L’allarme del Times sul premierato, cita il discorso di Segre al Senato e attacca Meloni: “Il piano di riforma fa eco a Mussolini” - La Stampa

Interrogativi sul programma di riforme costituzionali del governo di Giorgia Meloni rimbalzano oggi su un articolo del Times britannico, giornale del gruppo Murdoch che pure in passato ha pubblicato un ritratto della presidente del Consiglio italiana a tinte prevalentemente positive. Lo spunto è il discorso di Liliana Segre al Senato sul pericolo del premierato. L'articolo - un resoconto di cronaca politica per l'edizione cartacea firmato dal corrispondente del giornale a Roma, Tom Kington - cita, pur senza farle apertamente sue, le riserve sul premierato avanzate dalla senatrice a vita Liliana Segre, richiamata anche nel titolo: " Il piano di riforma di Meloni “riecheggia Mussolini”».

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Kington spiega da parte sua come la premier abbia "in programma di rivedere la Costituzione per dare più poteri ai futuri leader italiani", essendo convinta che "l'attuale sistema lasci i primi ministri alla mercé dei complotti di partito".

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Poi dà spazio tuttavia al parallelo tracciato dalla senatrice Segre fra il premio di maggioranza proposto attualmente e quello della «legge introdotta da Benito Mussolini, il dittatore fascista, per darsi più potere»: la legge Acerbo del 1923: premessa della successiva chiusura «di tutto il Parlamento». Secondo Liliana Segre, sottolinea ancora il Times, virgolettando la citazione, la proposta messa sul tavolo dal governo sul premio di maggioranza mira a «creare una maggioranza a qualsiasi costo» a beneficio del premier, «distorcendo oltre ogni ragionevole limite la libera scelta degli elettori».

«Noi siamo fortemente contrari al premierato. E' un sistema che non esiste da nessuna parte del mondo e c'è una buona ragione perché è un sistema che scardina il sistema dei poteri previsto in Costituzione», dice la segretaria del Pd Elly Schlein, a Trezzano sul Naviglio, per un incontro elettorale, a chi chiedeva un commento sull'allarme lanciato dal Times sul premierato. E' una riforma che «indebolisce il Parlamento, indebolisce il presidente della Repubblica e quindi noi continueremo a batterci contro questa riforma pericolosa che non da più democrazia ai cittadini, ma meno», ha aggiunto. «La democrazia non si risolve nell'acclamare un capo ogni cinque anni che poi può fare quello che vuole per i successivi cinque. La democrazia - sottolinea Schlein - è il potere dei cittadini di incidere per tutti quei cinque anni sulle decisioni dei propri rappresentanti in parlamento che non devono essere eletti a traino del capo del governo».

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