di Monia Orazi
Inaugurato il rifugio provvisorio a servizio degli impianti sciistici di Monte Prata, a Castelsantangelo, finanziato dalla struttura commissariale. Al taglio del nastro sono intervenuti il commissario alla Ricostruzione Guido Castelli, il sindaco Mauro Falcucci, il presidente Assm Nando Ottavi, il presidente del Parco dei Sibillini Andrea Spaterna, Silvano Sampaolesi comandante Nucleo carabinieri del Parco dei Sibillini. Presente anche il nuovo gestore degli impianti Marco Finori: «Questa è la stazione sciistica più in alto delle Marche, si stanno facendo tanti investimenti e per la prossima stagione invernale se le nevicate saranno abbondanti ci saranno importanti novità. Nel frattempo in estate il rifugio sarà aperto e ci saranno attività di intrattenimento. La mia società cura da sette anni questo tipo di attività».
La novità importante annunciata dal commissario Castelli riguarda lo sblocco dei progetti, sinora impossibili da presentare nelle zone interessate da rischio idrogeologico R4: «Entro maggio sarà convocata la conferenza dei servizi per Castelsantangelo, entro l’estate per Ussita, entro fine anno per Visso. Nel frattempo stiamo lavorando ad una modifica del testo unico per consentire la presentazione dei progetti di ricostruzione privati, anche prima che la conferenza dei servizi approva il progetto definitivo, redatto dal consorzio di bonifica. Per quanto riguarda il 110 l’idea è che si tratta di un meccanismo macchinoso e complesso, di cui si è fatto un uso distorto, la nostra idea già presentata al governo è di chiedere un aumento del costo parametrico. Si tratta di 48 milioni di euro di interventi, riguardanti Visso, Ussita e Castelsantangelo». La giornata è iniziata con il taglio del nastro a Monte Prata. Il sindaco Mauro Falcucci ha ricordato che i 300mila euro di fondi necessari per il rifugio provvisorio sono stati stanziati dal commissario Castelli, spiegando che permetterà di riprendere le attività della stazione sciistica.
Presente anche il governatore Francesco Acquaroli: «Situazioni come Castelsantangelo richiedono risposte complesse, anche sotto al profilo del dissesto idrogeologico, che dopo i drammatici eventi che hanno colpito le Marche, viene tenuto in altissima considerazione nelle azioni di progettazione e programmazione della ricostruzione. Contiamo di sbrigare tutte le procedure di progettazione definitiva dei sottoservizi e delle aree, in modo da accelerare la ricostruzione privata. Comprendo il disagio e l’esasperazione dei cittadini, non cerchiamo giustificazioni o attenuanti rispetto ai ritardi, ma è il senso della notevole mole di risposte che occorre dare. Vogliamo una ricostruzione che metta in sicurezza questi territori per i prossimi secoli».
Tra venti giorni sarà collaudata la nuova seggiovia che ha sostituito il vecchio skilift, sarà realizzato un tunnel sotterraneo dove saranno compresi i servizi, in modo da non spezzare le piste, mentre il progetto per riparare il rifugio Nido Delle Aquile è in fase di approvazione finale, presto partirà la gara di appalto. Sarà realizzato anche un invaso artificiale per approvvigionamento idrico e per abbeveramento del bestiame. «Mille di questi giorni – l’augurio di Andrea Spaterna – ogni inaugurazione è il tassello di un mosaico che torna al suo posto. Non si fa niente senza meriti e tenacia, dell’amministrazione e della struttura commissariale, con cui ci confrontiamo con l’obiettivo comune di contribuire alla rigenerazione sociale ed economica del territorio».
Ha portato il suo saluto Nando Ottavi, le conclusioni le ha tratte Castelli: «Abbiamo finanziato un rifugio provvisorio per consentire di riattivare la stazione di Monte Prata, ma come parte della strategia complessiva di rendere i Sibillini come attrattore turistico, le presenze sui Sibillini sono state un milione e 300mila, in aumento del 25 per cento. Si deve investire sulla ricettività, Castelsantangelo è inserita nel consorzio di otto comuni Sibillini Marche Experience, con attività di sci, escursionismo e mountain bike. Abbiamo finanziato i cammini e tutti i rifugi del grande anello dei Sibillini». Il pomeriggio si è aperto con una partecipatissima assemblea pubblica sulla ricostruzione di Castelsantangelo, con persone giunte anche da Roma, che hanno posto alle autorità le criticità più evidenti: il ritardo di ricostruzione delle zone interessate dal rischio idrogeologico R4, il ritardo della progettazione nella realizzazione dei muri di sostegno e delle opere di urbanizzazione, criticità nelle demolizioni. Presenti anche l’ingegnere Marco Trovarelli dell’usr Marche e il presidente regionale Francesco Acquaroli.
Giusto in tempo per il ponte dell immacolata!!!
Ancora soldi pubblici buttati! Ancora inutili passerelle di politici! Come si fa ad investire ingenti risorse per il turismo invernale quando di neve non se ne vede e non se ne vedrà più sui nostri Appennini e sempre meno anche sulle Alpi! Sprechi si aggiungono a sprechi, vengono rifatti impianti di risalita che dopo pochi anni, senza aver mai funzionato, vengono di nuovo sostituiti . Senza pensare all'impatto ambientale che produce questo pseudo sport della neve, che prevede la distruzione di boschi e la costruzione di piloni d'acciaio in luoghi che dovrebbero essere salvaguardati! Non si investe, invece, su un turismo molto più naturale e sostenibile fatto di percorsi a piedi alla scoperta dei nostri Sibillini.
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