Jesi / Federico II, l'attualità del pensiero e dell'azione - QdM Notizie
Segui QdM Notizie

Eventi

Jesi Federico II, l’attualità del pensiero e dell’azione

Convegno di studi con relatore Tommaso di Carpegna Falconieri, sabato 18 maggio alle 17, a Palazzo Bisaccioni

                              

Jesi – In occasione dell’ ottocentesimo anniversario della fondazione della Università degli Studi Federico II a Napoli e degli 830 anni della nascita di Federico II di Svevia a Jesi, la Associazione Culturale “Francesco Giovannini”, con il patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, dedica alla sua figura un Convegno di studio con il relatore Tommaso Di Carpegna Falconieri, sabato 18 maggio alle 17, dal titolo: “Attualità del pensiero e dell’azione di Federico II di Svevia”.


Il suo regno fu principalmente caratterizzato da una forte attività legislativa moralizzatrice e di innovazione artistica e culturale e la sua specificità fu quella di costruire una realtà politica, fra terrore e tolleranza, funzionale agli interessi del suo instrumentum regni.


Nel caso di Federico II di Svevia la specifica distinzione politica alla quale è possibile ricondurre le sue azioni è la distinzione di “amico” e “nemico” secondo la concezione di Carl Schmitt: “nemico” è solo il nemico pubblico, non è il concorrente o l’avversario in generale; tanto meno l’avversario privato che ci odia. Il nemico è l’hostis non l’inimicus.


La caduta dell’uomo da una condizione originaria di felicità aveva creato questa dicotomia e l’unico mezzo per impedire una guerra è riposto in un potere statale forte, ad esempio il potere monarchico di diritto divino. Questo il concetto politico di Federico II di Svevia.
La funzione di costruttore di Stato, la sua connotazione medievale in tante espressioni, ma la sua concezione politica volta alla modernità, il suo essere simbolo di contraddizione (la tolleranza che caratterizzò il suo regno è concetto moderno) proietta il pensiero e l’azione di Federico nella modernità.
Proprio questa peculiarità del Nostro di essere nel medesimo tempo uomo del Medioevo e uomo Contemporaneo ci permette di interpretare il personaggio alla luce del nuovo concetto di Medievalismo, proposto dal Prof. Tommaso di Carpegna Falconieri e adottato dalla Comunità Scientifica Accademica, fino ad essere introdotta nel Dizionario Treccani nel 2022.
Tale concetto si fonda sulla considerazione che l’immagine del passato è un materiale mobile, che muta a seconda del presente che se lo sta figurando: esso non è necessariamente legato alla “verità effettuale” delle cose, per dirla con Machiavelli, bensì a delle rappresentazioni culturali le quali possono anche essere lontane dalla realtà storica. Cosicché del medioevo noi non siamo solo figli – cioè non soltanto discendiamo da esso – ma ne siamo anche genitori, cioè lo abbiamo in gran parte reinventato.
Quindi, con il termine MEDIEVALISMO, il Professor Di Carpegna Falconieri si riferisce alla trattazione del Medioevo e dei suoi contenuti storici come “la rappresentazione, la ricezione e l’uso postmedievale del Medioevo in ogni suo aspetto, artistico, letterario, politico, religioso e folcloristico”.
Nell’ambito del Medievalismo politico contemporaneo si inserisce quindi il suo contributo avendone descritto gli aspetti più rilevanti con particolare attenzione anche alla attualità, come ad esempio la costruzione dell’identità nazionale dei Paesi ex-comunisti dell’Europa dell’Est, l’idea di “crociata” e “barbaro” nei movimenti politici conservatori contemporanei, o le interpretazioni del Medioevo più vicine ad istanze progressiste e di sinistra.
E, fra i temi del Convegno, ci offre la possibilità di interpretare correttamente le vicende della attuale situazione geopolitica mondiale.

© riproduzione riservata

Continua a leggere
Lascia un commento
0 0 voti
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

News

0
Would love your thoughts, please comment.x