L'Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci. Principio di tutte le cose | il Chaos

L’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci. Principio di tutte le cose

L'"Uomo Vitruviano" di Leonardo da Vinci

L'”Uomo Vitruviano” di Leonardo da Vinci è  un disegno su carta bianca con tonalità di giallo, tratteggiato con una punta metallica, penna, inchiostro e tocchi di acquerello. Oggi il disegno dell’Uomo Vitruviano si trova presso le Gallerie dell’Accademia di Venezia. Sopra e sotto l’Uomo Vitruviano ci sono delle scritte, annotazioni esplicative di Leonardo e qualche citazione di Vitruvio.

Venne realizzato dal Maestro nel 1490, dopo la lettura in volgare del trattato di architettura di Vitruvio -che deve la sua importanza proprio al  “De architectura”, in 10 libri, dedicato ad Augusto-. Della lettura non in lingua originale ne dà conto lo stesso Leonardo, definendosi un “omo senza lettere”, ignorante del latino.

Il significato dell’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci. Le proporzioni del corpo come un tempio

L'”Uomo vitruviano” si ispira dunque a questo testo mettendone in pratica alcuni precetti e l’approccio filosofico.  Le teorie di Vitruvio colpirono profondamente Leonardo, in particolare è centrale l’idea del corpo come un tempio. Infatti nel “De architectura” Vitruvio afferma che se nessun tempio può essere realizzato senza un attento studio e considerazione di simmetria, proporzioni e calcolo esatto delle sue parti, ciò vale anche per il corpo umano. Per Vitruvio, come la realizzazione di un tempio è regolata dai principi di armonia, ordine e proporzione tra le varie parti, così anche la figura umana per essere ben proporzionata necessita che le singole parti del corpo siano misurate rispetto a canoni ben precisi.

Nel suo “homo bene figuratus”, ovvero “uomo ben proporzionato”, l’architetto romano intravede dei calcoli prestabiliti. Vitruvio sostiene che la testa corrisponde ad un ottavo del corpo umano, il piede ad un sesto, il cubito (ovvero l’avambraccio) ad un quarto, il petto ad un quarto e il centro del corpo umano è posizionato all’altezza dell’ombelico. Esaminando le proporzioni, usa come unità di misura un dito, un palmo, e soprattutto un piede. In tal senso le singole parti corrispondono proporzionalmente alla somma totale.

Leonardo riprende il testo di Vitruvio realizzando il disegno di un uomo “ben figurato”, rispondente alle proporzioni delle singole parti, ma operando in tal senso delle modifiche. Se per Vitruvio, ad esempio, il piede è “4 palmi”, ovvero un sesto dell’uomo, per Leonardo corrisponde invece a “la sectima parte dell’omo”. Malgrado le regole di proporzioni dell’uomo di Leonardo si discostano un poco da quelle di Vitruvio, fa sua l’idea filosofica di base per cui il disegno del corpo umano deve essere guidato da armonia, ordine e perfezione.

Come disegnare l’Uomo Vitruviano. Descrizione

Leonardo da Vinci ha rappresentato il corpo umano di un uomo di età intermedia, nudo, all’interno di un cerchio e ancora di un quadrato. Il volto ha un’espressione concentrata, imperturbabile e penetrante, quasi attonita. Riprende le linee della statuaria classica, ma l’Uomo Vitruviano ha 4 braccia e 4 gambe in due posizioni sovrapposte per realizzare a pieno il senso simbolico e metaforico del disegno, oltre che per lo studio anatomico del disegno. Il piede sinistro è ruotato di profilo in un movimento innaturale. Il piede rappresenta l’unità di misura dell’altezza del corpo e quindi il “piè fia la sectima parte dell’omo”. Il Maestro suddivide l’altezza dell’uomo in 7 parti e non in 6, come aveva fatto Vitruvio.

Il disegno rappresenta quindi il risultato di uno studio accurato delle proporzioni umane, una figura ideale, in due posizioni diverse. Al fine di far compenetrare armonicamente le due figure geometriche, il Quadrato è disegnato più in basso del Cerchio.

Per Leonardo l’Uomo Vitruviano rappresenza corrispondenza e sintonia dell’uomo tra Cielo e Terra

In entrambe le figure le braccia e le gambe ne “toccano” il perimetro.  L’uomo inscritto nel Cerchio, lo tocca con le dita medie delle braccia alzate sopra la testa e con i piedi delle gambe divaricate -posizionati uno frontalmente e uno laterale-. Entra in contatto con il Quadrato, invece, con le dita delle braccia aperta all’altezza delle spalle e con i piedi delle gambe chiuse -anche stavolta uno frontale e uno laterale-. È interessante notale come il piede della gamba destra, rivolto verso lo spettatore, sia l’unica parte del corpo che tocca contemporaneamente entrambe le figure geometriche. L’armonia della composizione deriva da un equilibrato rapporto di reciprocità tra le parti e il tutto

Nel Medioevo il Cerchio era simbolo dell’Universo e il Quadrato della Terra, quindi la figura umana al loro interno esplicita la corrispondenza tra il Macrocosmo e il Microcosmo. L’uomo entra in contatto con entrambe le figure simboliche in maniera del tutto proporzionale, indicando la natura perfetta della creazione dell’uomo in sintonia con Terra e Universo.

Il messaggio che Leonardo vuole trasmettere con il suo disegno è quindi che l’uomo, riesce a “toccare” ambedue i mondi. Rappresenta la traduzione pittorica del principio di Protagora secondo cui «l’uomo è principio e misura di tutte le cose».

Nella ruota incessante della vita

L’immagine dell’Uomo Vitruviano con le due pose mostra quasi un andamento cinetico della figura che le fa perdere di staticità a favore di un’idea di moto circolare. È come se il corpo fosse all’interno di una ruota ideale: la ruota incessante del corso della vita. Anche l’uomo sembra in un incessante movimento e iscritto in un ordine e armonia superiore. Con questo disegno Leonardo da Vinci si interroga sulla relazione tra l’uomo e il Tutto.

Interessante è anche la differenza tra il volto accuratamente delineato e il resto del corpo. Il viso è tratteggiato con dovizia di particolari e suggerisce l’idea di alcuni critici che si tratti di un vero e proprio autoritratto dell’artista. Esprimendo l’idea dello stupore e dell’angoscia, l’Uomo Vitruviano rappresenta l’umanità nel momento in cui riflette sull’Assoluto e fa i conti sul significato ultimo della propria esistenza.

Piccole curiosità

Il disegno è uno dei più conosciuti dell’artista, tanto che dal 2012 su decisione del governatore Ciampi l’Uomo Vitruviano si trova sulla moneta da 1 euro. Anche la Nasa lo ha scelto come emblema per il suo programma di esplorazioni spaziali. Il disegno ha conosciuto nel tempo una grande notorietà. L’”Uomo Vitruviano” appare la sintesi perfetta di arte, matematica, scultura, disegno, geometria, e simboleggia la genialità di Leonardo da Vinci.

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