Come creare un blog di successo, farlo crescere e guadagnare

Come creare un blog di successo e guadagnarci: la guida completa per i nuovi blogger

come creare un blog di successo
Avviare un blog ha ancora senso? E come creare un blog di successo? In questa mega guida ti spiego come aprire un blog da zero e riuscire a monetizzarlo

Vuoi creare un blog di successo?

Ricevi subito il tuo corso di blogging gratuito e impara a creare un blog da zero, a monetizzarlo e a portarlo al successo in 7 giorni.

Creare un blog è un ottimo modo per creare un business parallelo al proprio impiego (i cosiddetti side business) ed eventualmente farlo diventare un vero e proprio lavoro.

Con circa 4 milioni di post pubblicati ogni giorno, la domanda però sporge spontanea: ha ancora senso creare un blog? Oppure il mercato è già saturo? E come è possibile guadagnare con un blog?

In questa guida ti spiego passo passo come creare un blog al giorno d’oggi, dall’analisi preliminare alla creazione del sito, per arrivare alle strategie di digital marketing per promuoverlo, farlo crescere e monetizzarlo.

Non sono cose che  ho semplicemente letto qua e là, come fanno molti nuovi guru del marketing, ma sono le stesse tecniche e strategie che adotto sui miei stessi blog e su quelli dei miei clienti.

Sono anche quelle stesse strategie che mi hanno permesso di lasciare il mio lavoro (11 ore al giorno sottopagato, NdR) per dedicarmi full time al blogging e ti mostrerò alcuni risultati reali direttamente dai miei blog.

È una guida di oltre 10.500 parole, sempre in aggiornamento.

Tutti i marketer là fuori ti farebbero pagare per un contenuto del genere. Ma io sono dell’opinione che il mondo abbia davvero bisogno di nuovi blogger e queste nozioni devono rimanere di dominio pubblico.

Salva quindi questa guida tra i preferiti del browser così che tu possa averla sottomano ogni volta che vuoi.

Ma adesso basta con le premesse e iniziamo!

Cosa è un blog?

Cosa è un blog

Un blog è esattamente questo che stai leggendo in questo momento: un sito web con contenuti che vengono aggiornati regolarmente che hanno il duplice obiettivo di attirare nuovi lettori e generare delle entrate online.

Ci sono numerosi modi attraverso i quali è possibile guadagnare con un blog: li vedremo in modo più approfondito nel corso di questo articolo.

Perché dovrei creare un blog?

Una delle domande più frequenti che una persona si fa prima di aprire un blog è:

Ma perché mai dovrei creare un blog?

Creare un blog è uno dei metodi più semplici ed economici per avviare un’attività in proprio e diventare web writer, guadagnando direttamente online.

Tutti possono farlo, l’importante è studiare le basi del blogging in modo tale da riuscire a scrivere articoli efficaci, capaci di attrarre i lettori e di posizionarsi sui motori di ricerca.

Sono comunque skill che si apprendono strada facendo: il momento giusto per iniziare è oggi!

Perché le persone dovrebbero leggere i miei contenuti?

Molte persone non iniziano a scrivere su un blog perché hanno il timore che nessuno leggerà i loro contenuti o peggio, hanno paura di essere giudicate da amici e parenti.

Quando dissi alla mia famiglia che avrei lasciato il mio lavoro per creare un blog, mi hanno letteralmente preso per matta. Lasciare un lavoro sicuro per un fare un salto nel vuoto, soprattutto in un settore così ancora poco conosciuto come poteva essere il blogging agli inizi del 2000, sembrava pura follia.

Oggi posso ammetterlo: fu una decisione avventata, un investimento che non sapevo se mi avrebbe ripagato. Ma se mi guardo indietro, sono davvero felice di aver intrapreso questa strada, facendo un lavoro che amo e che mi porta entrate molto più alte di un semplice lavoro come dipendente.

Ha ancora senso aprire un blog o il mercato è già saturo?

Su WordPress vengono postati ogni mese 70 milioni di nuovi articoli e vengono lasciati 77 milioni di nuovi commenti.

E WordPress offre anche una mappa che mostra in tempo reale le attività: nuovi post, like e commenti live.

Eccola qua: tutte le lucine bianche sono i nuovi articoli che vengono pubblicati in tempo reale. Le lucine verdi sono i commenti e quelle gialle i like.

Non è incredibile?

In un mondo così competitivo, molte persone rinunciano quindi ad creare un blog ancora prima di iniziare per paura che il mercato sia già saturo.

In realtà è ancora un momento perfetto per scrivere un blog.

La parola d’ordine deve però essere “differenziazione“, quel celebre “Differentiate or Die” di Jack Trout (se non hai ancora letto quel libro, devi assolutamente rimediare!).

In questi giorni ho fatto alcune ricerche e ho trovato decine di blog tutti uguali, con articoli tutti uguali, con le stesse identiche call to action.

Nell’era della Killer Competition è quindi ancora fondamentale riuscire a distinguersi ed elevarsi dalla concorrenza.

Magari immaginando –anche solo per un secondo– che la nostra lucina riesca ad essere un po’ più luminosa dei 3 milioni di lucine che appaiono ogni giorno sulla mappa di WordPress.

Ci vogliono delle conoscenze tecniche per aprire un blog da zero?

No. Ci sono molti strumenti che ti aiutano a creare un blog senza che tu sia uno sviluppatore o un copywriter e ti spiego tutto passo passo proprio nel corso di questo articolo.

Tutte le competenze aggiuntive che vuoi apprendere, puoi impararle nel tempo.

È ancora possibile guadagnare con un blog?

Assolutamente sì. Un blog è ancora uno dei business online più redditizi che si possano creare.

Ho gestito blog che fatturano anche 100.000 euro al mese, altri che guadagnano tra i 20.000 e i 50.000 euro a settimana vendendo corsi online o prodotti fisici tramite e-commerce.

Anche i miei blog mi portano diverse migliaia di euro al mese, in particolare questo che stai leggendo, che monetizzo principalmente tramite affiliazioni e partnership.

Quindi, quanto si può guadagnare con un blog?

Dipende. Dipende da te, dalla nicchia alla quale ti rivolgi, dalle tue competenze di scrittura e di marketing e da una moltitudine di altri fattori diversi.

E se vuoi imparare tutte le strategie che utilizzo io così che anche tu possa monetizzare il tuo blog, non ti resta che continuare a leggere.

1. Trova il tuo Why

Ancora prima di creare un blog, ancora prima di iniziare a scrivere, ancora prima di pensare a come monetizzarlo, c’è uno step fondamentale che devi percorrere: trovare il tuo why, il tuo perché.

Ma cosa significa?

Prima di creare il tuo blog devi capire profondamente il perché lo stai facendo. Quali sono i tuoi obiettivi? Quali sono i valori che vuoi trasmettere? Qual è il messaggio che vuoi portare nel mondo?

Secondo Blog Tyrant, circa il 60% dei blog che vengono creati, vengono anche abbandonati. Questo generalmente perché i blog che non riescono a generare delle entrate stabili.

D’altro canto, altri blog invece riescono a ottenere dei guadagni anche di 100.000 o  200.000 € al mese.

Ma allora qual è la differenza tra un blog di successo e un blog che verrà abbandonato?

caratteristiche di un blog di successo

Uno degli elementi di successo di un blog è senza dubbio quello di trovare il proprio Why, una profonda analisi interiore che può fare davvero la differenza. Come ripete Simon Sinek, le persone non comprano il tuo prodotto, comprano il tuo WHY, il perché lo stai facendo.

Ti lascio qua sotto un video interessante proprio di Simon Sinek su questo argomento.

E se vuoi approfondire il discorso, ti consiglio di leggere questi due libri di Simon:

2. Scegli la tua nicchia

Una volta che hai ben chiaro il tuo perché, il motivo per il quale stai facendo quello che fai, allora è arrivato davvero il momento di iniziare a preparare un piano di azione. Il primo passo è solitamente quello della scelta della propria nicchia e dell’analisi del target.

