Gabriele Salvatores: "Io e Rita ci amiamo da 40 anni. Abatantuono mi chiama bisnonno, Rubini mi ha ghostato" - HuffPost Italia

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Gabriele Salvatores: "Io e Rita ci amiamo da 40 anni. Abatantuono mi chiama bisnonno, Rubini mi ha ghostato"

“Con Rita ci amiamo da 40 anni, il segreto è abitare lontani. Abatantuono mi chiama bisnonno, Rubini mi ha ghostato”. A raccontarsi sulle pagine del Corriere della Sera è il regista Gabriele Salvatores, premio Oscar per “Mediterraneo” che, nonostante i successi, ha fatto dell’understatement la sua cifra. All’intervistatrice confessa:

“In realtà io da settantatré anni convivo con qualcosa di molto diverso: l’ansia. Ho paura di tutto, anche delle piccole cose quotidiane. Solo quando giro un film mi calmo del tutto”.

A chi gli domanda cosa pensò nel 1992 quando gli dissero che aveva vinto la statuetta, replica: 

“Ovviamente pensai a uno scherzo ma realizzai appieno solo quando, nei bagni del Dorothy Chandler Pavilion, a Los Angeles, incontrai il regista super favorito che era stato sconfitto, Zhang Yimou, in gara con il meraviglioso Lanterne Rosse. Io, con la statuetta in mano, mi avvicinai per dirgli che mi spiaceva, ma lui si voltò e mi disse qualcosa in cinese. Non capii nulla, ma non era qualcosa di amichevole”.

E poi il ricordo della giovinezza: figlio di una famiglia napoletana di antico lignaggio, arrivata a Milano negli anni 50. 

“Me li ricordo i cartelli contro i napoletani, ma per fortuna ho avuto un padre solido, un avvocato crociano che quando mi vide con i capelli lunghi non fece scenate ma si limitò a ordinarmi di camminare sul marciapiedi opposto a quello dove passava lui. Il primo grande amore della mia vita? Mia madre Luciana, che sostenne in gran segreto la mia vocazione artistica. Ma riconosco che io sono stato un bravo figlio, molto devoto. Forse è anche per questo che di figli non ne ho avuti”.

Con le due donne più importanti della sua vita, Corinna Agustoni e la sua attuale compagna, Rita Rabassini, ha deciso di non avere figli per motivi: “Corinna non ne voleva e Rita, quando ci siamo messi assieme, aveva già Marta”, che è figlia di Rita e di Diego Abatantuono. E qui ricorda l’incontro con la compagna: 

“Come molti sanno conobbi Rita frequentando Diego, e sa qual è la cosa divertente oggi? Che per i tre bambini di Marta lui è, giustamente, ‘nonno’, mentre io sono ‘nonno bis’. Quel serpentone di Diego, però, si diverte a chiamarmi ‘bisnonno’”.

A Rita è legato da quarant’anni. “Come si fa a tenere assieme un amore così longevo?”, viene chiesto. E Salvatores:

“Perché viviamo in due città diverse, io a Milano e lei in Lucchesia. La distanza è fondamentale, perché, come diceva Fellini, spesso la realtà delude. Il nostro amore, invece, resiste […] Quando mi infatuai di un’altra e Rita se ne andò? Ma lasciò una porta aperta e così io decisi che l’avrei riconquistata. Impiegai due anni: telefonate, lettere, biglietti..."

Un attore al quale si sente particolarmente legato? Molti: Fabrizio Bentivoglio, “che ha saputo mettere in scena molte cose che sono anche mie”, poi ci sono “Diego, Ugo Conti, Gigio Alberti e tutta quella compagnia che ha reso famosi i miei film più famosi. È dalle dinamiche di amicizia che si crearono certe scene come la partita di calcio di Mediterraneo...”.  Sergio Rubini? "Con lui ho girato due film e, dopo Denti, lui è sparito. Telefonate, biglietti, messaggi: nulla. Sono persino andato sotto casa sua. Per nessuna donna ho mai fatto questo, forse solo per Rita. Chissà"

 

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