10 cantanti e artisti della musica Trap italiana.

di Alternanza
Generale , Musica

Tra i giovani e i giovanissimi italiani spopola un nuovo genere musicale: la trap. Uno stile che deriva direttamente dal rap e che, proprio come il suo ‘parente’ più grande, nasce negli USA, nel primo decennio degli anni 2000. All’epoca era ancora un’avanguardia e artisti come Young Jeezy e Gucci Mane erano considerati degli sperimentatori. La parola trap deriva da “trap house”: gli appartamenti abbandonati dove, in America, si producono e si vendono sostanze stupefacenti. Infatti i primi testi di musica trap trattavano esclusivamente di droga e di vita criminale ma sempre con uno studio attento al sound: tantissimi bassi, basi che arrivano intorno ai 140 bpm e virtuosismi inesistenti negli ormai monotoni beat dell’old rap. 

Le basi si possono imparare a comporre seguendo corsi o ripetizioni di musica elettronica, disponibili sul nostro sito.

La trap in Italia arriva qualche anno dopo, importata da grandi figure della scena rap come Guè Pequeno e Marracash intorno al 2011-2012, con gli album “Il ragazzo d’oro” e “King del rap” nei quali se ne intravedono i primi barlumi. In seguito, però, il genere si evolve con la nascita di giovani artisti che hanno portato la trap ad essere amata dagli adolescenti e dai bambini (e odiata da molti trentenni, “puristi” del rap, che continuano ad ascoltare in cuffia Bassi Maestro, Fabri Fibra ed i vecchi album dei rapper). Ma prima o poi tutti gli artisti che facevano parte del rap “tradizionale” hanno provato a cimentarsi nel nuovo genere.

Qui di seguito 10 artisti emblematici della trap italiana.

1. Sfera Ebbasta

Sfera è uno dei più famosi trapper italiani, amato da moltissimi ragazzi di tutta la penisola.
Nato a Sesto San Giovanni (MI), Gionata Boschetti – vero nome del cantante – ha successo intorno al 2015. In particolare dopo aver incontrato il produttore
Charlie Charles, con il quale diverrà amico e stretto collaboratore.

Nel Novembre 2015, grazie a Roccia Music, etichetta indipendente di Dj Shablo e Marracash, esce il suo primo album ufficiale, XDVR. Il disco ottiene buoni risultati ed accresce la fama della trap in Italia, a quei tempi poco conosciuta.

Nel 2016 esce Sfera Ebbasta, il suo primo vero album da solista, che prende appunto il nome dal cantante stesso. In questo suo lavoro si distacca dall’album precedente anche per quanto riguarda il contenuto dei testi: non più volti ad esaltare il classico stereotipo gangsta di sesso e droga, ma si apre a più temi, facendosi conoscere a livello internazionale.

Nel 2018 esce Rockstar, terzo album (sempre prodotto da Charlie Charles). Rockstar ha un enorme successo in Italia ed anche all’estero grazie alle numerose collaborazioni con trapper americani del calibro di Quavo. Ed è proprio grazie a quest’ultimo album che Sfera è divenuto il primo artista italiano ad entrare nella top 100 mondiale della piattaforma di streaming musicale Spotify. Arrivando così a consacrare la sua figura di artista di riferimento nella scena trap italiana.

2. Dark Polo Gang

La Dark Polo Gang è un collettivo musicale trap italiano, più precisamente romano. Forse la crew più famosa.
E’ formata da: Tony Effe, Wayne Santana, Dark Pyrex e Dark Side. Fa parte del gruppo anche Sick Luke, il produttore, che insieme a Charlie Charles è considerato una delle figure più innovative e competenti della scena trap italiana.

Nel 2015 esce il loro primo album: Full Metal Dark. Cui seguono Crack Musica di Tony e Side, Succo di zenzero di Wayne e The Dark Album di Pyrex. Album grazie ai quali la fama della Dpg cresce e si estende in tutta Italia. Soprattutto per via al loro stile colorito, eclettico ed auto ironico che si combina con una “gangsta attitude” tipica della trap.

Successivamente, nel 2017, esce Twins di Tony e Wayne, album che debutta in vetta alla Classifica Fimi Album.
Sempre nel 2017 la Dpg crea l’etichetta discografica indipendente
Triplosette Entertainment. Marchio che si estende velocemente, vedendo entrare anche Edo Fendy e MamboLosco, trappers di Vicenza, e Gianni Bismark, giovane romano della Garbatella, amico d’infanzia dei membri della Dpg.

Nel 2018 esce Sick Side, progetto di Dark Side e Sick Luke, che riceve largo consenso tra il pubblico.