Ma cosa si intende per nicchia?

Una nicchia è l’area tematica di cui ti occuperai nel tuo blog, come ad esempio i viaggi, la cucina, la moda, la tecnologia, il fitness o il fai-da-te. Le nicchie possono essere tendenzialmente infinite. Più la nicchia è specifica, maggiori sono le possibilità che tu possa inserirti in quella nicchia.

È infatti importante non commettere l’errore di rivolgersi “a tutti”, bensì solo a una particolare nicchia che condivida i tuoi stessi interessi e valori.

Ti spiego meglio.

Se voglio posizionarmi nel settore – quindi nella nicchia – food, la competizione è davvero altissima. Riuscire a emergere è quindi molto difficile, a meno che tu non abbia un’idea davvero rivoluzionaria e tanti, tanti soldi da investirci.

Se questo è il caso, allora buttati pure e buona fortuna! Ma se sei una persona un po’ più nella norma, capirai bene che per riuscire a monetizzare un blog abbiamo bisogno di trovare una nicchia un po’ più profittevole. E questo si traduce in una nicchia specifica.

Torniamo quindi all’esempio del food. Se ti verticalizzi su una sottonicchia del food, come ad esempio le ricette con le mandorle, ecco allora che la concorrenza si abbassa esponenzialmente e avrai più possibilità di posizionarti.

Quello che andrai a fare, quindi, sarà quello di attrarre tutte le persone che sono interessate alle mandorle: la storia delle mandorle, la loro coltivazione, le ricette con le mandorle. Tutti coloro che sono interessati alle mandorle non si rivolgeranno più ai siti generici di food ma si appassioneranno al tuo blog.

Ma come scegliere la propria nicchia?

caratteristiche di una nicchia profittevole

Molti marketer ti diranno di seguire le tue passioni. Monetizza le tue passioni. Crea un business sulle tue passioni.

E invece sai cosa? Questo è vero solo in parte perché se seguiamo esclusivamente le proprie passioni ci perdiamo per strada di una componente pratica e fondamentale: la monetizzazione.

Guarda bene, non sto dicendo che la passione non sia importante, anzi. L’importante però è capire come monetizzare quella passione (e se c’è possibilità di monetizzazione).

Creare un blog, scrivere costantemente nuovi contenuti, seguire i social, i commenti, le email… è un vero e proprio lavoro a tempo pieno. Se questo lavoro non porta risultati economici, presto il tuo blog finirà tra il 60% di blog abbandonati in giro per il mondo.

Ed è proprio questo il motivo per il quale il 95% dei blog non ha entrate economiche stabili: perché si pensa al blog come a una passione e non come a un’azienda.

Questo è il vero segreto per un blog di successo: trattarlo come un’azienda, come un business. Mettere le entrate economiche al primo piano, ottimizzare ciò che porta risultati monetari ed eliminare il superfluo.

Questo non significa che non possiamo creare un blog e portarlo avanti se non tratta una nostra passione.

Il blogging, ad esempio, è una mia passione profonda e credo di riuscire a dimostrarlo scrivendo guide come questa, che ha oltre 10.000 parole e mi sono divertita molto a scriverla. Ma è anche vero che se non mi portasse dei guadagni, non investirei il 90% del mio tempo a creare contenuti come questo.

È questa la differenza che devi imparare fin da subito: la forma mentis. Non si apre un blog per passione ma per business (sempre se si vuole ottenere un guadagno). Se poi l’argomento tratta una tua passione, allora le probabilità di successo sono sicuramente più alte.

Ti consiglio quindi di sviluppare un piano di obiettivi che vuoi raggiungere con il tuo blog. Possono essere obiettivi di traffico (ad es. 1.000 lettori mensili entro 3 mesi), obiettivi di monetizzazione (ad es. 1.000€ mensili entro 3 mesi) e così via.

L’importante è che gli obiettivi siano S.M.A.R.T., ossia:

  • Specific – specifici
  • Measurable – misurabili
  • Achievable – realizzabili
  • Relevant – rilevanti
  • Time-bound – limitati nel tempo.
obiettivi smart

Arriviamo quindi alla domanda cruciale: come si sceglie una nicchia che sia profittevole?

Una nicchia profittevole ha 4 caratteristiche:

  • Ha un buon numero di persone interessate all’argomento
  • Tratta un argomento che conosci bene
  • Le persone sono disposte a spendere dei soldi
  • Hai qualcosa da vendere in quella nicchia.

Se hai tutti questi 4 punti, allora la nicchia può essere profittevole e vale la pena fare un tentativo.

E adesso passiamo al test pratico: in base alle caratteristiche che ti ho spiegato, quale di queste ti sembra una nicchia profittevole?

  • persone interessate a gusci di tartaruga con le ruote
  • persone interessate allo yoga.

Bravo, hai superato il test! 😄

Un ultimo appunto importante prima di passare al prossimo paragrafo: quando le persone sono disposte a spendere dei soldi? La risposta è molto semplice: quando le aiuti a risolvere un problema.

Pensa bene a ogni volta che hai fatto un acquisto. L’hai fatto per risolvere un problema, consapevolmente o inconsapevolmente. Trova la tua nicchia, capisci quale è il suo problema e offri una soluzione.

Fidati: è tanto semplice quanto remunerativo.

3. Aprire un blog WordPress

Aprire un blog WordPress

Hai trovato il tuo why, hai selezionato la tua nicchia. E ora che si fa?

Ora è il momento di passare all’azione! La prima cosa da fare è quella di trovare un nome per il tuo blog.

Opta per un nome semplice, che si ricordi bene e sappia racchiudere tutto il core del tuo business. Se il tuo obiettivo è quello di sviluppare il tuo personal branding, come ad esempio nel mio caso, allora il blog potrà chiamarsi con il tuo nome è cognome. Una soluzione semplice e molto efficace!

Una volta scelto il nome, devi acquistare il dominio, ossia l’indirizzo fisico del blog. Nel mio caso, www.eleonorabaldelli.com è il dominio che ho scelto e acquistato. Questo dominio dovrà poi essere posizionato su un server che si acquista tramite un piano di hosting.

Per capire meglio il concetto, pensa al tuo blog come a una casa. Il dominio sarà l’indirizzo della casa mentre l’hosting il terreno sulla quale è costruita.

Ma come si acquistano dominio e hosting? Ci sono molte soluzioni.

Quella che ti consiglio è di acquistare sia il dominio che l’hosting su SiteGround, che è lo stesso servizio che utilizzo anche io per tutti i miei progetti e che consiglio ai miei clienti.

E quanto costa aprire un blog?

Il dominio costa circa 10 € l’anno e piani di hosting partono da 2,99 € al mese. La spesa è quindi davvero minima e potrai recuperarla in ogni caso recuperarla facilmente in pochissimo tempo seguendo questa guida.

Acquistare dominio e hosting con SiteGround

Vai quindi su SiteGround e segui questi passi:

1. . Scegli il piano che preferisci. Se inizi da zero, il piano StartUp va benissimo.

siteground piani hosting wordpress

2. Scegli adesso “Registra un nuovo dominio”, metti il nome che hai scelto e l’estensione oppure scegli “Ho già un dominio” per spostare su SiteGround un dominio già esistente. Se il dominio che hai scelto non è disponibile, prova con un’estensione diversa. Ad esempio, se miodominio.it non è disponibile, prova allora con .com, .org, .net e così via

dominio siteground

3. Clicca su PROCEDI e inserisci tutti tuoi dati di pagamento e clicca su PAGA ORA.

Complimenti! Il tuo nuovo blog è ufficialmente online! 😁

Puoi adesso installare WordPress, ossia il software che ti permette di scrivere i tuoi articoli, con un paio di click dal pannello cPanel. Se preferisci farti aiutare, ti basta contattare l’assistenza in live chat e lo installeranno per te in pochissimi minuti.

