Joe Pesci, buffo come? I 10 momenti più iconici dell’attore

Joe Pesci, buffo come? I 10 momenti più iconici dell’attore

Nato il 9 Febbraio 1943 oggi festeggiamo l'ottantunesimo compleanno di Joe Pesci. Il mitico attore noto per il suo sodalizio con Robert De Niro e Martin Scorsese è uno dei volti più iconici del cinema americano anni '80 e '90. Nonostante la sua pensione anticipata, ecco dieci momenti che assicurano l'immortalità di questo personaggio.
Joe Pesci nella scena "Buffo come?" del film Quei Bravi Ragazzi

Nasce oggi, 9 Febbraio, 81 anni fa l’inimitabile Joe Pesci. Volto di un tipo di cinema, dalle espressioni e battute memorabili. Basta guardare una sua foto che in noi si scoperchia un contenitore di dialoghi e scene che ci accompagnano nella nostra relazione con il cinema da quando eravamo bambini fino a oggi. Il suo nome è sinonimo di garanzia. Avvolta alla sua figura c’è un immaginario intero che l’attore è riuscito a mantenere con stile e ironia nel corso dei decenni. Joe Pesci ha iniziato a recitare tra gli anni ’60 e ’70, anche se la sua storia nello show-biz inizia prima.

Oggi, per festeggiarne il compleanno, abbiamo raccolto per voi 10 scene, battute e momenti della sua carriera che reputiamo essere le più esplicative della sua recitazione e del suo lavoro. 10 momenti che hanno contribuito a inserire il nome dell’attore nella Hall of Fame degli attori più memorabili di sempre. Oggi la sua è una mezza pensione anticipata già da diversi anni. Infatti Pesci recita esclusivamente per amici, in particolare Scorsese. Prima di guardare insieme questi dieci spezzoni, ecco una piccola storia su Joe Pesci.

Nasce nel 1943 a Newark da padre torinese e madre campana. Date le umili condizioni di vita della famiglia, il padre desiderava che suo figlio, nel Nuovo Continente, potesse intraprendere un percorso più dignitoso. Lo introdusse giovanissimo al mondo dello spettacolo. Joe Pesci, infatti, appare in numerosi episodi di show per bambini dell’epoca. Joe si rende conto che la sua vera passione è la musica. Passa i decenni successivi a suonare, cantare e collaborare con band delle sue zone, mantenendosi con musica e ruoli in film minori. Il primo film in cui è il protagonista è Backstreet del 1976.

Quando De Niro e Scorsese videro questo film, chiamarono Pesci perché lo volevano ad ogni costo nel soon-to-be cult Toro Scatenato. Fu da allora che Pesci proseguì la sua carriera da attore, fino all’annunciato ritiro nel 1999, salvo particolari eccezioni. Bando a ulteriori indugi, eccovi i 10 momenti che hanno consacrato la figura di Pesci.

The Joe Pesci Show (SNL)

Probabilmente qualcuno lo saprà già ma negli Stati Uniti il Saturday Night Live è uno degli show più seguiti e longevi della storia della televisione americana. In onda ogni settimana dal 1975 si distingue per il suo format comico e satirico, spesso prendendo di mira, coinvolgendoli direttamente, gli attori più celebri del momento. Dal SNL sono usciti alcuni dei comici più importanti della storia televisiva e filmica americana recente.

Nel 1996 la serie ha proposto, tra i vari sketch, un format che voleva prendere in giro e, insieme, omaggiare la figura di Joe Pesci, fresca di Oscar e ruoli sempre più acclamati. The Joe Pesci Show, in cui Pesci e De Niro sono interpretati da Jim Breuer e Alec Baldwin. Il personaggio era una macchia di Pesci e, di conseguenza, della percezione dell’italianità statunitense, formata da coinvolgimenti nella malavita e dal carattere peperino. Gli sketch omaggiano i punti più alti della carriera dell’attore, contribuendo all’immaginario collettivo della sua figura e, in qualche modo, alla sua eredità.

What the fuck is this piece of shit?

Nel 1992, all’apice della carriera di Pesci, va in onda la quarta stagione de I racconti della Cripta il cui titolo originale era Tales from the Crypt. Lo show è a sua volta un pezzo iconico della storia della televisione statunitense e, proprio come il sopracitato SNL, era solito “ospitare” nei suoi racconti celebrità e attori famosi. Anche Joe Pesci, a inizio anni ’90, ha dato il suo contributo alla storia di questo programma di paura. Ma, nello specifico, ricordiamo questo momento della sua carriera per una battuta in particolare, diventata meme.

L’attore si avvicina ad una casa, si toglie gli occhiali e con un fare a metà tra lo scocciato, l’irritato e lo stupito esclama “What the fuck is this piece of shit?”. Il tono è indiscutibilmente il suo. Con una semplice frase rende chiaro il personaggio e le sue intenzioni. Difficilmente, all’epoca, qualcun altro sarebbe stato in grado di recitare questa battuta con questo carisma.