Il successo del gruppo romano è determinato più che dalle loro doti musicali, dal loro atteggiamento capitalistico e dal loro attaccamento ai beni materiali (soldi, droga, donne e vestiti). Lo strumento maggiormente usato dalla Dpg per arrivare al pubblico sono le Instagram Stories. Infatti in questi brevi video, disponibili sul social network per appena 24h, i giovani membri della gang creano frasi, a volte non sense, lanciando spesso delle mode: tipo ”Ma quanto sono british”.

I membri della Dpg sono quindi degli abili comunicatori, considerando che riescono ad arrivare ai desideri nascosti di ogni adolescente, mettendoli in mostra e parlandone.

3. Ghali

Nato a Milano da genitori tunisini, Ghali, nel 2011 fonda i Troupe d’Elite. Gruppo nel quale è presente anche Ernia, un altro trapper che ad oggi ha riscosso un discreto successo. Il gruppo firma con l’etichetta discografica di Guè Pequeno, Tanta Roba Label. Nonostante questo non riscuoterà mai grande successo, arrivando alla sua fine nel 2014.

Ghali intanto accompagna Fedez nel suo tour e apre le serate dei suoi concerti.
Anche il giovane italo-tunisino diventa amico di Charlie Charles, con il quale inizia a lavorare. Tra il 2014 ed il 2016 Ghali raggiunge il successo grazie a vari singoli caricati su Youtube: primi su tutti
Dende e C…O Mene.

Nel 2016 fa uscire Ninna Nanna, che registra record di streaming e viene certificato triplo disco di platino FIMI.
A Maggio 2017 Ghali fa la comparsa nei digital store il suo primo disco: Album, che ottiene molto successo e raggiunge il disco di platino.
Mentre nel 2018 l’artista tunisino canta
Cara Italia, singolo a favore dell’immigrazione e antirazzista.

Ghali è un artista poliedrico e allegro, da molti paragonato a Pharrell Williams, cantante e produttore americano. Il suo successo è da ricercare nel suo discostarsi dai temi della trap originale e nell’apertura a temi romantici e di impegno sociale, più caratteristici di altri generi musicali.
Non a caso Ghali è probabilmente l’artista trap più passato in radio e apprezzato dagli adulti.

4. Tedua

Tedua, giovane trapper genovese, arriva al successo nel 2016 con l’album Orange County. Disco nel quale sono presenti sonorità tipiche della drill music, sottogenere della trap. La drill music viene espressa da Tedua con un rappare a schema libero anticipando il beat, creando così un effetto che ai più sembra fuori tempo.

Nel 2018, il cantante ligure fa uscire La legge del più forte, album interamente in collaborazione con il suo amico e produttore Chris Nolan. In quest’ultimo disco Tedua si consacra personaggio fuori dagli schemi del panorama trap italiano. Soprattutto grazie alla sua attenzione per la scrittura, al punto da autodefinirsi cantautore, riprendendo la gloriosa tradizione cantautoriale genovese.

Oltre ad essere un trapper, Tedua sfila in varie occasioni per il brand Dolce e Gabbana, manifestando il suo stile nel vestire e nell’essere eclettico sia nella moda che nella musica che produce.

5. Izi

Izi, cresciuto anche lui a Genova e membro del collettivo Wild Bandana – di cui fa parte pure Tedua – nel 2016, dopo aver vissuto un periodo di vagabondaggio, viene scelto come protagonista per il film Zeta. Nel film in cui interpreta un giovane rapper in cerca di fama.

Dopo il film Izi fa uscire il suo primo album, Fenice. Un lavoro in cui racconta, tra gli altri temi, varie storie collegate al diabete, malattia che lo affligge.

Nel 2017, il giovane trapper pubblica Pizzicato, il suo secondo album. Ed è proprio grazie a questo che ottiene il disco d’oro, collaborando con artisti affermati come Fibra.

Caratterizzato da sonorità molto trap, pregne di autotune, anche Izi è molto attento nella scrittura dei suoi testi come il suo amico Tedua, con il quale spesso collabora.

6. Rkomi

Originario del quartiere di Calvairate a Milano e fondatore della crew Z4G, Rkomi – anagramma di Mirko – è considerato un “poeta” della trap. Infatti i suoi testi risultano complicati, pieni di assonanze e rime formate in modo particolare.