Adesso ti basta accedere a www.miodominio.it/wp-admin e puoi entrare nel backend del tuo blog, dove puoi creare tutte le tue pagine e i tuoi nuovi articoli.

4. Creare il design e la struttura del blog

Creare il design e la struttura del blog

Una volta che la tua casa è costruita sul terreno (hosting) e ha il suo indirizzo (dominio) è arrivato il momento di arredarla, ossia di creare tutti i contenuti che comporranno il tuo blog.

Se non sei un esperto di design, ti consiglio di prestare particolare importanza all’aspetto del tuo sito.

Uno studio condotto da Google insieme all’Università di Basilea, infatti, ha dimostrato che in una frazione di secondo i tuoi lettori percepiranno la bellezza estetica del tuo sito.

Un buon design significa fiducia.

Le persone tendono infatti a fidarsi maggiormente di un sito curato in ogni dettaglio. Questo significa che in base al layout che sceglierai, le persone decideranno in una frazione di secondo se fidarsi o non fidarsi di te.

Per questo, se non si hanno conoscenze approfondite, spesso è necessario affidarsi a un professionista (o meglio, a un team di professionisti!) per creare un sito web, come ad esempio Fiverr, una piattaforma che mette in comunicazione aziende e freelance.

Se preferisci fare tutto per conto tuo (tranquillo, è più semplice di quanto credi!), la prima cosa da fare è quindi quella di scegliere un tema (o template), ossia un layout grafico per il tuo sito web.

Ce ne sono tantissimi anche gratuiti e li trovi entrando sul tuo sito WordPress e cliccando sul menù a sinistra Aspetto > Temi.

tema wordpress

Adesso ti basta cliccare su “Aggiungi nuovo” perché si apra una finestra con centinaia di template gratuiti che puoi installare sul tuo sito web.

Temi WP

Personalmente, ti consiglio di scaricare il template Astra oppure il tema Hello Theme se decidi di utilizzare Elementor.

Elementor è infatti un plugin che ti permette di creare tutto il layout da zero. Un esempio del risultato è ad esempio questo blog, che ho costruito proprio con Hello Theme ed Elementor.

Se preferisci invece un template già pronto, allora ti consiglio di cercarlo su ThemeForest, dove puoi trovare migliaia di template per siti WordPress.

Cosa sono i plugin e quali plugin installare su WordPress

Cosa sono i plugin

Dal momento che WordPress è un open-source, per poter personalizzare al massimo il tuo sito web e migliorare le performance hai bisogno di alcuni plugin che devi installare.

Ma cosa sono esattamente i plugin?

I plugin sono semplicemente degli strumenti, dei programmi, che vengono installati su WordPress per estenderne le funzionalità.

Ti faccio un esempio.

Di base, WordPress non ha una funzione che permette ai tuoi contatti di prenotare un appuntamento con te direttamente dal tuo sito web. È in questo caso, ad esempio, che vengono in aiuto i plugin.

Puoi infatti cercare e installare un plugin che permetta questa funzione, in modo da integrarla sul tuo sito e permettere ai tuoi contatti di prenotare un appuntamento.

Esistono migliaia di plugin diversi con migliaia di funzioni diverse in base agli obiettivi che vuoi realizzare. Ti consiglio però di non installare troppi plugin perché renderebbero il tuo sito molto più lento e potrebbero entrare in conflitto tra loro, non permettendo il corretto funzionamento di WordPress.

Per installare un plugin ti basta andare nel menu di WordPress e cliccare su Plugin > Aggiungi nuovo.

plugin wordpress

Tra i migliori plugin di WordPress esistenti, ecco i 5 plugin “di base” che possono aiutarti a migliorare le performance del tuo sito.

Rank Math

Rank Math

Rank Math è un must have di ogni sito WordPress che ti permetterà di ottimizzare il tuo sito web dal punto di vista della SEO, ossia ti aiuta a migliorare gli articoli del tuo blog in modo che abbiano maggiori possibilità di posizionarsi nelle prime posizioni di Google.

Puoi inoltre utilizzarlo per gestire le sitemap, il file robots.txt, i titoli delle pagine e le meta description.

Dal momento che hanno più o meno le stesse funzionalità, dovrai installarne solo uno. Personalmente utilizzo Rank Math per i miei progetti ma moltissimi dei miei clienti utilizzano invece Yoast SEO.

Elementor

elementor

Elementor è senza dubbio il miglior plugin per la costruzione delle pagine WordPress. Si tratta in pratica di un plugin che ti permette di costruire e personalizzare completamente tutte le pagine del tuo blog.

È anche lo stesso plugin con il quale ho costruito questo blog (su cui è infatti installato il tema Hello Theme + il plugin Elementor PRO).

Ha una funzionalità di drag-and-drop, ossia puoi spostare direttamente gli elementi sullo schermo e metterli dove preferisci. È uno dei plugin più semplici da usare per costruire delle pagine da zero, soprattutto se –come me– non sai niente di programmazione, HTML o CSS.

Il piano gratuito ha tante funzionalità ed è sicuramente ottimo per iniziare. Ti consiglio però di acquistare Elementor PRO (il costo è di soli 59$/anno) per avere ancora più funzionalità che sicuramente ti serviranno se hai intenzione di monetizzare il sito.

Se invece non vuoi monetizzare il tuo sito e tenerlo solo come hobby, allora il plugin gratuito sarà sufficiente.

Alcune valide alternative a Elementor per creare il tuo sito web da zero sono ad esempio:

ShortPixel

shortpixel homepage

ShortPixel è un altro plugin utilissimo che ottimizza in modo automatico tutte le immagini che caricherai sulla libreria media del tuo sito WordPress. Ti consiglio di installarlo perché caricando molte immagini, il sito diventerà presto molto lento e farà fatica a caricarsi.

Un sito veloce invece è sicuramente uno dei fattori di successo.

Primo perché a Google piace la velocità e tende a premiare i siti veloci posizionandoli meglio in SERP, secondo perché i lettori sono molto impazienti e se un sito non carica in pochi istanti, tendono a chiudere la pagina e cercare un’altra risorsa.

ShortPixel ti aiuta quindi a raggiungere in modo automatico questo duplice scopo.

Autoptimize

autoptimize

Autoptimize è un altro plugin che ti consiglio di installare per rendere sempre pulito, veloce e performante il codice del tuo sito.

In termini di ottimizzazione, questo significa un blog più veloce e i motivi per i quali deve esserlo sono gli stessi spiegati poco sopra.

Header Footer Code Manager

Un altro plugin molto utile se non conosci la programmazione è Header Footer Code Manager. È un plugin che utilizzo su praticamente tutti i miei siti web e ti permette di aggiungere del codice dell’header o nel footer, senza andare a mettere le mani direttamente nell’editor del codice.

Questo plugin è molto utile soprattutto per andare a inserire tutti quegli elementi di cui hai bisogno per creare un blog, come ad esempio la verifica dei siti su Google Analytics o su Google Search Console, per inserire i banner pubblicitari di Google Adsense e così via.

Setta le impostazioni di WordPress

Prima di andare a creare i contenuti per il tuo blog, mancano ancora un paio di impostazioni da settare.

Entra sul tuo sito WordPress e, dal menu a sinistra, seleziona e modifica:

  • Impostazioni > Generali: aggiungi il titolo del sito, il motto, gli URL, l’indirizzo email principale, la data e l’orario (l’Italia è UTC+1). Modifica poi l’URL del tuo sito, aggiungendo “www” prima dell’URL. Questo mostrerà il tuo sito da miodominio.it a www.miodominio.it
www
  • Impostazioni > Lettura: scegli se l’homepage dovrà mostrare una certa pagina (che puoi creare con Elementor) o se deve mostrare la lista degli articoli del blog.
    ATTENZIONE: assicurati che la voce “Scoraggia i motori di ricerca ad effettuare l’indicizzazione di questo sito” NON abbia il check altrimenti il tuo sito non verrà trovato su Google
  • Impostazioni > Permalink: seleziona la struttura dell’URL in https://www.tuodominio.com/%postname%
  • Aspetto > Personalizza: da qua puoi personalizzare gran parte del tuo blog, dall’aspetto ai colori.

