Toro, non c’è solo Pinamonti: rispunta Simeone

Toro, non c’è solo Pinamonti: rispunta Simeone

I granata dovranno rivoluzionare l’attacco: l’unico sicuro di restare è il colombiano. Okereke non sarà riscattato, Sanabria andrà sul mercato e Pellegri per ora è in stand by
Toro, non c’è solo Pinamonti: rispunta Simeone© Piccirillo

TORINO - È sempre piaciuto, Giovanni Simeone, 28 anni, argentino, figlio del Cholo, attaccante del Napoli che quest’anno sta concludendo una stagione da dimenticare: 26 presenze, appena 665 minuti giocati in campionato e 94 (in sei presenze) nella Champions League. Due soli gol (uno in campionato e l’altro in Europa) e, soprattutto, pochissimi minuti da protagonista. Tanta panchina a guardare i suoi compagni naufragare e, nonostante questo, non è quasi mai stato impiegato da tutti gli allenatori che si sono avvicendati sulla panchina azzurra: Garcia, Mazzarri e Calzona hanno sempre puntato su altri profili senza considerare il Cholito.

Toro, avanti con Vanoli: ecco come si libera

Simeone nel mirino del Torino

L’attaccante ha un contratto sino al 2026 con un altro anno di opzione da parte di De Laurentiis, ma è chiaro che a questo punto non resterà a Napoli. Non rientra nei piani futuri del club e lui stesso chiederà di andare via per trovare maggiore spazio. E pensare che in passato ha sempre fatto bene. Genoa (12 gol), Fiorentina (20), Cagliari (18) e Verona (17) sono le squadre, prima del Napoli, in cui si è messo in grande evidenza. A tutto questo c’è da aggiungere che Giovanni Simeone a Cairo è sempre piaciuto: il presidente granata negli anni scorsi ha provato a portarlo al Toro in più di un’occasione. Tatticamente la punta del Napoli sarebbe il giocatore ideale da affiancare a Zapata, visto che fa un grande movimento e nonostante il dispendio di energie ha un buon fiuto del gol. In carriera ne ha fatti tanti e vorrebbe continuare a farli, magari in maglia granata. Al Toro non direbbe di no. Davide Vagnati sa bene che con De Laurentiis è sempre molto complicato trovare un accordo ma in questo momento, alla luce del campionato che ha fatto Simeone, il presidente del Napoli non può certo chiedere una cifra spropositata.

Toro-Ilic, dal Milan al Milan: l'anno nero e in estate va sul mercato

Toro, rivoluzione in attacco

Il Toro, indipendentemente da Simeone, sta lavorando per rifondare il suo attacco, che in questo campionato ha clamorosamente steccato. L’unico sicuro di restare, e ci mancherebbe il contrario, è Duvan Zapata, autore di 11 gol seppure sia a secco da alcune giornate visto che non sta attraversando un grande momento fisico. Le altre punte difficilmente saranno confermate. Okereke non sarà riscattato neppure se la Cremonese farà un forte sconto sui 4,5 milioni pattuiti nel contratto dell’eventuale acquisto a titolo definitivo da parte dei granata. Sanabria, dal canto suo, ha deluso sotto l’aspetto realizzativo (appena 5 gol in 33 presenze) e se un attaccante non segna diventa difficile pensare a lui per un futuro migliore. Il paraguaiano, tra l’altro, interessa a un paio di club spagnoli di metà classifica. L’unico che ha qualche possibilità di restare è Pietro Pellegri: se nelle prossime due partite riuscirà a ripetere la prodezza di Verona potrebbe anche strappare una conferma.

Torino, ecco come può raggiungere l’Europa: tutte le possibili combinazioni

Toro, piace anche Pinamonti

Simeone, comunque, non è l’unico nome che compare sul block notes granata. Piace sempre Andrea Pinamonti, 11 gol in questo campionato con il Sassuolo: l’attaccante rischia di retrocede con gli emiliani. In questo momento pensa solo a cercare i gol per sperare in una difficilissima salvezza, dopodiché discuterà del suo futuro con i dirigenti del Sassuolo.

Toro, per l'Europa contro tutto. Anche se stesso

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...