Intervista ad Alice Weidel, leader di Afd: “La Germania ha capito che la destra è il futuro” - la Repubblica

Esteri

Ultim'ora

Maltempo in Friuli, tre giovani dispersi per la piena del fiume Natisone

Ultim'ora

Tennis, Roland Garros: Sinner batte Kotov in tre set e va agli ottavi

Intervista ad Alice Weidel, leader di Afd: “La Germania ha capito che la destra è il futuro”

Intervista ad Alice Weidel, leader di Afd: “La Germania ha capito che la destra è il futuro”
Parla la responsabile del partito tedesco di estrema destra. “Non siamo antisemiti, vogliamo maggiori investimenti sull’ambiente ma non crediamo ai cambiamenti climatici. Meloni fa un lavoro impeccabile”
2 minuti di lettura

MAGDEBURGO — «Una forza politica così forte non si può escludere da tutto. I tedeschi che ci voterebbero — il 20-22% secondo i sondaggi — vogliono essere presi sul serio». Alice Weidel, leader dell’Afd, confida nel fatto che il cordone sanitario verso il suo partito cadrà. E in quest’intervista esclusiva con Repubblica spiega perché nega i cambiamenti climatici, perché i verdi sono principali nemici — «la loro politica è una corsa verso l’abisso» — e perché Olaf Scholz avrebbe tanto da imparare da Giorgia Meloni.

Weidel, il capo della Cdu Friedrich Merz è finito in una bufera per aver suggerito una collaborazione con voi.

«Merz non potrà resistere a lungo alle pressioni che vengono dalla Cdu. Forse ha anticipato i tempi: mi sarei aspettata quella mossa all’inizio del 2024, in vista delle regionali ed europee. Sono sempre più forti le voci, soprattutto a Est, che chiedono di abbattere quel cordone sanitario».

Siete un partito estremista, in odore di essere un pericolo per l’ordine democratico, secondo i servizi segreti.

«Non lo siamo. Siamo libertari e conservatori. E soprattutto, non abbiamo bisogno dei media tradizionali per dimostrarlo. Dopo 10 anni i tedeschi non credono più alla narrazione dei media classici e quelli pubblici. Un altro numero interessante: fino a poco tempo fa il 70-80% dei tedeschi non riusciva a immaginare di poter votare per noi. Ora è solo il 50%».

Perché attaccate tanto i verdi?

«Perché i cittadini vedono le conseguenze nefaste dei verdi al governo. Durante la pandemia in alcuni land c’è stato il lockdown: una follia. E i verdi fanno una politica energetica irresponsabile. Abbiamo spento le centrali nucleari, puntiamo solo all’eolico e al fotovoltaico. Con queste tecnologie non possiamo essere un grande Paese industriale. È una corsa verso l’abisso».

Lei nega i cambiamenti climatici: come fa con tutte le evidenze scientifiche raccolte dagli studiosi?

«Le correlazioni sono deboli, non sono convinta sia fondata la tesi che sia l’uomo a causarli. Variazioni nelle temperature ci sono sempre state nei millenni. Questa ideologia in Germania a tutela del clima è sbagliata. Ovvio che vogliamo maggiori investimenti in protezione dell’ambiente. Proprio per questo trovo assurdo abbattere interi boschi per costruire pale eoliche. Le politiche dei verdi sono suicide».

L’effetto serra è scientificamente fondato e la lotta ai cambiamenti climatici non è un obiettivo tedesco ma europeo, anzitutto della Commissione europea retta dalla conservatrice Ursula von der Leyen.

«Von der Leyen punta a una economia senza emissioni. È illusorio. E non funzionerà mai senza centrali nucleari».

In vista delle europee dalla Lega arriva un’apertura: Salvini propone una destra unita. Come considerereste un’alleanza con i Conservatori?

«Siamo già parte della coalizione di Identità e democrazia e sono felice che abbiamo deciso che aderiamo anche al partito. Dobbiamo essere parte di una famiglia europea. Il resto si vedrà dopo le elezioni».

Quanto è antisemita il suo partito? In Italia resiste una teoria complottista, anche nel governo, che il finanziere ebreo George Soros punterebbe alla sostituzione etnica. Lei la condivide?

«Per noi Israele è ragione di Stato. L’antisemitismo non è tollerato. Abbiamo anche criticato l’ex ministro degli Esteri Maas per la sua ostilità verso Israele. Soros come Bill Gates è un super ricco che si impegna in progetti politici. Nulla di male. Ma pensi alla fondazione Gates. Prima investe nei vaccini. Poi arriva una pandemia. E le aziende che hanno investito nei vaccini fanno soldi a palate. Penso che i dubbi della gente siano comprensibili. Non credo in teorie del complotto. Ma ci sono super ricchi che fanno lobbying per i loro interessi e possono comprarsi il consenso».

Lei ha detto che l’immigrazione sarà un tema fondamentale della campagna elettorale. Meloni, che prometteva il blocco navale, nel frattempo fa accordi con la Tunisia.

«Meloni fa un ottimo lavoro, è impeccabile. Fa ciò che proponiamo dal 2016. Una politica migratoria pilotata legata a progetti di sviluppo. È sacrosanto fare accordi con la Tunisia. Devo riconoscere che Meloni ha un grande dono: sa portare le persone intorno a un tavolo, anche quando hanno opinioni divergenti. E stringe accordi. Molti politici dovrebbero prendere esempio da lei, a partire da Olaf Scholz».

Il vostro piano per l’Europa?

«Le competenze devono essere restituite ai Paesi. Il 90% delle leggi arriva dall’Europa: una distorsione inammissibile della tripartizione dei poteri: bisogna che siano i governi e i parlamenti nazionali, eletti dai cittadini, a decidere le leggi. Non vogliamo più questa imposizione dall’alto”.

I commenti dei lettori