Collega il blog a Google Analytics e Google Search Console

Google Analytics

Infine, per tenere traccia del traffico del tuo sito e del comportamento dei visitatori del tuo blog, dovrai collegare il tuo sito a GA4, uno strumento di analisi gratuito di Google che ha Google Analytics.

Per farlo, ti basta andare su Google Analytics e creare una nuova proprietà con l’URL del tuo blog.

Puoi anche installare il plugin MonsterInsight su WordPress e collegarci il tuo account Google Analytics, così da avere sempre tutte le statistiche dei dati aggiornati a portata di mano e ottimizzare continuamente il tuo traffico in entrata.

Infine, crea un account su Google Search Console, un tool gratuito di Google che ti aiuta a ottimizzare e monitorare alcuni aspetti importanti del tuo blog, inviare la sitemap e molto altro.

5. Crea le pagine principali del tuo blog

Creare le pagine principali del blog

Le principali pagine che compongono un sito web, escludendo il blog, sono:

  • Homepage, ossia la prima pagina del sito
  • Pagina About, dove spieghi chi sei o chi siete
  • Contact Page, ossia la pagina di contatto.

Come abbiamo visto, il modo più semplice per creare queste pagine è utilizzare Elementor.

Creare l’Homepage

Per quanto riguarda l’homepage, inizialmente puoi anche mostrare gli ultimi articoli del blog.

Per scegliere questa opzione vai nel menu di WordPress e seleziona Aspetto > Personalizza e nel menu che si apre Impostazioni Homepage > La tua homepage mostra > seleziona “gli ultimi articoli”.

Se selezionerai invece “Una pagina statica”, ti chiederà quale pagina vuoi mostrare. Scegli la pagina che hai già creato oppure creane una nuova.

homepage

Per farlo, ti basta tornare nel menu principale di WordPress e selezionare Pagine > Aggiungi pagina. Se hai installato Elementor, clicca adesso su Modifica con Elementor e crea la tua nuova homepage.

Non dimenticarti poi di tornare in Aspetto > Personalizza e di selezionare la nuova pagina come homepage.

La pagina About e la pagina Contatti

La pagina about è una pagina molto importante perché diventerà il tuo biglietto da visita.

Sarà proprio in questa pagina che i lettori scopriranno chi sei, qual è la tua storia, qual è il tuo why.

  • Perché le persone dovrebbero ascoltarti?
  • Quale problema puoi risolvere loro?
  • Come possono contattarti?

Spiega quindi nella tua pagina About chi sei, la tua storia o la storia della tua azienda, quali sono i servizi che offri ma anche quali sono i tuoi valori, i tuoi obiettivi e il messaggio che vuoi trasmettere nel mondo.

Puoi inoltre aggiungere ad esempio i tuoi lavori, un link ai tuoi social ed un modulo di contatto attraverso il quale possono scriverti rapidamente. In alternativa, puoi creare una pagina Contatti a parte dove spiegare come le persone possono raggiungerti, fisicamente, per telefono o per email.

Cerca di essere genuino nella tua pagina About. Le persone hanno più bisogno di vedere verità e risultati veri, sconfitte e fallimenti e come sono stati superati invece di appartamenti (affittati) a Dubai e Ferrari (noleggiate) in garage.

Al giorno d’oggi, il vero elemento differenziante è proprio l’autenticità.

Ed è quello che fa la differenza tra un blog che magari può avere successo per un po’ ma poi tende a morire rispetto a uno reale, che cresce più lentamente ma che è destinato a durare nel tempo.

Lincoln diceva una grande verità:

Si può ingannare tutti una volta, qualcuno qualche volta, ma mai tutti per sempre.

Vuoi uno spunto? Dai un’occhiata alla mia pagina about.

6. Preparare la ricerca di keyword e il piano editoriale

 ricerca di keyword

Il tuo sito web è ora ufficialmente pronto. Adesso puoi davvero iniziare a creare i contenuti.

Tutto bello, tanta carica, mucho entusiasmo. Ma… che dobbiamo scrivere? Di cosa dobbiamo parlare?

In tuo aiuto arriva la ricerca di keyword, o keyword research.

Il punto da cui partire per fare una ricerca di keyword è proprio la tua nicchia. Riprendiamo l’esempio del blog sulle ricette con le mandorle.

Prova a fare una prima ricerca sui forum, come ad esempio Quora, sui gruppi Facebook, sugli altri blog che trattano le ricette con le mandorle e cerca di capire quali sono le domande più poste.

Potrebbero essere ad esempio:

  • Come si sgusciano le mandorle?
  • Come si prepara la pasta di mandorle?
  • Dove si comprano le mandorle?

Ovviamente sono domande che sto facendo totalmente a caso, ma cercando dove ti ho detto troverai sicuramente delle idee a cui non avevi pensato.

Adesso, scrivi 5-10 di queste idee e domande, comprese le tue stesse idee e gli argomenti che vorresti trattare. Questa sarà la base per la tua ricerca di keyword.

La ricerca di keyword è quindi una ricerca di parole chiave che viene fatta attraverso alcuni strumenti per capire se e quanta richiesta c’è effettivamente di questo argomento sul web e puntare quindi alle keyword che possono portarti il maggior numero di traffico.

Ci sono numerosi modi per trovare nuove idee per gli articoli del tuo blog.

Uno degli strumenti che utilizzo molto spesso è tanto semplice quanto potente: Answer the Public.

answer the public

Prima di procedere alla stesura di questo articolo, ad esempio, sono andata su Answer the Public e ho fatto una ricerca sulla keyword “Creare un blog”.

Come risultati, troverai tutte le domande e le ricerche che le persone hanno fatto su quell’argomento, offrendoti centinaia di altre keyword che possono aiutarti a verticalizzare i tuoi articoli.

answer the public esempio

Più i tuoi articoli risponderanno alle domande che le persone fanno sul web e più i tuoi contenuti saranno apprezzati dal tuo pubblico. Salvati quindi Answer the Public tra i tool preferiti perché sarà un potente alleato per la scrittura degli articoli del tuo blog.

Una volta individuati gli argomenti da trattare, si passa ai numeri: dobbiamo controllare i volumi di ricerca, ossia quanto effettivamente una data keyword viene cercata. Le migliori parole chiave per un blog appena nato sono quelle che hanno un volume di ricerca compreso tra 200 e 700.

Se hanno meno ricerche, infatti, rischieresti di non ottenere abbastanza traffico. D’altro canto, se sono più altre dovrai scontrarti con blog molto grandi e ben posizionati e sarà molto dura riuscire a scalare la vetta.

Ci sono numerosi strumenti che ti permettono di verificare il numero di ricerche mensili. Il mio preferito in assoluto è Semrush perché ha una varietà di funzioni incredibile e ti permette di analizzare centinaia di fattori in modo da posizionare al meglio i tuoi articoli.

(CONSIGLIO IMPORTANTE: crea subito un account gratuito su Semrush perché sarà uno dei migliori alleati su cui potrai contare per far crescere il tuo blog.

Ti consiglio anche di fare la prova gratuita di 7 giorni che Semrush mette a disposizione. Questo ti darà modo di accedere per una settimana a tutte le funzioni premium.

Se non vuoi pagare l’abbonamento, scarica tutti i dati che hai trovato e disdici la prova gratuita prima della fine dei 7 giorni. Avrai materiale disponibile per almeno un anno di lavoro e non ti verrà addebitato nessun costo. E ovviamente potrai continuare a utilizzare Semrush gratuitamente nella sua versione limitata.)

Ma torniamo a noi.

Questi, ad esempio, sono i risultati di ricerca per la keyword “creare un blog”. Soprattutto se sei agli inizi ti consiglio di optare per delle parole chiave che hanno una Keyword Difficulty più bassa perché in questo modo avrai più possibilità di posizionarti meglio su Google.

