Lethal Weapon, la verità di Crawford sul licenziamento: "Volevano che fallissi!"

Lethal Weapon, la verità di Crawford sul licenziamento: "Volevano che fallissi!"

Lethal Weapon, la verità di Crawford sul licenziamento: 'Volevano che fallissi!'
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Al netto di qualche foto postata su Instagram e alcuni commenti velenosi, Clayne Crawford non era ancora intervenuto con forza e decisione sul suo licenziamento dalla serie Lethal Weapon, allontanamento deciso dalla FOX per quello che in molti definivano "un comportamento rabbioso e violento, inadeguato".

Nel tempo sono usciti video dove assistevamo a scambi di battute pesanti tra lui e la co-star Damon Wayans, che invece interpreta Roger Murtaugh, a urla sul set, incidenti con materiale di scena a lamentele da parte di molti esponenti della troupe, che hanno infatti condotto alla fine al licenziamento di Crawford.

Eppure, parlando con Drinkin 'Bros proprio in queste ore, in un podcast, la star ha avuto finalmente modo di raccontare la sua versione dei fatti, che potrebbe rendere forse ancora più avvincente questa triste vicenda. In una conversazione assolutamente ricca di improperi, infatti, l'attore comincia ammettendo candidamente (non nel linguaggio) che la storia di un suo cattivo comportamento -iniziata nel giorno della regia del suo primo episodio della serie- sul set sarebbe prima o poi esplosa mediaticamente.

Crawford spiega infatti più volte che né lui né Wayans volevano fare Lethal Weapon e che sin dal primo giorno si sono palesati degli attriti tra di loro. L'attore aggiunge anche che lo studio lo avrebbe messo in difficoltà proponendogli la regia di un episodio della seconda stagione proprio pochi giorni dopo che lui aveva minacciato di abbandonare la serie.

Spiega infatti: "Praticamente mi è stato permesso di dirigere un episodio della seconda stagione come contentino, per convincermi a restare. La prima stagione è stata davvero una merda e mi sembrava di mentire, anche se mi dicevano che invece Damon era molto eccitato". Continuando, Crawford mette in dubbio anche diversi rapporti stampa sul suo comportamento, affermando che la produzione lo ricattava con delle registrazioni di lui che urlava a uno degli assistenti alla regia (che si è poi dimesso lo stesso giorno).

"Qualcuno è riuscito a scrivere che stavo urlando a dei ragazzini che stavano facendo baccano vicino al set. È una fottutissima e sfacciata bugia! Dall'audio si capisce chiaramente che sto urlando a Newman, l'assistente alla regia che aveva il compito di tenere il set in silenzio. Ho sbagliato? Assolutamente. Mi sentivo in imbarazzo perché ero davvero aggressivo, così arrabbiato. Avevamo passato otto ore a girare una scena di tre pagine, eravamo indietro con la tabella di marcia e abbiamo provato a lungo a tenere il set silenzioso. Abbiamo interrotto la produzione per sette volte. Ho chiamato i miei agenti, scritto delle e-mail, chiamato chiunque per risolvere la situazione. Nessuno che volesse darci una mano".

Crawford spiega poi come il Presidente della Warner Television, Peter Roth, non sia stato per nulla collaborativo con le sue richieste d'aiuto per sistemare la situazione con Damon Wayans, dimostrandosi riluttante a presentarsi come richiesto da lui alle sedute di lettura o sul set, questo in "molte occasioni". Nel momento dell'uscita della notizia del suo comportamento, l'attore aggiunte poi di aver domandato a Roth come "avesse potuto permettere a Wayans di far trapelare tali diffamazioni", sentendosi dire solo "di scusarsi con il co-protagonista se voleva tenere il lavoro".

Ricordando il suo comunicato di scuse, dove sottolineava i motivi della sua sfuriata, Crawford sottolinea anche che fattore scatenante del suo atteggiamento è stato anche il fatto che Wayans, che è un testimone di Geova, si era categoricamente rifiutato di sparare all'interno di una chiesa. Lo aveva detto però solo il giorno delle riprese (ricordiamo, era l'episodio diretto da Crawford), costringendo il regista e attore a costruire un set da zero per girare la scena.

Continua la star: "Questa merda accadeva regolarmente e io andavo a lamentarmi. Una volta che hanno ottenuto quel nastro, però, se provavo solo a lamentarmi mi dicevano che la registrazione sarebbe potuta uscire pubblicamente e rovinarmi la carriera. Dopo l'incidente, ho dovuto pagare metà del mio salario, passare sei settimane agli incontri per la gestione della rabbia, ogni giorno durante a mia pausa pranzo, e addirittura essere scortato dalla mia roulett sul set e viceversa da una guardia giurata. È stato umiliante".

