I patti di sangue oggi si sono trasformati in una firma in calce a contratti che hanno tutto meno che il linguaggio della comunione di vita e il vigore dell’impegno assunto in fiducia. Sul collo dei contraenti alita il fiato degli avvocati, in un tempo di fragili impegni e amori flessibili.
Liturgia
Cacciari: «La Chiesa non è più di fronte a un ateismo militante, ma a un’indifferenza radicale. Non si trova più di fronte a un Nietzsche che dice “Dio è morto”, ma a chi dice “di Dio che me ne importa”. È un salto pazzesco». E noi continuiamo a dire: “Trinità…”.
Pentecoste è un sogno, una promessa, ma che tarda sui tempi delle mie attese e dei miei desideri.
“Sulla terra il cuore non si corrompe, se lo si innalza verso Dio. Se tu avessi del grano in cantina, lo porteresti nel granaio, per evitare che marcisca. A maggior ragione devi preoccuparti del tuo cuore, elevandolo verso il cielo. In che modo? Attraverso atti d’amore. Il corpo sale cambiando di posto; il cuore si eleva cambiando di volontà”. S. Agostino
Un amore in tutte le sfumature armoniche di cui siamo capaci, come singoli e come comunità, in tempi di amori tossici, normali, violenti o eroici.
Io sono la vite: rimanete in me e portate frutto!
Oggi li chiamiamo LEADERS, STARS, PREMIER e non più PASTORI; e le loro pecore si chiamano FANS, BOYS e non più GREGGE. E pochi di noi hanno esperienza diretta di pastori e greggi.
«Quali sono le esperienze e le forme di presenza del Risorto in mezzo ai suoi?».
Didimo significa GEMELLO. Tommaso ha tantissimi gemelli: ciascuno di noi è gemello di Tommaso e può rendersi conto che il proprio rapporto con Gesù di Nazareth è più o meno come quello di Tommaso ma anche come quello della moltitudine di coloro che erano diventati credenti nella originaria comunità.
Rileggendo i testi biblici di Pasqua possiamo riconoscere, fra altre infinite ricchezze e stimoli, almeno tre parole incandescenti che illuminano e ustionano i discepoli di ieri e noi, presunti discepoli di oggi: fermarsi, guardare/ascoltare, camminare.