Anche perché ti assicuro che è frustrante scrivere decine e decine di articoli che nessuno leggerà mai.

In questo caso, quindi, come scegliere una parola chiave che abbia una Keyword Difficulty più bassa? La risposta è semplice: opta per delle medium- e delle long-tail keyword, chiamate anche parole chiave a coda lunga.

semrush keyword

Ma cosa sono le long-tail keyword?

Le long tail keyword sono delle keyword più lunghe, delle vere e proprie frasi, che hanno volumi di ricerca più bassi ma anche una competizione minore.

Secondo Hubspot, infatti, il 50% delle query di ricerca è composto da quattro parole o più. Ciò significa che oltre la metà delle query di ricerca riguarda qualcosa di specifico.

Sempre per restare sulla keyword “creare un blog” (chiamata anche Short Tail Keyword), delle longtail keyword potrebbero essere ad esempio:

  • come creare un blog di successo nel 2020
  • come creare un blog di cucina con WordPress
  • come posso creare un fashion blog.

Semrush ti offre numerose soluzioni anche di longtail keyword da utilizzare, mostrandoti come vengono usate dai tuoi competitor, quali sono i volumi di ricerca e in che modo devi strutturare l’articolo in modo da avere maggiori possibilità di scalare la serp di Google.

long-tail-keywords

Ti consiglio quindi di fare diverse ricerche tra le keyword che vuoi utilizzare in modo da andare a intercettare le migliori longtail keyword da utilizzare.

➡️ Clicca qua per provare Semrush gratuitamente

Ci sono anche altri strumenti che puoi utilizzare per questo lavoro, a partire dal Google Keyword Planner, che può aiutarti soprattutto nel caso tu voglia sponsorizzare i tuoi articoli su Google.

I tool che utilizzo regolarmente per la keyword research sono:

Una volta che la ricerca di keyword è pronta, è arrivato il momento di preparare il piano editoriale. Ci sono diverse definizioni per “piano editoriale” quindi invento la mia ?

Un piano editoriale è un documento (Excel, Word, ecc.) che ci aiuta a creare una strategia editoriale per il nostro blog e nel quale racchiudiamo tutte le keyword che abbiamo rilevato e i relativi dati, in modo da programmare una pianificazione strategica del blog.

Perché – non l’hai dimenticato, vero? – il blog è prima di tutto un business e in quanto tale va trattato. E tu non ti fideresti mai di un’azienda che va avanti a caso, senza pianificazione, giusto?

Ho anche preparato un template di piano editoriale che puoi utilizzare per i tuoi progetti. È lo stesso che utilizzo io e può esserti molto utile sia se affidi la scrittura degli articoli a degli articolisti, sia se ti occuperai tu stesso della stesura degli articoli.

➡️ Puoi scaricare il template del piano editoriale da qua (tranquillo, è gratis! 😄)

ALTRO CONSIGLIO IMPORTANTE: Molte guide che trovi sul web si fermano a questi argomenti. Io però ho deciso di andare avanti e spiegarti alcune cose che devi sapere per costruire il tuo blog, se vuoi che questo diventi davvero un business sostenibile e di successo.

Difficilmente sul web troverai delle guide così lunghe e dettagliate (e soprattutto gratis) ma il mio obiettivo è quello di fornirti sempre strumenti e strategie reali e comprovate che possono portarti a costruire un vero e proprio business.

Niente teoria, niente roba scopiazzata qua e là: solo tecniche che provengono dalla mia stessa esperienza e strategie che utilizzo per contribuire alla crescita di blog che contano migliaia di visitatori ogni giorno.

Ti consiglio quindi di aggiungere questa guida tra i preferiti, in modo che tu possa tornarci regolarmente via via che il tuo blog cresce.

7. Come scrivere un articolo su WordPress

Adesso che anche il piano editoriale è pronto, è davvero arrivato il momento di scrivere il tuo primo articolo. Vai quindi su WordPress e dal menu a sinistra scegli Articoli > Aggiungi nuovo.

aggiungi nuovo articolo

Per scrivere un articolo efficace, che sappia soddisfare sia i tuoi lettori sia mamma Google, ci sono alcune accortezze che devi sempre tenere presenti.

La prima è quella di offrire sempre contenuti davvero di qualità, che sappiano fare la differenza. So che è una frase che si ripete spesso quando parliamo di marketing, ma il valore è qualcosa che tende a mancare sempre più spesso e basta farsi un giro tra i tanti blog esistenti per accorgersene.

Molti sono anche tanti coloro che ripetono che il segreto è quello di dare valore e lo fanno creando contenuti copiati qua e là, con informazioni ottenute per sentito dire e (e adesso esce fuori la linguista che è in me) pieni di errori di grammatica e di ortografia. Da rabbrividire.

Se vuoi fidarti di questi sedicenti guru, i miei migliori auguri. Davvero. Io però mi dissocio.

Ecco allora qualche consiglio per scrivere degli articoli di valore concreto:

  • Offri soluzioni che possono essere applicate fin da subito
  • Dimostra le tue competenze e le tue conoscenze e accompagnale con fonti autorevoli, risultati reali e case study
  • Aiuta le persone in modo genuino e sincero
  • Rendi accattivante il titolo del tuo post, senza però scadere in un becero clickbaiting. Esistono molti tool online che ti possono aiutare a valutare l’efficacia delle tue headline, ossia i titoli dei tuoi post
  • Inserisci negli articoli video, immagini, grafici e infografiche che aiutino i lettori a seguire e approfondire ciò che stanno leggendo
  • Scrivi frasi semplici e brevi, proprio come sto facendo io in questo articolo. Vai a capo spesso in modo dal lasciare spazi bianchi che aiutino la lettura su schermo, fisicamente più difficoltosa della lettura su carta
  • Utilizza elenchi puntati e numerati
  • Utilizza le headline (H2, H3…) in modo da facilitare la consultazione dell’articolo
  • Evidenzia le parole importanti con il grassetto o con i corsivi
  • Anche se non esiste un numero minimo di parole ideale, ti consiglio di scrivere post superiori alle 1000 parole.

Un tool potentissimo per sapere come creare un articolo partendo dalla tua keyword è il Content Marketing Toolkit di SEMRush, che ti dà delle indicazioni piuttosto precise sui contenuti da sviluppare su una parola chiave confrontando i risultati raggiunti dai tuoi competitor.

seo writing assistent

>> Clicca qua per provare Semrush gratuitamente

Un altro tool fondamentale per scrivere contenuti è Jasper AI, uno strumento basato sull’intelligenza artificiale in grado di scrivere articoli di blog in completa autonomia. E non solo articoli ma anche post di Facebook, e-mail di marketing, testi di copywriting, script video, tweet e tutti i testi che vuoi generare, libri compresi 🤯

Pensa di quanto tempo abbiamo bisogno per scrivere dei contenuti. E ora pensa come sarebbe se potessimo generare gli stessi contenuti in soli 30 secondi.

Tutto quello che devi fare è solo descrivergli quello che deve scrivere: la tua azienda, il tuo prodotto, un argomento del blog… quello che vuoi!

Puoi anche aggiungere una o più keyword e puoi scegliere di scrivere il tuo testo in ben 11 lingue diverse. Al momento, infatti, il tool è in grado di generare testi in inglese, francese, tedesco, spagnolo, italiano, portoghese, olandese, polacco, cinese, russo e giapponese.

Poi clicchi su “Generate” e come per magia sullo schermo apparirà il tuo testo finito.

conversion.ai scrivere articolo blog

Un bel risparmio di tempo ed energia!

Clicca qua e prova subito Jasper gratis

Quando il tuo articolo è pronto per i lettori, è l’ora di renderlo pronto per Google. E qua entra in gioco l’ottimizzazione SEO.

