Nato a Montichiari (BS) nel 1976, è giornalista e critico letterario. Laureato all'Università degli Studi di Parma, scrive per varie testate tra cui il Quotidiano del Sud e L’Indice dei Libri del Mese. È caporedattore del lit-blog Laboratori Poesia e collabora con Avamposto-Rivista di Poesia e il blog Brescia si legge. Ha curato gli epistolari tra Vittorio Sereni e Roberto Pazzi e tra Carlo Cassola e Angelo Gaccione. Nel 2020 ha vinto il Premio Letterario “Lago Gerundo” per la Sezione Epistolari.

Il disordine emotivo di Ezio Sinigaglia

Di Federico Migliorati

La borghesia agiata e il proletariato cattolico in rampante ascesa sono, per Ezio Sinigaglia, le due categorie sociali più condannabili, soggette come sono a una morale imperante che vieta l’uscita dalle convenzioni sociali finendo vittime dei cliché e trasformandosi così in carnefici. Ideologici. Come già in passato in diverse sue opere anche in questo delizioso racconto l’autore milanese parte da una trama elaborata per affrontare quelli che ormai considera i mali della società odierna con il suo stile elegante, ma che non disdegna di intingere l’inchiostro nel dispiegamento di una pura carnalità. Al centro del nuovo libro edito da Terrarossa c’è un rapporto ambiguo e promiscuo tra il protagonista, un ingegnere milanese che ad onta della giovane età è ormai un rampollo di successo con ben 14 aziende e oltre 2500 dipendenti al suo servizio, e il deuteragonista, un giovane fattorino, Michelangelo “Jimmy”, giunto da poco meno di un anno nello stuolo dei sottoposti, una fulgida bellezza intramontabile (“valore supremo”), tratteggiato nelle pagine come un vero dio dalla prorompente seduzione.

Quel sottile “disordine” emotivo a cui il primo si troverà a far fronte, disordine che in plurime occasioni apparirà come elemento precipuo del plot, sarà vinto, o meglio, sarà destinato a essere assimilato dallo sviluppo degli eventi e a poco servirà la resistenza di una famiglia “perbene”, solida e stabile, ché gli irreprensibili, in effetti, muovono sempre dalla più solida struttura sociale esistente dalla notte dei tempi. I complessi meccanismi interni di un’azienda, dove le persone finiscono in taluni casi per essere semplici pedine quando non modelli matematici necessari a consolidare il valore produttivo, così come le dinamiche familiari verranno messe in discussione da questa nuova relazione, in grado di scombussolare l’ordine costituito. Ancora una volta sono il potere e le sue logiche a essere presi di mira, un potere che di fronte ai sentimenti, agli istinti primordiali finisce per soccombere facendo così prevalere la relazione umana. Nulla nell’ingegner De Rossi in effetti lascerebbe presagire una “caduta” di stile: lui, uomo inappuntabile (a una prima vista), dalla fama acquisita, con un patrimonio immobiliare spropositato ed erede di generazioni di benestanti, concepirà quanto certe dinamiche sociali siano destinate a prevalere rispetto alla reputazione, all’etichetta, al marchio di società, al dover essere.  Il tasto dell’omosessualità latente, caratteristica delle opere di Sinigaglia, si sposa in questo testo con una lingua elevata e raffinata, ricca di vocaboli, densa e avvolgente e non priva di passaggi ricchi di pathos e di suspense. Ed è proprio il linguaggio che si fa preferire rispetto all’avviluppo dell’intreccio narrativo, con un’abilissima capacità di caratterizzare non solo i personaggi, pur limitati di numero rispetto ai romanzi, ma altresì le vicende da essi popolate, con un’ironia sottaciuta di fondo, un’ironia velata di parresìa sino agli inaspettati accadimenti conclusivi. Un’accortezza: avvicinarsi a Grave disordine con delitto e fuga è possibile, meglio, auspicabile solo per quel lettore “pronto ad accogliere il disordine nella propria vita o che non si fa scrupolo di crearlo in quelle altrui”, sintetizza Sinigaglia nella bandella di copertina: la letteratura, del resto, può tutto e non è mai troppo distante dall’esperienza umana, nel bene e nel male.

Grave disordine con delitto e fuga Book Cover Grave disordine con delitto e fuga
Sperimentali
Ezio Sinigaglia
Letteratura
Terra Rossa Edizioni
2024
105 p.,