Vincitore del premio Oscar

Come già accennato prima, lo storico trio artistico formato da Scorsese, De Niro e Pesci è nato nel 1980 con Toro Scatenato, quando regista e protagonista hanno personalmente scelto lo sconosciuto attore per la parte di Joey LaMotta, fratello di Jake. Quel film ha avuto, tra i molti, questo merito fondamentale per la storia del cinema. Si potrebbe dire che questa collaborazione, che dura tutt’oggi, ha dato il suo massimo nei primi anni ’90. Joe Pesci, infatti, è stato il vincitore del premio Oscar per il miglior attore non protagonista nel 1991 per il suo ruolo in GoodFellas.

Durante la cerimonia l’attore ritira il premio in un modo che verrà ricordato negli anni. Molto semplicemente, una volta ricevuta la conferma della vittoria, sale sul palco, prende la statuetta ed esclama: “Piacere mio. Grazie“. Senza aggiungere altro, si volta e scende dal palco, lasciando il pubblico con uno dei discorsi di ringraziamento più brevi di sempre.

Mamma ho perso l’aereo

Sempre per rimanere nel periodo d’oro di Joe Pesci, ovvero quando lo si poteva vedere praticamente ovunque, non possiamo non citare il suo ruolo nei panni di Harry, uno dei due ladri del cult natalizio Mamma ho perso l’aereo. Il film, ne siamo sicuri, non ha bisogno di presentazioni. All’epoca, però, l’idea di avere l’attore fino a quel momento famoso per i suoi ruoli da mafioso testa calda preso a calci da un ragazzino è stata lungimirante. Vediamo un Pesci che bene o male rispetta le linee dei personaggi in cui siamo abituati a vederlo, ma il tutto in chiave comica e grottesca.

L’attore riporta la slap-stick delle più semplici da fruire ma assolutamente non da interpretare. Il film natalizio è uno dei titoli con cui molti di noi sono cresciuti e le ingegnose trappole di Kevin ai danni di Harry e Marv tutt’oggi ci strappano un sorriso. Le smorfie e urla di dolore di Pesci rimarranno per sempre incastonate nell’immaginario collettivo comune.

Joe Pesci in Arma Letale 4

Dal 1989, ovvero dall’uscita di Arma Letale 2, Joe Pesci entra a far parte dell’universo cinematografico con protagonisti Mel Gibson e Danny Glover. La saga è una pietra miliare della storia dei film d’azione e ci si potrebbe fermare per un altro articolo solo sui momenti iconici in tutti e quattro i film. Per quanto Pesci sia uno dei volti che appaiono sullo schermo nei restanti tre film, abbiamo scelto una scena del quarto e ultimo titolo come iconica e, forse, più rappresentativa.

Questo per due motivi: nonostante Arma Letale 4 sia forse il peggiore della saga è anche quello in cui scopriamo più informazioni sulla storia di Leo Getz, il personaggio irascibile e dalla difficoltosa gestione della rabbia di Pesci. Il secondo motivo è che lo scambio di battute tra Pesci e il comico Chris Rock, in particolare nella scena selezionata, è un qualcosa di esilarante.

La tortura della morsa

Ci avviciniamo ai punti più alti di questa classifica e, quindi, ai ruoli che per primi vengono in mente quando sentiamo pronunciare il nome di Joe Pesci. E’ il caso di Casinò, film cult del 1995 tra i migliori della filmografia di Martin Scorsese, quantomeno per quanto riguarda il suo filone mobster. Il titolo è l’ottava collaborazione del già citato trio e vede le interpretazioni anche di Sharon Stone e James Woods. Pesci presta il volto a Nicky Santoro, lo spietato criminale che nel film collabora con il personaggio interpretato da Rober De Niro.

Oltre a, forse, la scena più famosa in assoluto di Pesci nel film, di cui vi parleremo tra poco, c’è un altro momento che ricordiamo come iconico della carriera dell’attore. Archetipo del malvivente con cui è meglio non scherzare, Nicky è solito perdere la pazienza e sfogarsi nei modi più violenti. Nella scena che ricordiamo a una delle sue vittime viene chiusa la testa in una morsa per ottenere in cambio delle informazioni. Pesci porta sullo schermo uno psicopatico riuscendo a farlo passare come se non avesse altra scelta. Il carisma del personaggio è ciò che più spicca, nonostante la disturbante visione dell’uomo massacrato da botte e torture.

