Michela Di Biase: «Non sono lady Franceschini. Se sarò candidata con i dem sarà solo per i miei risultati»- Corriere.it

Michela Di Biase: �Non sono lady Franceschini. Se sar� candidata con i dem sar� solo per i miei risultati�

di Carlotta De Leo

La consigliera regionale del Lazio dopo il post: �Non � pi� giusto stare in silenzio�

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�Non mi aspettavo un’eco cos� ampia. Il mio non � stato uno sfogo, ma una lunga riflessione�. Il telefono di Michela Di Biase consigliera regionale del Pd nel Lazio, in procinto di conquistare una candidatura alle prossime elezioni politiche — � rovente dopo il post in cui si � scagliata contro �la cultura maschilista� che la etichetta come �lady Franceschini�. Tra i primi a chiamare, il segretario Enrico Letta: �Lo ringrazio. Ho avuto il pieno sostegno di tanti. Mi sono sentita parte di una comunit�.

Che cosa l’ha spinta a parlare adesso?
�Per anni ho evitato di replicare agli attacchi di chi mi bollava come “moglie di”. Come se fossi un orpello, un’appendice. Ora per� non � pi� giusto stare in silenzio anche pensando alle nostre figlie e ai valori in cui vogliamo che crescano. Dobbiamo opporci a chi pretende di raccontare le donne attraverso l’uomo (marito, padre, fratello) che hanno accanto al fine di svilirne il ruolo nelle istituzioni�.

In questi giorni anche Elisabetta Piccolotti ha accusato il �sistema maschilista� che preferisce parlare del suo matrimonio (con Nicola Fratoianni) piuttosto che dei suoi anni di impegno politico.
�Esattamente lo stesso schema. Io sono sposata con un uomo che come me fa politica, ci siamo conosciuti grazie alla militanza. Il mio impegno per� � iniziato ben prima di incontrarlo, a 26 anni, nel mio municipio. E sono stata la prima tra gli eletti in Campidoglio nel 2016 e poi la seconda in Regione nel 2018. Sono 16 anni che il mio percorso nelle istituzioni prosegue lineare, tappa per tappa�.

Ora in ballo c’� l’approdo in Parlamento. Il suo nome � stato inserito dal Pd locale in una rosa di possibili candidature per il voto di settembre.
�Una scelta dettata dal mio impegno e dai risultati che mi sono stati riconosciuti in tanti anni di attivit� politica. Sar� la Direzione nazionale ora a decidere se e dove schierarmi, io come al solito mi metter� al lavoro con lo stesso impegno di sempre�.

Le ha fatto piacere ricevere il sostegno di Beatrice Lorenzin, Pina Picierno e Stefania Pezzopane?
�Molto. Con loro ho lavorato in passato e conoscono il mio impegno. Dico sempre che la solidariet� femminile � un valore importante che dovrebbe essere condiviso. Nel 2016, quando Giorgia Meloni fu attaccata perch� si candid� al Campidoglio mentre era incinta, io la difesi strenuamente: nessuno pu� dire a una donna cosa fare e cosa non pu� fare. Su questi principi dobbiamo essere granitici�.

12 agosto 2022 (modifica il 13 agosto 2022 | 08:38)