8. Creare un blog di successo: l’ottimizzazione SEO

Una volta che il tuo articolo è completato, se hai installato il plugin Rank Math, nella barra a fianco dell’articolo puoi trovare numerosi suggerimenti che possono aiutarti a ottimizzare l’articolo per i motori di ricerca.

Considera il semaforo di Rank Math solo un’indicazione. Avere un semaforo verde non significa che l’articolo si posizionerà sicuramente mentre mi è capitato mille volte di posizionare articoli che avevano invece il semaforo rosso.

Semaforo Rank Math

Una volta che hai controllato le indicazioni RankMath è arrivato il momento di ottimizzare i metadati, ossia quello che Google mostrerà tra i suoi risultati di ricerca. In particolare dovrai ottimizzare:

  • il metatitle, ossia il titolo
  • l’URL, inserendo solo la parola chiave (e non tutto il titolo del post)
  • la metadescription, cercando di inserirci la keyword che hai scelto.
rank math metadati

Adesso, nel menu a destra, inserisci anche un’immagine in evidenza e rinominala con la parola chiave del tuo post. Scegli inoltre la categoria dell’articolo e gli eventuali tag.

Et voilà, il tuo post è ottimizzato e pronto per essere pubblicato!

Piccolo appunto importante. Ricorda anche che per riuscire a posizionare il tuo blog nelle migliori posizioni di Google, non è sufficiente ottimizzare solo gli articoli ma dovrai ottimizzare tutto il sito web in ottica SEO.

Una delle cose più importanti da fare, soprattutto dopo gli ultimi aggiornamenti dell’algoritmo di Google, è quella di rendere il tuo sito veloce.

Ma come sapere se il tuo sito è abbastanza veloce? Google mette a disposizione uno strumento utilissimo chiamato PageSpeed Insight. Ti basta inserire il tuo dominio, cliccare su ANALIZZA e otterrai i risultati del tuo sito in termini di velocità.

Se i tuoi risultati sono verdi, allora complimenti! Hai fatto un ottimo lavoro! 🎉

Se sono gialli o rossi, ossia compresi in un punteggio tra 0 e 89, allora ti consiglio caldamente di lavorare alla velocità del tuo sito.

Se non hai uno sviluppatore e vuoi contenere i costi (che per questo tipo di lavoro possono essere anche abbastanza alti) allora ti consiglio di cercarne uno su Fiverr.

Si tratta di una piattaforma dove i freelance mettono a disposizione le proprie competenze: dalla grafica al design, traduzioni, sviluppo dei siti web e chi più ne ha più ne metta.

Personalmente, quando ho bisogno di qualcosa, cerco sempre un professionista su Fiverr. Le persone sono più che competenti e i prezzi alla portata di tutte le tasche – visto poi che quando si avvia un blog, spesso il budget che si ha a disposizione è contenuto.

Bene, se sei arrivato fin qui, devi ammettere che hai fatto molta strada. Sei passato dalla creazione di un blog completamente da zero, dalle impostazioni varie e dalla PageSpeed Insight fino ad arrivare alla pubblicazione del tuo primo articolo.

E adesso che succede?

Beh, adesso dovrai promuovere il tuo contenuto, aumentare il traffico e iniziare a guadagnare. Che ne dici, vuoi sapere come fare? Continuiamo allora!

Promuovi il tuo blog

Promuovere il blog

Molti marketer (o pseudomarketer) la fanno semplice:

creare un blog + scrivi contenuti di valore = $$$

Eheheh, magari fosse così semplice! 😅

Non basta aprire un blog, scrivere articoli e ottimizzarli un po’ per vedere arrivare dei bonifici sostanziosi sul proprio conto corrente.

Quello che in tanti si dimenticano di spiegare è invece un passaggio fondamentale per la crescita di un blog: la promozione.

La sponsorizzazione dei post tramite advertising è sicuramente la strada più veloce ma anche quella più costosa. In realtà è possibile promuovere i propri contenuti in modo totalmente gratuito.

È un processo magari un po’ più lento ma comunque ancora molto funzionale.

Vediamo quindi su quali canali puoi promuovere i tuoi contenuti.

Promuovere il blog tramite i social media

Promuovere il blog con i social media

Il primo posto dove poter condividere i contenuti del tuo blog sono senza dubbio i social media, come ad esempio:

  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Pinterest
  • Reddit
  • TikTok
  • Quora.

Ovviamente non dovrai condividere i tuoi articoli ovunque. Ti consiglio di fare dei test provando contenuti diversi su piattaforme diverse fino a trovare qual è la soluzione che funziona nel tuo business.

Diffida da chi ti dice che Facebook è solo per vecchi o che Instagram e TikTok sono canali che aumentano la visibilità e l’autorevolezza di ogni brand. Ci sono canali che funzionano per un progetto, altri che funzionano per un altro.

Ogni social network, inoltre, dovrebbe avere contenuti differenti dal momento che hanno anche utenti diversi. Niente link del tuo nuovo articolo ovunque, quindi, bensì è importante utilizzare la giusta comunicazione per ogni social.

Qualche esempio? Ecco qualche suggerimento che funziona tendenzialmente bene:

  • Su Facebook funzionano bene i video e i contenuti formativi
  • Su Instagram sono gradire le foto in alta qualità, i Reels e i post-citazione
  • Su Twitter ottengono maggior engagement le news, gli articoli di blog e le GIF
  • Su LinkedIn sono graditi solo i contenuti professionali e le news di lavoro
  • Su Pinterest via libera alle infografiche, ai tutorial fotografici e ai contenuti visuali
  • Su Quora puoi aumentare la tua autorevolezza rispondendo alle domande degli utenti della tua nicchia
  • Su Reddit puoi trovare conversazioni molto specifiche di praticamente ogni nicchia.

Promuovere il blog tramite guest blogging

Guest blogging

I guest post sono contenuti che vengono creati per altri blog, in cambio (solitamente) di un backlink, ossia a un link che punti al nostro blog.

All’inizio del 2014, Matt Cutts, un famoso ingegnere software statunitense, ha soavemente affermato che il guest blogging fosse ufficialmente morto.

Testualmente, disse:

Stick a fork in it: guest blogging is done; it’s just gotten too spammy.

A giudicare da risultati degli ultimi anni, adesso possiamo dire con certezza che si sbagliava (cosa che se non ricordo male, ha ammesso anche lui stesso in seguito). Il mondo del guest blogging è ancora vivo e vegeto – e aggiungerei che si sente benissimo.

L’importante però è farlo nel modo giusto.

Ma che valore generano i guest post? Creare dei guest post ha ancora numerosi vantaggi:

  • ti aiuta ad affermarti come fonte autorevole nella tua nicchia
  • ti permette aumentare il traffico verso il tuo sito
  • ti porta a conoscere altri blogger, creare nuove relazioni e unirti a nuovi team
  • ti fa ottenere dei backlink di valore per il tuo blog, aumentando di conseguenza la tua Domain Authority (DA).

Lavorare insieme significa vincere insieme.

Ma come trovare altri blogger che accettino dei guest post nella tua nicchia?

La risposta più scontata, ma per esperienza anche quella più funzionale, è chiedere.

Trova altri blog della tua nicchia, studiali, leggi i loro contenuti e poi prova a contattarli. Controlla bene nei siti web perché molto spesso i blogger hanno una pagina nella quale scrivono tutte le informazioni per inviare un guest blog, come le indicazioni per la stesura o l’indirizzo email al quale inviarlo.

Su alcuni dei miei blog, ad esempio, ospito dei guest post. C’è una pagina in cui racchiudo tutte le linee guida da seguire per la stesura e un indirizzo email al quale inviare i contenuti. Una pagina comunque visibile e non nascosta nei meandri del web.

E puntualmente le persone mi inviano email del tipo “Ospiti guest post sul tuo blog?“. Sì, li ospito, l’ho scritto a caratteri cubitali.

È frustrante ricevere email di persone che vogliono solo un backlink e ti offrono contenuti scadenti e pieni di errori grammaticali. Dai un contributo al blog per il quale vuoi scrivere, offri davvero del valore aggiunto.

