In una celebre intervista di qualche anno fa a Tv Sorrisi e Canzoni raccontò che era una capra a scuola e prima dei 17 anni gli piacevano solo le ragazze, la sua vespa truccata e fare a botte, ma non era della stessa opinione il padre Vittorio, che nel 1982 lo coinvolge nella scrittura e realizzazione del suo debutto sullo schermo intitolato Di Padre in Figlio. Da allora Alessandro Gassmann non si è mai fermato: modello per riviste e per pubblicità, attore di serie TV fortunate e come I bastardi di Pizzofalcone e di acclamati spettacoli teatrali, ama costruire i progetti con gli amici di sempre Gianmarco Tognazzi e Giulio Base, cui, negli anni, si sono aggiunti Rocco Papaleo ed Enrico Brignano. Alessandro Gassmann passa con naturalezza da cinepanettoni alle commedie, a pellicole di impegno civico e storie di introspezione profonda fino agli ultimi lavori che portano la sua firma anche come autore della sceneggiatura e regista. Sposato con l’amore di una vita Sabrina Knaflitz padre del cantante Leo Gassman, Alessandro Gassmann parla fluentemente tre lingue, è seguitissimo su Instagram e Twitter, dove spesso interviene su tematiche ecologiste, e a favore di iniziative contro la violenza sulle donne.

Che film ha fatto Alessandro Gassman?

In quarant’anni di carriera Alessandro Gassmann di storie al cinema ne ha raccontate tante, dalle goliardate leggere di gioventù, alle pellicole che lo hanno portato sui red carpet dei festival del cinema di tutto il mondo, fino ai film che ha scritto e diretto. Ne abbiamo scelti 10, per rappresentare questo affascinante ed intenso interprete di cinema, teatro e tv, del quale il grande papà Vittorio non può essere che straordinariamente orgoglioso.

Il Silenzio Grande

Uscito a settembre 2021, è un film diretto ed interpretato da Alessandro Gassman e da lui scritto in collaborazione con lo scrittore Maurizio De Giovanni, conosciuto sul set della fiction I bastardi di Pizzofalcone. Villa Primic, un tempo lussuosa dimora, ora scricchiolante magione che sembra uscita da un racconto di fantasmi, è stata messa in vendita. Una decisione dolorosa, presa dalla signora Primic, Rose, e condivisa a dai due eredi della fortuna dilapidata della famiglia, Massimiliano e Adele: l'unico che non è affatto contento è il capofamiglia, Valerio, che scoprirà di non aver mai davvero conosciuto i suoi cari e, forse, nemmeno sé stesso, fino a raggiungere l’amara consapevolezza che vivere non significa essere vivi.

Non odiare

Per questo film uscito nel 2020 Alessandro Gassmann conquista il premio Francesco Pasinetti alla Miglior Interpretazione Maschile al Festival di Venezia per il ruolo di Simone, un chirurgo ebreo che soccorre uno sconosciuto vittima di un incidente per strada, ma quando scopre da un tatuaggio che lo sfortunato è un neonazista lo abbandona. Quando apprende che il ragazzo è morto, tormentato dai sensi di colpa cerca la famiglia e gli eventi che seguono mettono in crisi tutto il suo sistema di valori. Il film è stato distribuito in 46 paesi ed ha partecipato a moltissimi festival internazionali in Europa Usa e Asia.

Il premio

Alessandro Gassmann nel 2017 dirige e affianca un mostro sacro come Gigi Proietti, che interpreta il cinico, egocentrico e fanfarone Giovanni Passamonte, autore di best seller di successo: molte mogli e altrettanti figli e una disperata paura di volare.

Quando gli comunicano che ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura, decide di raggiungere Stoccolma in auto insieme a Rinaldo (Rocco Papaleo), suo assistente da sempre. Al lungo viaggio partecipano anche i due figli di Giovanni, Oreste (Alessandro Gassmann), personal trainer, e Lucrezia (Anna Foglietta), blogger di successo. La strada da Roma a Stoccolma si trasformerà in un percorso denso di imprevisti e si rivelerà per tutti un’occasione unica per affrontare dinamiche familiari insospettabili e conoscersi veramente.

Croce e delizia

I Castelvecchio sono una famiglia di eccentrici, hanno una mentalità aperta, ma sono narcisisti e disuniti. I Petagna sono tutto l’opposto: gente molto affiatata, di estrazione sociale più umile, dai valori tradizionali e conservatori. Entrambe le famiglie si trovano a fare le vacanze insieme e il motivo lo conoscono solo i capifamiglia: Tony (Fabrizio Bentivoglio) e Carlo (Alessandro Gassmann) faranno coming out e scardineranno gli equilibri delle due famiglie ma soprattutto quelli di Penelope (Jasmine Trinca) e Sandro (Filippo Scicchitano), i loro rispettivi primogeniti.

Il nome del figlio

Esce nel 2015 per la regia di Francesca Archibugi questo film -riscrittura italiana di un testo teatrale e un film francese di qualche anno prima- in cui Alessandro Gassmann è Paolo, un agente immobiliare burlone ed estroverso, che sconvolge una cena con la sorella (Valeria Golino) il cognato (Luigi Lo Cascio) ed un amico di famiglia (Rocco Papaleo), quando annuncia che desidera chiamare Benito il primo figlio atteso dalla moglie Simona (Michaela Ramazzotti). Una complessa architettura di dialoghi scoppiettanti, colpi di scena e rivelazioni affidata ai 5 bravissimi interpreti procura al film ed altri attori del cast altri ambiti premi e ad Alessandro Gassman un David Di Donatello e un Nastro d’Argento come miglior attore protagonista.

