"I Cadorna tra esercito e politica" con Gianpiero Goffi

Lunedì 29 aprile, alle 16.30, nella Sala conferenze della Società Filodrammatica Cremonese, per il ciclo di incontri culturali dell'Università della Terza Età e del Tempo Libero "Luigi Grande" APS, Gianpiero Goffi terrà una relazione su “I Cadorna tra esercito e politica”.

Si ripresenta, di tanto in tanto, la disputa di carattere toponomastico, oltre che storico, che interessa Cremona e altre città italiane, una delle quali, Udine, sede del comando supremo delle Forze armate durante la Grande guerra 1915-18, ha provveduto a depennare il nome del maresciallo d'Italia Luigi Cadorna (1850-1928) dal proprio stradario.

In ogni caso la storia dei Cadorna, antica famiglia lombardo-piemontese, originaria di Pallanza (Verbania) sul lago Maggiore, di tradizione cattolica, non si esaurisce con la figura del controverso generale che, nel primo dopoguerra, compose due opere per difendersi dalle accuse che gli erano e gli sono rivolte.

Negli ultimi due secoli, dal Risorgimento alla guerrra di Liberazione, si incontrano almeno altri tre Cadorna fra i protagonisti della vita militare o politica italiana: Carlo Cadorna (1809-1891), che fu ministro dell'Interno del Regno d'Italia con il governo Menabrea dopo essere stato presidente della Camera del Regno di Sardegna; Raffaele Cadorna senior (1815-1897), generale che ha legato tra l'altro il suo nome alla breccia di Porta Pia del 1870; e infine Raffaele Cadorna junior (1889-1973) che divenne comandante, durante la Resistenza nel Nord Italia, del Corpo volontari della Libertà.