Allora sì che potrai vedere il tuo guest post pubblicato.

Perché il tuo guest post ottenga i risultati desiderati, devi seguire 3 regole fondamentali:

  • scrivi il tuo miglior contenuto di sempre, inedito e originale
  • l’autopromozione deve essere sempre velata
  • scrivi un contenuto adatto all’audience del tuo ospite e che non sia già stato trattato dal blog che ti ospita.

Non demoralizzarti se riceverai alcuni no inizialmente: è una cosa del tutto normale. Continua a scrivere sul tuo blog, per avere contenuti-prova da mostrare ai blogger a cui chiedi di ospitare un guest post, e continua a contattarli, cercando di creare con loro relazioni autentiche e durature.

In questo modo puoi aumentare la tua autorevolezza e portare al contempo traffico verso il tuo sito web.

Promuovere il blog tramite email marketing

email marketing

L’email marketing rimane uno dei metodi più efficaci per promuovere il proprio sito ed è ancora uno dei metodi principali per guadagnare con un blog.

The money is in the list

Ma di cosa si tratta?

La newsletter è la lista dei contatti che ti hanno lasciato la propria per email per ricevere da parte tua offerte pubblicitarie o materiali di approfondimento.

Utilizzare quindi la tua lista di iscritti per promuovere i nuovi contenuti è sempre una buona idea per portare traffico verso il tuo sito web.

Ci sono numerosi tool di email marketing che puoi utilizzare per costruire la tua lista di contatti e inviare loro email informative. I migliori sono:

Come monetizzare il blog

Come monetizzare un blog

Nel corso di questa lunga guida hai imparato a creare un blog professionale, hai scoperto come creare un articolo che riesca a posizionarsi nei primi risultati di ricerca di Google e hai scoperto alcuni ottimi metodi per aumentare la tua autorevolezza nella nicchia che hai scelto e promuovere il sito web.

Arriviamo dunque al clou di questo articolo: come si monetizza un blog?

Ci sono diversi principalmente 13 metodi attraverso i quali puoi guadagnare con un blog, 8 dei quali sono:

  1. Vendendo i tuoi servizi
  2. Tramite i programmi di affiliazione
  3. Con i contenuti sponsorizzati
  4. Vendendo corsi online
  5. Grazie ai banner pubblicitari
  6. Attraverso un podcast
  7. Vendendo prodotti fisici di un e-commerce
  8. Attraverso le partnership.

Vediamoli nel dettaglio.

Vendi i tuoi servizi

Vendi i tuoi servizi

Soprattutto se sei un professionista, uno dei metodi per iniziare a guadagnare fin da subito con il tuo blog è attraverso la vendita dei tuoi servizi, esattamente come ho fatto anche io per molto tempo con questo blog.

Attraverso il tuo blog puoi infatti dimostrare le tue competenze e conoscenze, mostrare i risultati che hai raggiunto e attirare in modo naturale nuovi clienti.

Ci sono numerosi servizi che puoi vendere in base alle tue specializzazioni, come ad esempio puoi offrire:

  • articoli online
  • consulenze nel tuo campo professionale
  • progetti di sviluppo e programmazione
  • servizi di marketing
  • assistenza virtuale
  • campagne pubblicitarie…

Le soluzioni sono pressoché infinite. Io stessa ho iniziato proprio così, vendendo i miei servizi online. Attraverso i miei blog ho attirato l’attenzione di altri professionisti che mi hanno contattata per gestire i loro progetti editoriali online.

Ed è così che si avviata la mia carriera nel web writing che mi ha poi portata a verticalizzarmi sul SEO copywriting. Questa è anche la strada più veloce e più semplice se vuoi intraprendere una carriera professionale nel mondo del blogging.

Ospita guest post

Una volta che il tuo blog ha raggiunto un buon numero di lettori mensili, indicativamente sopra i 5/10.000 al mese, potrai offrire la possibilità di pubblicare guest post sul tuo blog a pagamento.

Se il tuo sito ha infatti un buon traffico e una buona Domain Authority, molti blogger della tua nicchia avranno piacere di scrivere un contenuto per il tuo blog in cambio di un link.

Ecco, per farlo, puoi chiedere loro un pagamento che può variare da pochi euro a diverse centinaia in base al tuo traffico mensile e alla tua domain authority.

Anche questo è uno dei metodi che utilizzo io per guadagnare online con i miei blog.

Guadagna con l’affiliate marketing

Guadagnare con l'Affiliate Marketing

Un altro metodo per monetizzare un blog sono i programmi di affiliazione. Ma come funzionano?

Alcune aziende offrono un programma di affiliazione e ti consegnano un particolare link di tracciamento che puoi inserire nei tuoi articoli o nelle tue email. Ogni volta che qualcuno acquista un prodotto attraverso il tuo link affiliato, l’azienda ti riconosce una commissione.

Due dei maggiori portali che utilizzo comunemente per affiliarmi alle aziende sono ShareasaleAwin ma dipende molto dalla nicchia alla quale ti rivolgi. Uno dei marketplace con il numero di prodotti più vasto è senza dubbio il programma di affiliazione Amazon.

Un consiglio importante che mi sento di darti se vuoi iniziare a monetizzare il tuo blog attraverso l’affiliate marketing è quello di promuovere solo prodotti che tu stesso utilizzi e che consiglieresti ai tuoi più cari amici, a prescindere dal guadagno che puoi farci.

Questo principalmente per due motivi:

  • se consigli prodotti scadenti o di cui tu stesso non ti fidi, perderai presto autorevolezza e la fiducia dei tuoi lettori
  • se promuovi solo per generare introiti, le tue affiliazioni saranno forzate e questo porterà le persone a chiedere dei rimborsi. Più rimborsi = meno entrate economiche per te.

I prodotti che consiglio nelle miei guide mi generano una commissione ogni volta che viene fatto un acquisto. Le persone che mi leggono si fidano di me e sanno che consiglio sempre e solo strumenti che utilizzo io stessa.

Il blogging di oggi ha bisogno di chiarezza e trasparenza. Offri sempre chiarezza e trasparenza ai tuoi lettori e pretendila sempre dai blog che visiti.

Quindi sì alle affiliazioni ma metti avanti le persone che ti seguono ai possibili guadagni che puoi farci.

Crea e vendi i tuoi corsi online

Crea e vendi i tuoi corsi online

Se sei molto specializzato su un argomento o hai conoscenze particolari che puoi insegnare ad altri, puoi creare un corso online dove le persone pagano per accedere.

Ci sono numerosi corsi che si possono sviluppare, da quelli più tecnici a quelli più creativi: corsi di pittura, di scrittura, di social media, di public speaking… Non ci sono veramente limiti.

Una volta che il tuo corso o videocorso è pronto, puoi caricarlo su una delle tante famose piattaforme di e-learning, come ad esempio Teachable, ThinkificKajabi solo per citarne tra le più famose. Se i contenuti sono davvero di qualità, i corsi online possono generare degli introiti interessanti.

L’anno scorso, ad esempio, solo i corsi e le guide presenti su uno dei miei blog (quello che ti ho mostrato all’inizio di questa guida) mi hanno portato un profitto totale di circa 3o.000 euro. Tanti? Pochi?

A essere sincera non sono molti ma si tratta pur sempre di un lavoro parallelo che mi porta regolarmente delle entrate passive extra.

Ti assicuro però che lavorandoci in modo un po’ più costante, si può guadagnare molto di più, come avviene per esempio per molti dei clienti con i quali collaboro e che utilizzano i corsi online come fonte principale dei propri business.

Monetizza con la pubblicità

Monetizza con la pubblicità

Un altro metodo che puoi utilizzare per ottenere delle entrate sono i banner pubblicitari, come ad esempio quelli di Google Adsense.