Tommy viene freddato

E’ il 1990. Esce a Settembre al cinema un film destinato a diventare uno dei migliori film della storia del cinema statunitense. La regia è di Scorsese e sullo schermo vediamo De Niro, Pesci e un giovane e gigantesco Ray Liotta. Stiamo ovviamente parlando di GoodFellas, Quei bravi ragazzi, il cult la cui lista di premi ricevuti o a cui è stato candidato è più lunga di certe recensioni su di esso. Data la natura culto del titolo e gli oltre trent’anni che ci separano dall’uscita originale, non ci sentiamo in dovere di gridare allo spoiler nel parlare della prossima scena.

La scena è quella in cui Tommy DeVito viene freddato da quelli che considerava amici. Un gesto di crudele vendetta, come in effetti Tommy aveva compiuto numerose volte in vita. La forza di questa scena è l’impatto che ha sullo spettatore ogni volta che viene vista. Chi controlla il controllore? Le regole a cui il film ci aveva abituato fino a quel momento vengono infrante. Il personaggio di Pesci non è più apparentemente intoccabile come ci è sembrato. Nel vedere questa scena ci sembra quasi di essere in pericolo a nostra volta.

Joe Pesci parla italiano

Nel 2019 esce per Netflix The Irishman, il monumentale testamento di Scorsese lasciato alla sua cinematografia gangster. Il film, epocale, chiude il cerchio dei film del regista con protagonisti mafiosi italo-americani. I protagonisti sono Al Pacino, Robert De Niro e Joe Pesci. L’attore aveva annunciato il suo ritiro nel 1999 ma lo vediamo tornare in questo titolo più in forma che mai. Nei panni del boss Russell Bufalino ci regala un’interpretazione incredibile, che non si limita ad essere “solo” la testa calda della squadra di criminali.

Pesci conclude la sua carriera artistica da mobster ricercando l’eccellenza. Ogni movimento, ogni sguardo sono dedicati all’interpretazione migliore che potesse dare. Tra i numerosi momenti incredibili di questo film, uno in particolare ha raccolto l’attenzione di molti fan. Si tratta del momento in cui Bufalino incontra Frank Sheeran, l’irlandese protagonista del film, e i due si scambiano qualche battuta in italiano. Noi madrelingua ci accorgiamo di come il tutto suoni un po’ maccheronico, ma l’interpretazione gli è valsa la sua terza nomination agli Oscar.

Ferisce più la penna che la spada

Al secondo posto del podio torniamo su Casinò. In questa scena in cui Pesci attira tutta l’attenzione su di sé vediamo il protagonista Asso che si avvicina al bancone, vicino al suo amico Nicky. Sul bar trova una bella penna e, per gentilezza, chiede al tizio vicino a lui se per caso fosse sua. Il tipo a quanto pare sta passando una brutta serata perché gli risponde in un modo piuttosto maleducato. Quando Nicky si accorge del comportamento dello sconosciuto non attende un secondo in più per sfilargli la penna dalla mano e, beh, curarlo con la sua stessa medicina, più o meno.

Un’altra scena assolutamente memorabile della storia del cinema contemporaneo, impressa nella cultura di massa, citata da decine e decine di brani hip-hop internazionali, ricreata, riproposta, parodiata e omaggiata svariate volte. Uno dei migliori esempi dell’espressività fisica di Joe Pesci.

Buffo come?

Uno dei motivi per cui migliaia di fan in tutto il mondo amano il lavoro di Joe Pesci è come questi sia stato in grado di farci ridere e, poco tempo dopo, di farci sentire terrorizzati. Da Mamma ho perso l’aereo a GoodFellas è un attimo. Ed è proprio nella sua scena più iconica in assoluto, tra le più celebri del cinema americano, che questa dicotomia si palesa. Non ci sarebbe nemmeno bisogno di descriverla. Persino chi di cinema proprio non è interessato se dovessimo dire “Ti faccio ridere? Mi trovi Buffo?” saprebbe esattamente di cosa stiamo parlando.

Torniamo quindi a Quei bravi ragazzi nel momento in cui Henry Hill e altri amici stanno ascoltando le divertenti storie di Tommy DeVito. Tutto procede come un simpatico momento tra bevute e risate fino al momento in cui Henry definisce “buffo” tutto ciò. Il resto è storia. Joe Pesci ha successivamente dichiarato di essersi ispirato ad un episodio capitato realmente nella sua vita per la scena, che addirittura è stata eseguita a insaputa degli altri attori. Con questo titolo Pesci ha vinto il suo premio Oscar da attore non protagonista.

Icona di stile, esilarante comico fisico e criminale intimidatorio e minaccioso. L’eredità del lavoro di Joe Pesci è intramontabile e noi siamo felici di rendergli omaggio nel giorno del suo compleanno. All’alba della sua carriera è facile affermare che personaggi come Joe Pesci non verranno dimenticati dalla storia del cinema, nella consapevolezza che un carisma simile è del tutto inimitabile.

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