One Piece 1114: gli spoiler completi anticipano l'inizio dell'Apocalisse

One Piece 1114: gli spoiler completi anticipano l'inizio dell'Apocalisse

One Piece 1114: gli spoiler completi anticipano l'inizio dell'Apocalisse
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La realtà è sul punto di collassare: e laddove i recenti spoiler di One Piece 1114 hanno rivelato informazioni fondamentali su Nika e Joy Boy, i leak integrali emersi in queste ore sul nuovo capitolo del manga di Eiichiro Oda spostano perlopiù l'attenzione sul destino del mondo: in procinto ormai di soccombere ad un evento apocalittico.

Come era lecito aspettarsi, il capitolo 1114 di One Piece prende le mosse a partire dalle rivelazioni su cui si era chiuso il precedente numero dell'opera: filtrate attraverso le reazioni (sconvolte, sorprese?) di diversi personaggi dislocati nei vari angoli del mondo, tra cui Akainu (inquadrato nel Quartier Generale della Marina) Pauly (su Water Seven) fino ad arrivare a Shirahoshi (presente sull'Isola degli Uomini Pesce) e lo stesso Doflamingo, ancora rinchiuso ad Impel Down. E proprio il villain dà vita qui ad una conversazione importante con Magellan, con l'ex Shichibukai che pronuncia delle parole davvero illuminanti, soprattutto per la naturalezza con cui gettano luce sui reali significati dietro il messaggio di Vegapunk. “Con un innalzamento di soli 5 metri del livello del mare, la maggior parte delle isole del mondo verrà sommersa! esclama qui il prigioniero al suo carceriere. “È necessario allora che ci rechiamo più in 'alto', no?”.

Nel momento stesso in cui Doflamingo pronuncia questa enigmatica (e nevralgica?) battuta, il capitolo stacca sugli intrecci di Egghead, con i Gorosei che decidono, una volta per tutte, di obliterare l'isola, in modo da schermare la diffusione planetaria del messaggio dello scienziato. Ma ogni tentativo degli Astri appare futile, e nulla sembra davvero fermare il corso della trasmissione: al punto che Vegapunk, per poter provare agli occhi degli astanti la veridicità delle sue affermazioni, si profonde in una previsione folgorante, di cui i cittadini di tutto il mondo hanno appena avuto la dimostrazione: ovvero che il livello del mare si innalzerà di circa un metro sopra ai parametri usuali.

A questo punto è chiaro a tutti che le informazioni veicolate dal dottore sono non solo attendibili, ma addirittura “messianiche”: ma prima di passare alle seconda “fase” dell'annuncio, Oda stacca sulle azioni di Saturn, il quale entra (letteralmente) all'interno del Mother Flame, da intendere qui come una minuscola fiamma subacquea, contenuta all'interno di un'enorme cisterna, simile a quella in cui era ubicato il cervello di Vegapunk nello scorso capitolo del manga. Mentre i Gorosei sollecitano il loro collega a trovare – e distruggere – la fonte originaria della trasmissione, lo scienziato prosegue con il suo discorso, toccando finalmente il punto nodale della questione. “Il mio primo peccato lo riconduco alla necessità di individuare una sorgente di energia illimitata, che mi ha portato a volare troppo vicino al sole” esordisce qui il dottore, con One Piece che conferma definitivamente il legame tra la storia di Vegapunk e il mito di Icaro. “Io, poi, ho studiato tutti i libri scritti dai ricercatori di Ohara, e ho continuato a cercare la verità sui Poneglyph, anche in faccia alle proibizioni del Governo Mondiale: ed è questo il mio secondo peccato!.

Secondo i leak, il mangaka interseca costantemente le parole dello scienziato con il combattimento tra Rufy (coadiuvato da Brogi e Dori) e Warcury, il quale sembra completamente intangibile ai colpi del pirata e dei due giganti. E nel momento in cui Cappello di Paglia tenta di sfuggire alle invettive del Gorosei, ecco che Vegapunk rende conto gli astanti di una rivelazione epocale, destinata a rimodulare tutti gli assunti che ci siamo formulati nel tempo sui trascorsi passati del mondo di One Piece. “La Storia è una favola!” dichiara qui lo scienziato. “E per quanto io conosca solamente una porzione di ciò che è veramente accaduto durante i Cento anni di buio, quello che sto per dirvi è l'assoluta realtà dei fatti”.

Prima di proseguire con il discorso, il capitolo stacca momentaneamente su una spettacolare splash page di Rufy, intento qui a colpire Warcury con un pugno dalle dimensioni giganti, a cui seguono le parole conclusive dello scienziato. “Sapete, il protagonista di questa storia è un uomo nato e vissuto ben 900 anni fa, proveniente da una civiltà incredibilmente avanzata, e capace di innervare il proprio corpo delle proprietà della gomma, in maniera analoga a Nika, il Dio del Sole di Elbaf.

A questo punto Oda, stando ai leak, dedica l'ultima pagina del capitolo ad un confronto (simbolico e visuale) tra la figura leggendaria citata dallo scienziato e colui che è destinato ad incarnarne l'essenza, ovvero Rufy, al punto che nell'istante stesso in cui Vegapunk rivela il nome del “primo pirata a prendere nella storia la via del mare” – vale a dire Joy Boy – il mangaka stacca sul primo piano di Cappello di Paglia: certificando così una connessione metaforica, da cui transiteranno tutti i destini futuri del mondo, e di cui dovremo osservare gli esiti tra due settimane, dal momento che tra il capitolo 1114 e il numero 1115 del manga ci sarà una nuova pausa.