Riccione, muore imprenditore di 39 anni: «Alessandro continuerà a vivere in altre persone»

Buono come il pane, gioioso, amante del suo lavoro, della sua famiglia, adorava la vita che ha sempre affrontato con serenità fino a quando il suo cuore, seppur giovane, ha smesso di battere. Alessandro Fedeli, imprenditore nel settore della ristorazione, aveva 39 anni. Mercoledì notte è stato trasportato con urgenza in ospedale dopo un malore. La compagna, i parenti e gli amici, tutti ci hanno sperato fino in fondo: Alessandro non ce l’ha fatta, ma fino alla fine ha voluto lasciare un segno, un pezzo di sè che aiuterà altre persone.

Alessandro era donatore di organi. «Abbiamo perso un caro ragazzo di soli 39 anni, che ha lasciato la compagna e tre bambini, ma che ha fatto un grande gesto donando i suoi organi» racconta, molto provata, Renata Tosi, ex sindaca, molto legata alla famiglia. «Era come un figlio, con la sua mamma Ester e i parenti lo abbiamo assistito fino alla dichiarazione della morte cerebrale, per poi procedere alla preparazione per l’espianto».

Grande generosità

Alessandro lascia la compagna Paola, i figli Edoardo, Tommaso e Lorenzo, genitori, fratelli e tanti amici, perché era un buon amico, come dimostrano i tanti messaggi d’affetto pubblicati sui social. Se n’è andato donando le cornee, i reni e il fegato, e nella procedura i sanitari hanno voluto agire con molta cautela: «Sembrava surreale, il suo cuore si era ripreso, ma era rimasto troppo tempo senza ossigeno al cervello. Così i sanitari hanno proceduto al volere di Alessandro», aggiunge Tosi.

Gestiva due distributori

Nella vita Fedeli possedeva un paio di distributori con bar annesso, i suoi progetti sembravano cavalcare senza soluzione di continuità, aveva ultimamente acquistato anche una licenza di tabacchi. «Sognava un futuro tranquillo con la sua famiglia, con la compagna aveva anche deciso di coronare il sogno del matrimonio. Mi ricordo che lo spingevo a farlo il prima possibile, da sempre – racconta Tosi –. Non litigava mai con nessuno, era un ragazzo di una generosità mai vista».

La sua personalità magnanima si è palesata fino all’ultimo respiro, con il grande dono che ha deciso di lasciare a chi ne ha bisogno. «Sia io che i familiari tutti sentiamo forse meno forte il dolore della sua assenza - conclude Renata Tosi nel suo ricordo - sappiamo che continuerà a vivere, vedere, fare esperienze, sorridere, piangere, e in un certo senso il distacco si sente meno, la morte assume un nuovo senso. Lui vive in loro e anche nei suoi figli, che sono uguali a lui. Tutto questo aiuta a immaginarlo sereno, proprio com’era. Il suo ultimo gesto è stata una carezza di gentilezza».

Oggi il funerale

I funerali avranno luogo questa mattina alle 10.30, nella chiesa di San Martino, in viale Diaz.

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