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Premi Nobel, Oscar e padri dell’Europa: i primi cento anni del liceo Mamiani

Premi Nobel, Oscar e padri dell’Europa: i primi cento anni del liceo Mamiani
Lo storico istituto di viale delle Milizie festeggia con una due giorni di eventi alla scoperta dell’edificio e delle sue eccellenze
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Auguri Mamiani. Il liceo classico, scientifico e linguistico al civico 30 di viale delle Milizie, nel quartiere Prati Delle Vittorie, spegne ben cento candeline. Un secolo dall’inaugurazione dell’edificio neo-barocco, ma anche un secolo di studenti e studentesse illustri, dal premio Nobel per la Fisica Emilio Segrè al matematico, pedagogista e politico Lucio Lombardo Radice, passando per Eugenio Scalfari e Altiero Spinelli, per il il maestro pianista Nicola Piovani, premio Oscar per le musiche de “La vita è bella”, per le attrici Giulia Michelini e Silvia D’Amico, per i fratelli Gabriele e Silvio Muccino che hanno fatto del cinema il loro pane quotidiano. E, ancora, un secolo di storia, dal Ventennio fascista alle contestazioni: a marzo del 1968 il Mamiani è la prima scuola d’Italia a ottenere le assemblee studentesche.

Per festeggiare questi primi cento anni la comunità scolastica e la dirigente Tiziana Sallusti hanno pensato di aprire i cancelli al territorio. La prima giornata, quella di domani, sarà dedicata al convegno “Il Liceo Mamiani di Roma alle soglie della modernità”, che riunirà scrittori come Paolo Di Paolo, esperti e professori universitari come Marco Fasolo, nipote di Vincenzo Fasolo, l’architetto al quale nel 1919 fu affidata la progettazione dell’edificio neo-barocco nato per ospitare il liceo. A seguire, un concerto al piano a quattro mani tenuto, dalle 18, dalla ex studentessa Giulia Loperfido e da Greta Maria Lobefaro.

Sabato 18 professori, professoresse, studenti e studentesse porteranno gli ospiti a spasso per la scuola, raccontandone i segreti e coinvolgendoli in attività di gruppo. Si partirà dalle 9 con la visita guidata alla biblioteca storica, con un laboratorio di matematica sulla spirale di Archimede e con l’inaugurazione — nell’aula 231 al primo piano — dell’esposizione fotografica dell’archivio della scuola: da scoprire ci sono foto d’epoca, foto e pagelle di premi Nobel e documenti storici come i primi scatti della scuola.

Alla stessa ora in aula magna si parlerà del «Classico che ci salva» attraverso «podcast e reading di brani greci e latini», con un intervallo canoro a cura degli Eschilovers e di Radio Mamio, mentre alle 10 verrà presentato il “calendario civico”, abbinato a 12 articoli della Costituzione e illustrato con foto dell’istituto. Nel frattempo in palestra si praticherà tiro con l’arco con allenatori esperti e in giardino si scoprirà meglio il progetto che l’architetto Fasolo ha pensato e realizzato per dotare il Mamiani di un cortile esterno. Al secondo piano una docente illustrerà ai più curiosi la collezione di mineralogia: un tesoro prezioso che non tutti i licei possono dire di vantare. Chiuderà gli appuntamenti della mattinata l’esibizione del coro Mamiani, accompagnato da scenografie e coreografie.

Si ripartirà nel primo pomeriggio. Prima di andare in aula magna, dove dalle 15.30 sono in programma letture in occasione del centenario a cura delle Officine Terenzio, si potrà passare per l’atrio, per la palestra, per i bagni delle studentesse e per le aule 221, 306, 111, 204 e 103: tutti interessati dal laboratorio sulla street art. Chi preferisce stare all’esterno potrà invece prendere parte ai “giochi green” o al tour “Mamiani segreto”, durante il quale saranno aperte le porte di aree della scuola solitamente chiuse, come il corridoio bunker, un laboratorio, un’aula misteriosa e la terrazza panoramica.

Gli eventi del centenario finiranno nel pomeriggio. Tra le 16.30 e le 17.30 è in programma l’appuntamento con l’orchestra aperta, poi sarà il turno dell’esibizione del coro senior del liceo. Infine i ringraziamenti della dirigente Sallusti. Che si dice «onorata di dirigere una scuola che ha da sempre messo al centro gli studenti, le studentesse, le loro esigenze, la cultura e l’amore per lo studio». Come sono pronti a raccontare in questa due giorni di eventi tutti gli angoli dell’istituto dove si sono formate generazioni e generazioni di giovani.

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