta, come tutte le sere, una di quelle tute tremende con una scritta sportiva, va a cambiarsi di nuovo per uscire. Carla gli fa: “Dici che sei troppo stanco per andare in qualche sezione di partito a parlare con la gente ma per il salotto non lo sei? Se vai l�, io vado a Firenze domattina, nel mio salotto di matti”�.

Il ricatto funzion�?
�Si, Sandro and� a mettersi la tuta. Cap� che se avesse accettato un invito una volta poi avrebbe dovuto accettarne altri�.

L’immagine di Carla e Sandro Pertini tutti e due con la tuta di qualche circolo canottieri romano � molto divertente.
�Effettivamente lo erano! Pertini non era certo uno sportivo: al Quirinale gli avevano portato una cyclette per fargli fare un po’ di moto, ma lui diceva che era noiosa. “Presidente, la usi quando legge i giornali al mattino” gli suggerirono. Lui saliva sulle cyclette, leggeva i giornali ma non pedalava Carla da ragazza invece era stata una piccola campionessa di nuoto. Tute casalinghe a parte, nel modo di vestire erano davvero molto diversi: sempre impeccabile lui, con i suoi completi Principe di Galles, eccentrica lei: non le interessavano i vestiti costosi, frequentava i mercati e faceva l� i suoi acquisti. Una volta a Nizza si era comprata un grande mazzo di fiori al mercato: Sandro era morto da poco e lei era molto triste. Con quei fiori in mano entr� in un caff�: la cacciarono perch� la scambiarono per un’accattona che vendeva fiori. Ci rest� molto male e me lo raccont� sconfortata; “la gente ti giudica dalle apparenze”...�

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Carla e Sandro negli anni 50

Erano diversi in tutto lei e Sandro
�Lui ordinatissimo lei disordinata. Ci diceva sempre: “In prigione non avrei mai voluto tu e la Carla come compagni di cella”. Il carcere ti costringe al rigore per sopravvivere. Sandro lo sapeva bene: ci ha passato 14 anni. Sopra il suo letto singolo, uno di quelli in stile vecchia Marina, voleva la parete nuda e un solo quadro: La colazione del pastore di Sirio Midollini: un uomo e un pezzo di pane su un tavolo spoglio�.

Dormivano in letti separati?
�Anche in camere separate, nonostante la casa fosse piccola: lui soffriva d’insonnia, dormiva poco, leggeva. Per� per andare nel bagno doveva passare dalla camera di Carla che regolarmente si svegliava e si arrabbiava�.

�IL PRESIDENTE LASCI� UN MANOSCRITTO DA METTERE SULLA TOMBA: “QUI GIACCIONO CARLA E SANDRO, CHE SI SONO MOLTO AMATI”�

Anche vacanze separate...
�Lei amava il mare, lui la montagna: quando andava a Selva di Val Gardena, Sandro si portava mia madre, sua suocera, che era quasi sua coetanea: insieme giocavano a carte. Carla si godeva le sue nuotate al mare. A Nizza invece andavano insieme, ma anche l�, lei andava in spiaggia lui si teneva molto lontano da mare e sole. Questo rispetto delle reciproche libert� e la passione politica di entrambi sono stati i pilastri della loro unione duratura. Non era scontato, molte nozze celebrate durante la Resistenza, sull’onda delle emozioni, sono naufragate. In pi� per loro c’era il problema della differenza di et�.

Carla non raccontava volentieri le storie della Resistenza. Ne abbiamo avuto la prova anche con l’episodio di Piazzale Loreto e della spilla messa al vestito della Petacci.
�� stato un periodo di dolore e paura. Ricordi traumatici. Che Carla era stata arrestata dai tedeschi e condannata a morte, a Visso, nelle Marche lo abbiamo saputo anni e anni dopo�.

Come si � salvata?
�Era sul camion assieme agli altri compagni catturati dopo una soffiata e diretti verso qualche campagna per la fucilazione. Lei era seduta vicina al bordo e piangeva. Il soldato tedesco che era a bordo le d� una spinta e la fa cadere gi� dal camion. Un attimo. Un gesto di piet� che le salva la vita. Ma Carla me lo ha rivelato anni dopo, quando era in ospedale, sotto effetto dei sedativi, dopo un intervento chirurgico�.

Carla e Sandro si sposarono nell’Italia della Costituente, 1946. Carla ha raccontato che per impegni politici Sandro rimand� le nozze civili in Campidoglio almeno un paio di volte. Una volta lei era gi� pronta con i fiori e un bel cappello davanti al Municipio...
�Del resto Pertini aveva subito messo in chiaro che per lui la fede politica veniva prima di tutto. Carla condivise questa scelta per tutta la vita. Sotto il letto in stile Marina di Sandro c’era un cassettone che era proibito aprire: “Fatelo solo dopo la mia morte” ci diceva. E Carla ha resistito. Quando lo abbiamo aperto, insieme, abbiamo trovato la bandiera socialista e un manoscritto da mettere sulla loro tomba, “l’attico” di Stella, come lo chiamavano loro: “Qui giacciono Carla e Sandro che si sono molto amati e che insieme hanno combattuto per la libert� e la giustizia”�.

17 giugno 2023 (modifica il 29 giugno 2023 | 18:28)