Parlando del secondo incidente, quello dove Wayans si è cominciato a sentire insicuro nell'essere diretto da Crawford, l'attore ha poi specificato che la co-star si era scusata mesi prima con lui per essere stato indisciplinato durante la prima stagione, questo durante un tour promozionale a Parigi. Credeva quindi che per la seconda stagione Wayans sarebbe tornato più contento, ma si è dimostrato sempre infelice, portando tensione. Crawford dichiara che gli era stato detto che Wayans era inizialmente felice di fare Lethal Weapon, ma poi aveva proposto un progetto diverso a Roth per il suo ritorno dalla pensione, non accettato. La tensione è quindi continuato, con Wayans che si è dato malato già uno dei primi giorni di ripresa, esattamente durante l'episodio che avrebbe segnato il debutto alla regia di Crawford.

"È tornato sul set sperando che sorvolassi sull'accaduto, spiegando che tutti avevano bisogno di un giorno libero. È stato difficile non scadere nel fisico in quel momento, pensando che il suo atteggiamento mi era costato un giorno di riprese", spiega l'attore. Il giorno seguente, poi, l'incidente delle schegge in testa a Wayans, che è poi secondo Crawford il momento esatto in cui la co-star ha iniziato a dire a tutti di essere stato preso di mira da lui: "Ha cominciato a dire che alcune persone sarebbero dovute essere licenziate".

Wayans si è preso qualche giorno dopo l'incidente, e Crawford ricorda anche uno dei produttori andava in giro per il set con una foto dell'attore con la scritta "rimettiti presto": "Incolpava qualcuno di un incidente, un rimbalzo e questi andavano in giro con un cartello rimettiti presto? Ho lavorato con diverse star di serie A e non ho mai visto trattare nessuno nel modo in cui la produzione trattava Wayans. Ricompensavano lautamente il suo misero atteggiamento, che ha poi gettato solo benzina sul fuoco".

In seguito all'incidente ci fu un'indagine che non riscontrò illeciti, ma l'attore spiega che Wayans, uscendo dal set, gli disse: "Non voglio stringere una pistola, non puoi puntarmi una pistola contro, non voglio più correre, saltare o fare stunt di alcun tipo perché non mi fido di te né degli stunt supervisor". Continua Crawford: "A quel punto ho chiamato lo showrunner Matt Miller e anche il capo della Warner Bros dicendo che dovevano aiutarmi, che Damon era andato di nuovo via dal set. Due giorni senza riprese. Roth mi rispose che si sarebbe occupato lui degli attori, mentre io dovevo solo preoccuparmi della regia". Allora ha provato a togliere Wayans dalle scene con acrobazie varie, spiegando allo showrunner che Wayans "stava tentando di sabotare il suo episodio", ma Roth e Miller si sono opposti, anche se poi la co-star ha mantenuto le sue promesse, rifiutandosi di tenere una pistola, correre per le scale e altro. A quel punto è scattato l'episodio visto in un altro video.

I due si trovano in una macchina, e Crawford ricorda di averlo guardato in faccia e avergli detto "sei una fighetta, tuo figlio di 6 anni avrebbe reagito meglio": "Ero davvero deluso da lui e non sapevo che altro fare e avevo sopportato tutte queste stronzate per due anni... Ha semplicemente sabotato qualsiasi cosa facessi e anche in modo passivo-aggressivo". Sono poi scattati gli insulti veri e propri, con Crawford che ricorda di avergli "fatto il culo" dicendogli tutto quello che pensava davvero.

L'attore aggiunge poi: "Chiamavamo Damon LEE, che sta per Lazy Entitled Elitist [Pigro Elitario Autorizzato]. Questo era il suo soprannome sul set: non voleva essere lì". Sul licenziamento vero e proprio, Crawford spiega: "Non pensavo mi avrebbero licenziato. Per lo meno non così, magari dicendomi "guarda, lo show è di Damon, tu non piaci alla gente, vai a fare in culo in Alabama stupido zotico e grazie per aver lavorato con noi". Speravamo di darmi abbastanza corda per impiccarmi e il fatto che io abbia avuto successo come regista credo li abbia fatti infuriare [tornando al fatto che voleva continuare a lavorare come tale fuori dalla serie]".

In conclusione, Clayne Crawford incolpa una precisa mancanza di leadership per quanto accaduto sul set: "Attori e artisti sono dei pazzi lunatici, che è poi il motivo per cui costruiscono questi palchi mettendoci tutto sopra, perché è un circo che va tenuto sotto tenda. La leadership qui ha fallito. Il fatto poi che non ci siano indagini reali aperte su quanto accaduto... credo di averli frustrati costantemente, sia nella volontà di riscrivere parte del materiale che nel voler aggiungere più stunt. Volevo solo rendere lo show più vero e portare un po' di integrità, quando questi tipi volevano solo un show poco interessante. Come ha detto Damon, "volevano solo divertirsi".

Quando gli viene chiesto infine se guarderà la terza stagione di Lethal Weapon con Sean William Scott come suo sostituto, Crawford risponde: "No, perché al FOX ha detto che non c'entrava in tutto questo. Ho provato a mandare email spiegando che stava per scoppiare un casino e che c'era bisogno di discuterne e nessuno ha mai risposto".

Intanto, l'Hollywood Reporter scrivere che la Warner Bros TV si è rifiutata di commentare la verità di Clayne Crawford.