Mostra: Bruno Munari. TUTTO - SICP

Tipologia: Mostra e Catalogo (Dario Cimorelli Editore) a cura di Marco Meneguzzo e Stefano Roffi
Luogo: Fondazione Magnani-Rocca, via Fondazione Magnani Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma)
Data e orari: 16 marzo – 30 giugno 2024
Dal martedì al venerdì, orario continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17)
Sabato, domenica e festivi, orario continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18).

Lunedì chiuso. Aperto anche 25 aprile, 1° maggio, 2 giugno

COSTO DEL BIGLIETTO: € 14,00 valido anche per le raccolte permanenti; € 12,00 per gruppi di almeno quindici persone; € 5,00 per le scuole.
Il sabato ore 16.30 e la domenica e festivi ore 11.30, 16, 17, visita alla mostra ‘Munari’ con guida specializzata; è possibile prenotare a segreteria@magnanirocca.it o Tel. 0521 848327/848148, oppure presentarsi all’ingresso del museo fino a esaurimento posti; costo € 19 (ingresso e guida). Per il solo ingresso non serve prenotare, i biglietti si acquistano all’arrivo.


La Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo presso Parma, immersa nel bellissimo parco con la secolare sequoia e i suoi pavoni, è la location perfetta per la mostra “Tutto” dedicata a Bruno Munari. Bruno Munari (Milano 1907-1998), il Leonardo e il Peter Pan del design italiano, per usare le parole di Pierre Restany, è per tutti “un genio fuori dal tempo”, ovvero qualcuno che per statuto è figlio del proprio tempo, ma che è capace di trasformare il proprio lavoro in un’opera che va oltre il momento storico. Figlio del Futurismo, Munari è sì interessato alle tecniche e all’immaginario surrealista, ma rielabora i suoi disegni e i suoi progetti andando oltre la disciplina e gli schemi, mescolando linguaggi e discipline, come la grafica pubblicitaria, il design, la scrittura, l’arredamento e l’arte. Riesce quindi a stare nel tempo presente, ma con quella libertà di pensiero e di creatività che lo accompagnerà per tutta la vita, esplorando il limite delle definizioni (un libro illegibile resta ancora un libro?), delle cose e delle idee, insegnandoci che nelle idee e nelle cose si celano più possibilità di quante attribuite da noi stessi per consuetudine o abitudine, a patto di vedere ed osservare con occhi diversi, da punti di partenza differenti.

Munari ci insegna attraverso tutti i suoi lavori, dai libri agli oggetti di arredamento ai suoi progetti, che possiamo e dobbiamo allargare il nostro campo di azione e aumentare la nostra capacità interpretativa del mondo, in una “rivoluzione silenziosa”, che non ha bisogno di sostituire, ma di modificare, partendo da ciò che si ha a disposizione. Qualsiasi cosa per Munari, sia esso un progetto o un oggetto, ha sempre delle potenzialità, che spetta a noi scoprire e sperimentare, allontanandoci dagli stereotipi e dalle convenzioni sociali,  dalla consuetudine che ci rende ciechi. Munari ci esorta a tornare a vedere il mondo con gli occhi del bambino che siamo stati, liberi ma non anarchici, senza cancellare il passato e il presente, ma domandandoci sempre, in modo provocatorio e dunque intelligente, “si può fare in un’altra maniera?” Percorrendo la mostra vi accorgerete come tutto per Munari sia semplice e rivoluzionario, perché trasformare un orto in un giardino è un viaggio fantastico…. (1974, Rose nell’insalata). Ed è quello che molti di noi fanno ogni giorno nel loro lavoro, perché ha ragione Munari, “la rivoluzione va fatta senza che nessuno se ne accorga”.

Erika Poggiali (erikapoggiali2@gmail.com)

 


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