"Vi racconto il volto inedito di Peter Sellers" - la Repubblica

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"Vi racconto il volto inedito di Peter Sellers"

Andrea Ciaffaroni firma una biografia davvero esaustiva del grande attore scomparso, che viene ricordato anche alla Festa di Roma
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Peter Sellers, l'attore mito dai mille tic, l'amato protagonista di tanti film e interprete di personaggi bizzarri indimenticabili per la loro follia e per la loro carica comica,  è stato celebrato e raccontato innumerevoli volte con articoli e saggi legati a eventi e retrospettive, ma solo adesso potremo leggere per la prima volta in Italia una biografia finalmente completa, In arte Peter Sellers, firmata da Andrea Ciaffaroni  e pubblicata dalla casa editrice Sagoma, l'unica specializzata in storia della comicità e dello spettacolo. Densa di aneddoti e testimonianze e arricchita da foto in gran parte inedite, viene presentata in anteprima sabato 20 ottobre alle 17,30 alla libreria Notebook all'Auditorium,in contemporanea con la Festa del Cinema di Roma  che lo ha scelto come libro speciale dell'evento in sinergia con l'immagine selezionata per il  manifesto ufficiale. Un Peter Sellers nei panni dell'ispettore Clouseau al quale è stata dedicata, in collaborazione con l'Ambasciata britannica e il British Council, una retrospettiva con ben dodici film, dal celebre Lolita di Stanley Kubrick a Oltre il giardino, alla Pantera rosa, a Ciao Pussycat.

Per ricostruire la vita privata e l'intensa carriera artistica, dalla radio al cinema, dell'eccezionale attore, Andrea Ciaffaroni ha ascoltato gli amici e i colleghi di Sellers e utilizzato numerose fonti mai esplorate prima. Ne è uscito un ritratto  originale, "diverso", precisa l'autore, da quello del "matto, egoista e insicuro, irrispettoso con le proprie mogli" conosciuto grazie alla maggior parte delle precedenti biografie. Fu "dopo aver ricostruito il quadro totale della sua vita", aggiunge, che "capii che non era stato compreso del tutto, e che lui stesso aveva contribuito ad alimentare la leggenda dell'attore imprigionato nei suoi personaggi". Come se Peter Sellers (il suo vero nome era Richard Sellers, mentre Peter si chiamava suo fratello maggiore morto in tenerissima età) fosse sempre insoddisfatto. Un lunatico geniale, un autore- attore che aveva saputo declinare in ogni sfumatura la piccola borghesia con le sue manie quotidiane e le contraddizioni del potere. Facendo però sempre sorridere.
Andrea Ciaffaroni, che dispone di un vastissimo archivio sulla comicità nel cinema e che ha firmato numerosi libri sul tema,  ha impiegato dodici anni per raccogliere la documentazione necessaria a mandare alle stampe In arte Peter Sellers. Assicura di aver scritto la biografia cercando di "trasmettere il divertimento che ha provato lungo tutto il suo lavoro". A stare al risultato, ha vinto la sfida. Buon divertimento allora, con il gigante Peter Sellers.

Quando e perché ha pensato di dedicare la prima biografia  italiana a Peter Sellers?
"Diversi anni fa vivevo a Londra, vicino a un grande teatro, il Kiko, che una volta era di proprietà della Bbc. Una targa commemorava l'ultimo spettacolo del Goon Show nel 1972 e vi lessi il nome di Peter Sellers assieme a quelli di Spike Milligan e Harry Secombe. Decisi di approfondire la carriera di Sellers e scoprii che era stata molto intensa. La maggior parte delle biografie lo descrivevano come un matto egoista e insicuro, irrispettoso con le proprie mogli, ma dopo aver ricostruito il quadro totale della sua vita capii che non era stato compreso del tutto, e che lui stesso aveva contribuito ad alimentare la leggenda dell'attore imprigionato nei suoi personaggi. Diceva di non avere alcuna personalità, ma probabilmente era un modo per esorcizzare la noia. Era lunatico e sempre insoddisfatto, per questo era difficile stargli accanto. Neanche Blake Edwards lo ricordò con affetto, ma ebbe per lui parole amare. Non riuscivo a spiegarmi, tuttavia, perché non fossero mai uscite biografie in Italia, tranne alcuni saggi legati a retrospettive (come quella a Bergamo, nel 1996), così cominciai a lavorarci sopra. Sette mesi fa, conclusa la prima bozza, mi resi conto che in realtà erano passati dodici anni dalle prime ricerche su Peter Sellers. Ho cercato di trasmettere il divertimento che ho provato in tutto questo lavoro".
 
Lei dispone di un vastissimo archivio sulla comicità nel cinema. C'è un Peter Sellers ancora sconosciuto? Che cosa resta da scoprire di lui?
"Due cineasti, John Scheinfeld e David Leaf, nel 2000 realizzarono un documentario dal titolo Unknown Peter Sellers. Trovarono filmati straordinari: le prime cose girate ai tempi del Goon Show, i numerosi filmati amatoriali girati da Sellers, grande appassionato di fotografia e cineprese, soprattutto nei primi tempi del successo, alcune interviste inedite... John Scheinfeld stesso mi mandò una copia di un cortometraggio intitolato Super Secret Service, girato nel 1953: una cosa assolutamente folle e senza senso. Eppure è in questi primi film che Sellers sperimentò quel tipo di investigatore pasticcione e sicuro di sé che prenderà forma nel primo film della Pantera Rosa. Ho scoperto che da ragazzo era affascinato da questa figura, tanto che improvvisò con un amico un'agenzia investigativa, che però ebbe breve vita. Per non parlare dei primi esperimenti televisivi. Sicuramente da scoprire è l'enorme influenza che Peter, Milligan e Secombe hanno avuto sulla generazione di comici successiva a loro, soprattutto i Monty Python: senza il Goon Show la comicità inglese non avrebbe vissuto la rivoluzione demenziale degli anni Settanta. Nel 1957, inoltre, Sellers girò tre cortometraggi tematici molto divertenti, alle prese con i problemi quotidiani come l'insonnia, l'ansia, il lavoro: sono stati anche proiettati a Bologna anni fa, ma sono da recuperare, anche per dimostrare l'influenza che la comicità visiva ha avuto nella prima carriera di Sellers".

Quale film di Peter Sellers consiglierebbe di vedere per primo agli studenti di cinema, quale meglio esprime il personaggio e l'artista di talento?
 "Difficile scegliere, ma sicuramente i suoi film più iconici sono fondamentali per scoprire il suo genio comico, come i film girati con Stanley Kubrick: Lolita e Il dottor Stranamore. Lì Sellers fu davvero fenomenale. La sua più grande abilità è stata quella di far dimenticare allo spettatore che è un unico attore quello che interpreta tre personaggi differenti. Per il talento drammatico, sceglierei indubbiamente Oltre il giardino, magistrale e ancora attuale. Consigliare Hollywood Party oggi è un rischio: a mio parere è un capolavoro, ma alcuni ne criticano la lentezza, un giudizio errato visto che venne girato tenendo fede allo stile della comicità di Jacques Tati e di Laurel e Hardy. In definitiva consiglierei senza dubbio Il dottor Stranamore, sono sicuro che la scoperta dell'attore verrà poi naturale come lo fu per me anni fa. E non mi sono mai pentito: per me, Sellers è stato un gigante".
 
Andrea Ciaffaroni
In arte Peter Sellers
Sagoma editore
Pagg.400, euro 22