SIC, gravi carenze nella gestione del personale - RSI Radiotelevisione svizzera
Svizzera

SIC, gravi carenze nella gestione del personale

I “servizi segreti” svizzeri sotto la lente dell’autorità di vigilanza indipendente: forte aumento dell’insoddisfazione e rischi di tradimento o furto di dati e spionaggio

  • 26 marzo, 12:09
  • 26 marzo, 18:21
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Il malcontento nasce soprattutto in seguito alla riforma avviata dal nuovo capo Christian Dussey nel 2022

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Di: ATS/dielle

Nella gestione del personale del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) ci sono gravi carenze. Lo dice il rapporto 2023 dell’Autorità di vigilanza indipendente sulle attività informative.

Le lacune devono essere eliminate con urgenza, stando al documento diffuso martedì, in quanto il SIC può incorrere in rischi per la sua sicurezza: tradimento, furto di dati o spionaggio. Inoltre, come già accaduto, il personale insoddisfatto rischia di dimettersi.

I rischi sono aumentati negli ultimi anni, sottolinea il rapporto che cita l’importante incremento delle segnalazioni di insoddisfazione all’interno dei ranghi del SIC, i numerosi avvicendamenti ai piani alti, i risultati dell’ultimo sondaggio svolto fra il personale e le significative fluttuazioni all’interno dei “servizi segreti” in generale.

Gravi carenze sono state riscontrate nei fascicoli del personale e nella relativa documentazione, come anche nello svolgimento dei colloqui e nelle valutazioni. Le risorse umane vanno quindi riviste affinché possano svolgere correttamente i compiti associati al reclutamento, alla gestione e alla partenza dei dipendenti. “Questa rivalutazione è essenziale se il SIC vuole completare la sua trasformazione”.

Nessuna attività di ricerca illegale, ma il rischio c’è

Se per quanto riguarda l’archiviazione dei documenti del periodo 1938-2021 la situazione è migliorata, sotto l’occhio dell’autorità di vigilanza è finita anche la ricerca di informazioni open-source, quindi disponibili per chiunque, da parte dell’intelligence elvetica. Le possibilità di raccogliere dati sono pressoché illimitate, ma esaminando un certo numero di queste ricerche non sono state riscontrate attività di ricerca illegali. Tuttavia, il quadro giuridico di queste operazioni deve essere meglio definito: senza limiti chiari sulla necessità di ottenere o meno un’autorizzazione preventiva c’è infatti il rischio di una raccolta illegale di dati.

Infine, nel 2023, l’autorità di vigilanza ha dato avvio anche a una serie di ispezioni che riguardano la presunta ricerca illegale di informazioni da parte dell’unità cyber del SIC, oggetto di diversi reportage nei media, e la cooperazione con privati. Il rapporto, che sarà disponibile nel 2024, dovrà anche appurare in che misura l’attacco informatico subito dall’impresa Xplain abbia coinvolto il SIC.

TG 12.30 del 26.03.2024

RG 07.00 del 20.02.2024 La corrispondenza di Gian Paolo Driussi

RSI Svizzera 20.02.2024, 07:37

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