Nel 2016 esce il suo ep Dasein Sollein, titolo riferito ad un concetto filosofico di Immanuel Kant, che descriveva il periodo che stava vivendo. Con questo ep e con il singolo Aeroplanini di carta (in cui compare anche Izi) Rkomi raggiunge la notorietà. Partecipa al singolo Bimbi di Charlie Charles, nel quale sono presenti anche Sfera, Izi, Ghali e Tedua. Questa canzone si impone come dimostrazione d’amicizia e di affiatamento tra gli esponenti scena trap italiana.

Nel 2017 entra in Roccia Music, etichetta con la quale pubblica il suo primo album: Io in Terra. Il disco è molto personale e ottiene discreto successo, discostandosi un poco dalle tipiche sonorità trap e avvicinandosi all’Indie. Come si può notare anche nella canzone di maggior successo dell’album, Apnea, prodotta dal cantante trasteverino Carl Brave.

7. Achille Lauro

Achille Lauro è un rapper romano arrivato al successo nel 2014 quando approda in Roccia Music. In quell’anno esce il suo primo disco: Achille Idol Immortale. Il disco è disponibile in free download e presenta numerose collaborazioni con rapper già affermati: Gemitaiz, Noyz Narcos, Coez, Marracash.

Nel 2015 e nel 2016 pubblica due dischi: Dio c’è e Ragazzi Madre, che trattano di tematiche molto “street” e riscuotono discreto successo. Nello stesso anno il romano esce da Roccia Music e firma per Sony Music.

Nel 2017 prende parte al reality “Pechino Express”, in cui fa coppia con Boss Doms. Oltre a essere suo amico stretto, Boss Doms è anche il suo produttore, con il quale ormai fa coppia fissa anche nella musica. Tuttora i due artisti sono visti come i più sperimentali ed eclettici della scena trap. Questo soprattutto grazie ad un filone di canzoni che appartengono alla Samba Trap, genere da loro inventato e che ha sonorità sudamericane fuse con quelle tipiche della trap.

Collegati ad Achille, è doveroso menzionare gli astri nascenti della scena trap romana: Yanky e Kiddy. Due adolescenti appartenenti alla crew 00139, che sono stati notati e scritturati per aprire i concerti di Lauro.

8. Enzo Dong

Figura principale della trap napoletana, Enzo Dong (Dove Ognuno Nasce Giudicato), raggiunge la notorietà nel 2015 con il singolo Secondigliano Regna. Singolo che è stato inserito nella colonna sonora di “Gomorra – La serie”.

L’anno seguente esce Higuain, brano diventato virale per le sue parole tutt’altro che idilliache rivolte all’attaccante passato dal Napoli alla Juventus.
Seguono singoli altrettanto fortunati come
Italia Uno, E strad song e nostre e il recente brano Ciro. Quasi tutti i singoli di Enzo Dong sono caratterizzati da una forte attitudine al raccontare ciò che è la strada, trattata però con toni allegri, con basi ripetitive e invadenti, tipiche del suo stile eccentrico.

9. Capo Plaza

Capo Plaza è un giovane rapper salernitano (è nato nel 1998).

Preso sotto l’ala protettrice di Ghali e di Sto Records, etichetta discografica del cantante italo-tunisino, Capo Plaza raggiunge il successo nel 2017 con i singoli “Allenamento #1” e “Allenamento #2”. Alla fine dello stesso anno pubblica Giovane Fuoriclasse, singolo col quale anticipa l’album che uscirà nel 2018, sempre con l’etichetta Sto Records.

Capo Plaza fa parte della nuovissima scena trap italiana, nonostante non si discosti molto dai canoni trap originali. È ascoltato soprattutto dai giovanissimi.

10. Drefgold

Drefgold, pseudonimo di Elia Specolizzi, è un trapper bolognese del ‘97. Anche lui entra di diritto nella nuova scena trap giovanile.

Nel 2017, grazie ai singoli Kanaglia e Occupato, Drefgold raggiunge la fama e nel 2018 entra in Billion Headz Music Group, etichetta di Sfera Ebbasta e di Charlie Charles. Proprio con Sfera collabora per il singolo Sciroppo, inserito nell’ultimo album del trapper milanese.

Drefgold ha sonorità nuove e scherzose, con basi estrose, perfette per attrarre i giovanissimi.

 

La musica trap viene ormai definita da molti solo una moda, per il suo enorme seguito e per le centinaia di giovani che la producono. Più che una moda, però, la trap può essere definita l’odierno Rock’n Roll. Inteso come genere di protesta, esagerato e eclettico, senza freni e basato sul divertimento e sul consumismo. E proprio per questo amato dalle nuove generazioni.

La trap come il Rock si può imparare: clicca qui per cominciare a capire la teoria della musica, fondamentale per praticare qualsiasi genere.


Simone Garibaldi

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