Dalle cellule staminali all'intelligenza artificiale: la Statale di Milano premiata per sei progetti di ricerca

Dalle cellule staminali all’intelligenza artificiale: la Statale di Milano premiata per sei progetti di ricerca

L’ateneo lombardo premiato grazie al bando europeo Marie Skłodowska-Curie Action (MSCA) Doctoral Networks 2024. Coinvolti 78 dottorandi europei e britannici.
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Dalla valutazione degli interferenti endocrini in tossicologia alle dinamiche metaboliche delle cellule staminali e del cancro, dai determinanti molecolari dell’invecchiamento e della fragilità al processo di impianto degli embrioni, dalle problematiche della fisica affrontate in modo innovativo tramite l’intelligenza artificiale alle nuove sinergie matematiche derivanti dal “programma di Laglands”: sono sei progetti dell’Università Statale di Milano vincitori del bando Marie Skłodowska-Curie Action (MSCA) Doctoral Networks 2024, il principale ​​programma di riferimento dell’Unione Europea per la formazione dottorale, azione del programma di ricerca Horizon Europe.

Le azioni MSCA si focalizzano sull’eccellenza, non solo dei singoli ricercatori e delle collaborazioni attivate dai gruppi di ricerca, ma anche delle metodologie di ricerca, di formazione e di supervisione e hanno l’obiettivo di formare dottorandi innovativi, creativi e imprenditoriali, in grado di affrontare le sfide attuali e future e sono aperte a tutti i settori della ricerca e dell’innovazione e i temi sono liberamente scelti dai ricercatori.

Tra i progetti della Statale premiati in ambito sanitario c’è il NeXED (Network for Cross-disciplinary assessment of Endocrine Disrupting compounds: training the next generation of toxicologists), che coinvolge 14 dottorandi ed è coordinato in Statale da Barbara Viviani, docente di Farmacologia del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, si focalizzerà sulla tossicologia, valutando il pericolo ed il rischio associato agli interferenti endocrini, un gruppo di sostanze chimiche in grado di modulare la normale funzione ormonale, provocando effetti negativi sulla salute.

Mentre AIPHY (Artificial Intelligence PHYsics) studierà in modo innovativo e interdisciplinare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale per affrontare le sfide di problemi complessi in fisica.  In particolare, si focalizzerà su problematiche di fisica delle particelle, motivato dalle grandi domande aperte circa la natura della materia oscura, l’asimmetria materia-antimateria e l’origine del campo di Higgs, per sviluppare prioritariamente metodi ottimali per l’analisi dei dati che provengono dal grande acceleratore LHC del CERN, come il controllo dell’incertezza e la spiegabilità delle tecniche di intelligenza artificiale (explainable artificial intelligence o XAI). AIPHY sarà sviluppato all’interno della rete 4EU+, di cui fa parte anche la Statale, e il team italiano è coordinato da Vincenzo Piuri, docente di Sistemi di elaborazione presso il Dipartimento di Informatica, Stefano Carrazza e Stefano Forte, docenti di Fisica Teorica delle interazioni fondamentali presso il Dipartimento di Fisica. Sono coinvolti 9 dottorandi di fisica e informatica, presso le sedi di 4EU+ a Milano, Ginevra, Heidelberg, Parigi e Copenaghen.

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