Razza bastarda

Alessandro Gassman debutta alla regia con questo film del 2013, che guadagna la menzione speciale alla Festa del Cinema di Roma e per il quale Alessandro Gassman riceve il Globo d’oro come miglior attore per l’interpretazione di Roman, un migrante rumeno giunto in Italia trent'anni fa, invischiato in giri dello spaccio di cocaina e piccola delinquenza.

Ma Roman ha un sogno a cui non è disposto a rinunciare per niente al mondo: dare a suo figlio Nicu (Giovanni Anzaldo), che ha allevato senza madre, un'esistenza diversa e migliore. Ma può davvero un ragazzo che ha respirato fin dal suo primo vagito quell'ambiente e quelle dinamiche desiderare di essere qualcosa di diverso?

Basilicata Coast to Coast

Esce nel 2010 questo road movie dolce, malinconico e colorato, debutto alla regia di Rocco Papaleo, che fu un successo di botteghino e ricevette plausi da quasi tutta la critica italiana e straniera. Alessandro Gassmann interpreta l’egocentrico e sciupafemmine Rocco, una carriera in tv sempre sul punto di decollare e passione per le percussioni. Insieme a Papaleo, insegnante frustrato, Max Gazzé falegname muto al suo debutto come attore, e al mancato medico Paolo Briguglia, compone un gruppo di quattro amici quarantenni in crisi esistenziale, che decidono di rimettere insieme la vecchia band e di partecipare ad uno sgarrupatissimo festival estivo. L’avventura inizia quando decidono di coprire gli scarsi 100 km di distanza tra Maratea e Scanzano Jonico a piedi, con un carretto pieno di viveri, strumenti e due tende, e accompagnati da una annoiata reporter di TV locale.

Caos Calmo

È del 2008, ed è diventato subito un cult, questo film tratto dall’omonimo libro di Sandro Veronesi vincitore del premio Strega, diretto da Paolo Grimaldi ed interpretato da Nanni Moretti nella parte del protagonista Pietro, che vede Alessandro Gassmann nei panni di Carlo, fratello di Pietro, scioccato dalla forma di silenziosa di elaborazione del lutto che quest’ultimo sceglie dopo la perdita della moglie. Pietro, infatti, si siede in silenzio su una panchina fuori la scuola della figlia adolescente e aspetta ogni giorno che lei finisca le lezioni, guardando la vita che scorre davanti a lui ed ascoltando le angosce, i dubbi, le confidenze di tutti coloro che lo conoscono e che vanno a trovarlo sorpresi, sconvolti o incuriositi da questa forma di elaborazione del lutto. Alessandro Gassmann vince un David Di Donatello, un Nastro D’argento, un Ciak D’oro e un Globo D’Oro come miglior attore non protagonista per questa intensa, emozionante interpretazione di fratello alter ego del protagonista.

I banchieri di dio

Il 2002 è l’anno di uscita di uno dei progetti più ambiziosi di cinema civile del cineasta Giuseppe Ferrara, già autore di pellicole sul Generale Dalla Chiesa, su Falcone, e sul Caso Moro, tra gli altri celebri lavori. Il film narra dello scandalo del Banco Ambrosiano, e del faccendiere Roberto Calvi e del caso intricato e denso di misteri che coinvolse il mondo finanziario milanese, il Vaticano, la loggia massonica P2, i servizi segreti italiani e inglesi, il mondo della politica, la mafia e la banda della Magliana. Alessandro Gassman interpreta Francesco Pazienza, ex agente dei servizi segreti coinvolto in questa ed in altre vicende ancora oscure della storia repubblicana degli ultimi 50 anni. Al fianco di star come Giancarlo Giannini e Rutger Hauer, Alessandro Gassmann presta volto e bravura ad un film di impegno civico e storicamente accuratissimo, certificato dalla sentenza del Tribunale di Roma che rileva il rispetto del diritto di cronaca e la presentazione di fatti "ufficialmente veri", un progetto che al regista è costato 20 anni tra ricerche e tentativi falliti di trovare produttori e distributori.

La Bomba

Uscito nel 1999, scritto e diretto da Giulio Base questo è l’ultimo film di Vittorio Gassman scomparso l’anno dopo e l’ex moglie Shelley Winters morta nel 2006. Alessandro Gassman saluta la chiusura di carriera del padre con una storia sul potere trasformativo della recitazione, interpretando Nino, che insieme all’amico Sergio (Enrico Brignano) s’imbarca per New York con la speranza di frequentare l’Actors Studio, e incontra Gaetano, interpretato da Rocco Papaleo, che condivide gli stessi sogni, ma intanto si arrangia come cameriere. I tre inscenano un finto ricatto al titolare del ristorante dove lavora Papaleo e si fingono mafiosi, fino a quando i confini tra realtà e narrazione si confondono, la vicenda precipita fino ad un finale sorprendente.