Aggiungerli al sito è semplicissimo. Ti basta creare un account Adsense, aggiungere una stringa di codice sul tuo sito WordPress e i banner appariranno come per magia. Ogni volta che qualcuno ci clicca sopra, otterrai un piccolo guadagno.

Pro e contro di questo metodo di monetizzazione?

  • Pro: semplice da installare e porta guadagni fin da subito
  • Contro: difficilmente riuscirai a tirare su delle entrate interessanti se non hai un traffico sul sito molto alto (nell’ordine di centinaia di migliaia di visitatori mensili).

Avvia un podcast

Avviare un podcast

Un altro tipo di monetizzazione che personalmente non ho mai utilizzato ma di cui ho seguito lo sviluppo della strategia da parte di alcuni miei clienti sono i podcast.

Che poi quello dei podcast è un mondo davvero interessante che però in Italia sembra faccia un po’ fatica a partire rispetto ad altre parti del mondo, come ad esempio gli States.

Che ne dici, dovrei iniziare anche io a fare un podcast? ? Fammi sapere nei commenti la tua opinione, scrivendo: “Sì, fai un podcast, yeah!” oppure “Lascia fa’ nun ce pensa’ nemmeno” ?

Ops, ho divagato. Torniamo a noi.

Come si guadagna con un podcast? Molto semplice. Se segui già dei podcast ti sarai accorto che molto spesso all’inizio viene presentato un prodotto o un servizio. Quello è un vero e proprio contenuto sponsorizzato, ossia l’azienda X ha pagato il podcaster Y per citare nel proprio podcast il suo prodotto o servizio.

Anche in questo caso, per guadagnare da un podcast è fondamentale avere un buon numero di ascoltatori.

Se vuoi creare un podcast, i tool più utilizzati sono:

Crea un e-commerce

Crea un e-commerce

Attraverso un blog puoi anche vendere dei prodotti fisici. Ed è qua che entra in gioco l’e-commerce.

L’e-commerce altro non è che un vero e proprio negozio virtuale in cui le persone scelgono il prodotto che desiderano, lo pagano e se lo vedono ricevere direttamente a casa. L’emblema dell’e-commerce è Amazon.

L’e-commerce è senza dubbio uno dei modi più utilizzati da chi ha già un negozio fisico e vuole vendere i propri prodotti online. In questo caso, dovrai avere un magazzino e gestire personalmente spedizioni e resi.

Ma c’è anche un’altra possibilità: il dropshipping.

Attraverso il dropshipping non ti dovrai occupare personalmente dei prodotti perché il tuo ruolo sarà di mediazione tra il fornitore e il cliente finale. Quindi non hai bisogno di un magazzino.

Mi spiego meglio.

Diciamo che il cliente X arriva sul tuo blog. Legge un articolo interessante di cucina che hai scritto e decide di acquistare una padella. Va sul tuo e-commerce, sceglie il prodotto, paga e invia l’ordine. Cosa succede ora?

Succede che tu inoltri l’ordine a un fornitore, che si occuperà della spedizione della merce, dell’eventuale reso e quant’altro. Sarai tu quindi a pagare il fornitore, trattenendoti una parte del ricavo.

dropshipping

Se hai quindi un blog, può essere utile monetizzarlo attraverso un e-commerce in dropshipping così da non dover avere gli oneri fisici, burocratici ed economici di un magazzino fisico.

Il tuo blog si rivolge alla nicchia degli amanti dei cani? Proponi un e-commerce di collari, guinzagli, ciotole e giocattoli. Ti rivolgi alla nicchia del fai-da-te? Allora un e-commerce con attrezzi di lavoro e manuali approfonditi sarà perfetto.

Per creare un e-commerce, le piattaforme più utilizzate sono:

Personalmente, per i miei progetti utilizzo solitamente Shopify e WooCommerce.

Guadagna con le partnership e con l’Influencer Marketing

L’ultimo metodo che voglio presentarti per iniziare a guadagnare con il tuo blog è quello delle partnership e dell’influence marketing.

Una volta che hai creato un blog e lo hai lanciato sul mercato, piano piano inizieranno le prime partnership. Io, ad esempio, collaboro con altri blogger e SEO expert ad altri progetti che stiamo portando avanti, ma anche con giornalisti e influencer, con i quali abbiamo creato un vero e proprio network.

Trovare dei partner, purtroppo, non è semplice perché non sempre riusciamo a trovare delle persone che condividono le nostre passioni, le nostre ambizioni o i nostri obiettivi.

Ma quando si riesce a trovarle, lavorare insieme è incredibile. Anche perché quando si lavora come freelance, dopo l’entusiasmo iniziale del lavorare da casa, in smart working o remote working, magari in pigiama, ci accorgiamo presto che se non intessiamo una stretta rete di contatti sociali, è facile ritrovarsi un po’ isolati dal mondo.

E poi diciamoci la verità: lavorare insieme è molto più soddisfacente che lavorare da soli. E porta anche risultati migliori.

Prima di cercare dei business partner o degli influencer per stringere delle collaborazioni puramente lavorative, quindi, costruisci con loro un solido rapporto, genuino e autentico. Sono queste le migliori collaborazioni che puoi trovare!

Come creare un blog e guadagnarci: riflessioni finali

Siamo arrivati alla fine di questa lunga guida su come creare un blog, lanciarlo sul mercato e iniziare a guadagnare. Le informazioni che hai letto sono davvero tante e forse inizialmente ti sembrerà ancora tutto un po’ confuso.

Non preoccuparti, è normale quando si apprendono nuove informazioni.

Non sai quante volte, all’inizio del mio percorso nel web writing, ho commesso numerosi errori con il blog e ho pensato di mollare tutto ancora prima di iniziare perché pensavo tra me e me: “Ma cos’è questa roba? Non la capirò mai! Io so solo scrivere, non settare software o creare blog!”

Per fortuna, mi sbagliavo ?

Salvati questa guida tra i preferiti e torna periodicamente via via che segui gli step per la creazione del blog. Vedrai che con la pratica, tutto diventerà più chiaro.

Un piccolo consiglio prima di salutarci. Per esperienza ti dico che inizialmente creare un blog ti dà una carica e un’energia incredibile e ti fa produrre contenuti su contenuti.

Ma questo non basta a rendere il tuo blog un business di successo.

Solo una parte dei blog che vengono creati riescono ad andare avanti e a portare dei guadagni regolari e costanti. E sai perché molti blog falliscono? Perché non vengono avviati con la giusta forma mentis, con le giuste tecniche, con la giusta organizzazione.

Se vuoi che il tuo blog sia un hobby, trattalo come un hobby.
Se vuoi che il tuo blog diventi un business, trattalo come un’azienda.

Dai alle persone un motivo concreto per seguirti e per leggere ciò che scrivi. Interessati a loro, crea relazioni, sii presente. Rispondi ai commenti e alle email che ti invieranno.

Questo è il primo passo. Il traffico, i guadagni, tutto il resto arriveranno di conseguenza.

Creare un blog è stata una delle migliori decisioni che abbia mai preso nella mia vita e quando lavoro ai miei progetti e a quelli dei miei clienti, mi sento davvero felice di fare un lavoro che amo e che mi porta dei successi inimmaginabili.

Adesso, con questa guida, hai davvero in mano tutto ciò che ti serve per creare un blog tutto tuo e iniziare a monetizzare. Quindi non ti resta che metterti al lavoro.

Al tuo successo!

Buon blogging

firma

Vuoi creare un blog di successo?

Ricevi subito il tuo corso di blogging gratuito e impara a creare un blog da zero, a monetizzarlo e a portarlo al successo in 7 giorni.

Hai già letto questi articoli?

Ehi! Qua manca il tuo commento

Ricevi una notifica per i nuovi commenti
Notificami
guest
142 Commenti
I più vecchi
I più recenti I più votati
Inline Feedbacks
View all comments

Vuoi ricevere il mio corso di blogging gratis?

Imparerai a creare il tuo blog da zero – anche se non hai competenze – e renderlo monetizzabile in 7 giorni.